Under 21: dalle origini a oggi
Le origini della Nazionale Under 21 risalgono alle riforme avviate dalla FIGC dopo l’eliminazione al primo turno al Mondiale 1966 per mano della Corea del Nord.
Vengono così istituite l’Under 23, dalla stagione 1967-68, in sostituzione della Nazionale B, e, dalla stagione successiva, l’Under 21. Con Valcareggi sulla panchina della Nazionale, le due squadre vengono affidate a Enzo Bearzot e Azeglio Vicini.
Dal 1970 prende il via l’Europeo di categoria: esordio a Varese, il 1°novembre 1970, 3-1 all’Austria. Nelle tre edizioni, gli Azzurrini superano il primo turno solo una volta, nel 1974, dopo aver eliminato la Turchia, ma ai quarti arriva un doppio ko con la Germania Est (0-1 e 1-2). Bearzot continua a guidare l’Under 23, anche se dopo il Mondiale 1974 affianca Bernardini sulla panchina della Nazionale maggiore.
Il 14 gennaio 1976 si chiude la parentesi della 23: l’1-1 con i Paesi Bassi all’Olimpico, di fronte a 42.000 spettatori, non basta per passare il primo turno, la UEFA sposta le lancette del torneo giovanile indietro di 2 anni e istituisce l’Europeo Under 21. Bearzot dal 1977 diventa CT unico della Nazionale, portando con sé molti dei suoi Under 23 al Mondiale 1978.
Il cammino della Nazionale Under 21 inizia nella stagione 1968 – 69, con l’amichevole disputata il 20 aprile 1969 allo Stadio Moretti di Udine, contro la Romania (1-0, gol di Paolo Pulici). Per 7 anni è impegnata in gare amichevoli, oltre che nel torneo di qualificazione ai Giochi di Monaco 1972, dove è eliminata dalla Germania Est, fino a quando la UEFA decide di abbassare di 2 anni l’età dell’Europeo giovanile fino a quel momento Under 23. L’esordio nel torneo 1976-78 avviene il 23 dicembre 1976 a Funchal, in Portogallo, prima gara del girone di qualificazione: sconfitta per 1-0, con autorete di Collovati. Da quel giorno, l’Italia Under 21 mette insieme 5 titoli europei (record di vittorie con la Spagna), di cui 3 consecutive dal 1992 al 1996, poi quelle 2000 e 2004 (quando arrivò anche il bronzo ai Giochi di Atene); 2 secondi posti, arrivati entrambi con una sconfitta in finale con gli iberici (1986 e 2013). In tutto, in 24 edizioni, l’Italia Under 21 è arrivata 7 volte in finale, 5 in semifinale, altre 10 alla Fase Finale o ai Quarti di Finale (in base alla formula). Su 24 tornei, ha superato il primo turno 22 volte: solo nel 1998 e nel 2011 è stata eliminata nelle Qualificazioni (girone e play off).
Dal 1976 al 2024, tra Qualificazioni e Fasi Finali, l’Italia ha disputato 271 gare all’Europeo Under 21 (escludendo spareggi per i Giochi Olimpici), conquistando 565 punti (media 2.15 a gara) , che rappresentano circa il 70% del totale degli 813 disponibili (considerati 3 punti a vittoria), Le vittorie sono state 172 (63,46%), i pareggi 57 (21,03%), le sconfitte 42 (15,49%). Sono 512 le reti segnate (media 1.88 a partita) e 194 qulle subite (media 0.71 a partita).
A livello individuale, sono stati 4 gli italiani nominati Migliori calciatori del torneo: Buso (‘92), Cannavaro (‘96), Pirlo (‘00), Gilardino (‘04); 2 sono stati i Capocannonieri della Fase Finale: Maccarone (‘02, 2 gol) e Gilardino (‘04, 4 reti) e 2 delle Qualificazioni: Vialli (‘86, 8) e Acquafresca (‘09, 8).
Gilardino con 19 reti è il miglior marcatore all time, Pirlo con 46 gare è quello con più presenze. I tecnici in panchina sono stati 11: Vicini e Maldini i più longevi (10 anni e 1 mese).