2016

Il sogno azzurro svanisce ai quarti

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Dopo aver chiuso al primo posto e da imbattuta il girone di qualificazione con sette vittorie e tre pareggi, la Nazionale di Antonio Conte si presenta all'Europeo francese, il primo della storia a 24 squadre, senza i favori del pronostico e priva degli infortunati Verratti, Marchisio e Montolivo. Il girone è tra i più difficili e la gara d’esordio con il Belgio rappresenta subito un duro banco di prova: a Lione però gli Azzurri vincono e convincono, battendo 2-0 la nazionale di Wilmots grazie alle reti di Giaccherini e Pellé. Il gruppo è affiatato, l’Italia gioca bene e, grazie ad un gran gol di Eder nei minuti finali, supera anche la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, conquistando con un turno di anticipo la qualificazione agli ottavi di finale e il primo posto del girone.

La sconfitta di misura con l’Irlanda è ininfluente ai fini della classifica, mentre la vittoria in extremis della Croazia sulla Spagna è una doccia fredda per la Nazionale, costretta a scontrarsi negli ottavi con i campioni d’Europa in carica. Quattro anni dopo la finale di Kiev dominata dalla squadra di Del Bosque, Italia e Spagna si affrontano a Saint-Denis davanti a 80 mila spettatori. Gli Azzurri giocano una partita memorabile e vincono meritatamente con i gol di Chiellini e Pellé, scatenando l’entusiasmo di migliaia di tifosi presenti sugli spalti dello ‘Stade de France’ e dei circa 20 milioni di italiani incollati davanti alla tv.

I quarti di finale vedono opposte le due nazionali europee più titolate: il 2 luglio si affrontano Italia e Germania, una grande classica del calcio mondiale che va in scena per la 35ª volta allo ‘Stade de Bordeaux’. E ancora una volta il match non delude le aspettative: nella ripresa Ozil porta in vantaggio i tedeschi, poi Buffon salva il risultato e nel finale Bonucci trasforma il rigore dell’1-1. Dopo i supplementari si va ai rigori, una sequenza thrilling con continui colpi di scena: sbaglia per primo Zaza, poi Buffon respinge il tiro di Muller e Ozil colpisce il palo. Gli errori di Pellé e Bonucci sembrano condannare l’Italia, ma Schweinsteiger calcia alle stelle fallendo il primo match point. Si va ad oltranza e al nono tentativo sbaglia Darmian, Buffon riesce solo a sfiorare il pallone calciato da Hector e la Germania vola in semifinale.

Buffon e Barzagli escono dal campo in lacrime, la Nazionale esce a testa alta dall’Europeo. Per Antonio Conte è l’ultima partita da Commissario tecnico: il giorno dopo nella sala conferenze di ‘Casa Azzurri’ verrà salutato dal lungo applauso dei giornalisti italiani. Si conclude così una bellissima avventura, una favola azzurra a cui è mancato solo il lieto fine.