1982 - 84
Parte l’Europeo 1984, con 30 squadre: l’Italia è nel gruppo 5, stavolta da 4 squadre: Cecoslovacchia, Romania e Cipro. E’ di fatto lo stesso gruppo della Nazionale verso l’Europeo dei grandi (manca solo la Svezia), il peggior girone di qualificazione della nostra storia da Campioni del mondo. Gli Azzurrini invece chiudono in testa con 5 vittorie e 1 sconfitta, a Praga con la Cecoslovacchia, che finisce seconda a un punto. Decisiva la gara di ritorno, che si gioca al Grezar di Trieste il 27 aprile 1983: c’è Bergomi neo campione del mondo, ci sono Chicco Evani e Beppe Dossena, ma soprattutto c’è Roberto Mancini, 20 anni e mezzo, già alla sua seconda stagione in Serie A, la prima alla neopromossa Sampdoria. Decide una doppietta di Giordano; Mancini segnerà la sua prima rete in gare ufficiali con l’Under 21 a Cava de Tirreni il 21 dicembre 1983 (primo gol, in amichevole il 20 aprile 1983, 2-0 alla Spagna a Cremona).
Per la prima volta gli Azzurrini superano anche i Quarti: doppio 1-0 all’Albania (gol di Monelli a Tirana, Vignola a Brescia). In semifinale c’è di nuovo l’Inghilterra: il 17 aprile 1984 di nuovo al Maine Road l’Italia rimedia un ko, 3-1. Non basterà, il 2 maggio, l’1-0 (di nuovo Mancini a segno) al Comunale di Firenze al ritorno.
In squadra, nell’ultimo anno, sono entrati Galia, Pari, Riccardo Ferri, Michelangelo Rampulla, Filippo Galli, Nanu Galderisi. In panchina a Firenze c’è anche un altro talento della Sampdoria, anche lui classe 1964: Gianluca Vialli.