Iacopo Fossi, fondatore della Quartotempo di Firenze: "Il nostro progetto sportivo nasce con un approccio educativo e psicologico"
Il club toscano è stato premiato il 17 giugno agli 'SGS Grassroots Awards' per il suo impegno nel calcio aperto ai disabilivenerdì 23 giugno 2023
Insieme all'amico Matteo Fazzini, nel lontano 2006, ha iniziato a frequentare il mondo delle cooperative sociali fiorentine, per dare una mano, tra le altre cose, alle persone con problemi di disabilità. Dopo 17 anni, Iacopo Fossi è ancora in 'prima linea', in questo campo, con lo stesso entusiasmo di allora e tanta esperienza in più. "Io e Matteo giocavamo a calcio, in terza categoria - racconta - e devo dire che lui era molto più bravo di me. E, in effetti, da quando lavoriamo per i nostri progetti sociali su sport e inclusione, lui si occupa più della parte tecnica a livello calcistico e io di più quella legata alla psicologia e alla psicoterapia".
Nel 2011 Fazzini e Fossi fanno il grande passo e fondano l'ASD 'Quartotempo - Tutti possono giocare': il nome dice già tutto su quale fosse l'obiettivo di partenza (che, possiamo dire, è stato pienamente raggiunto). "Abbiamo cominciato con 6-7 ragazzi - racconta Fossi - e poi il numero è via via cresciuto. Il presupposto era quello di aprire le porte anche ai disabili, lavorando in primis sulla persona, con un approccio educativo e psicologico al tempo stesso. Nell'ambiente sportivo c'è un forte senso di competitività, che a noi invece non interessa cavalcare. Ai nostri calciatori facciamo capire che si può vincere, ma anche perdere. E che l'avversario non è altro che un compagno di gioco".
La Quartotempo diventa un importante punto di riferimento per la zona di Firenze e provincia, per le sue scuole calcio aperte a tutti, come da 'ragione sociale': "Facciamo soprattutto settore giovanile - prosegue Fossi - e oggi siamo arrivati ad avere 4 prime squadre, fino all'Under 19. Facciamo giocare tutti, disabili e non, cercando di valorizzare le loro capacità calcistiche, in un'ottica di inclusione totale. Tanto per dire: abbiamo fatto un torneo UISP con un gruppo squadra di 12 persone, che comprendeva 4 disabili certificati. Ognuno ha il suo percorso, e noi facciamo il possibile per fungere da guida e da supporto. Non è un'organizzazione semplice: servono allenatori, ma anche educatori, psicologi, animatori".
Dunque, calcio integrato come 'asse portante', ma anche competizioni specifiche, come il nostro Torneo DCPS (aperto solo agli atleti con problemi cognitivo-relazionali), a cui la Quartotempo partecipa da anni in entrambi i livelli della Toscana. Oppure la squadra dei non vedenti, che fa capo alla FISPIC (la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi). Attività che vengono portate avanti anche grazie all'affiliazione con l'ACF Fiorentina, che - oltre a fornire il materiale sportivo - è un partner presente e disponibile.
Che il lavoro del club sia apprezzato da molti, è fuor di dubbio. Un ulteriore riconoscimento è arrivato di recente, sabato 17 giugno, con l'assegnazione alla Quartotempo, al PalaTerme di Montecatini, di un 'SGS Grassroots Awards 2023', i premi assegnati dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC. Il premio è stato quello relativo al 'Miglior progetto su calcio e disabilità' (nella foto grande in alto, il coordinatore regionale SGS della Toscana, Enrico Gabbrielli - a sinistra - lo consegna a Iacopo Fossi). "La serata è stata bellissima - conclude Fossi - e mi dispiace che non ci fosse anche Matteo Fazzini. Ricevere dei premi è un ulteriore stimolo per fare di più e meglio".