1964
Eliminati ai Quarti dall'URSS
Dopo non aver preso parte al primo Europeo (come la Germania Ovest e l’Inghilterra), quello disputato nel 1960 e vinto dall’Unione Sovietica, l’Italia inizia la sua avventura nel torneo nell’edizione 1964, al quale sono iscritte 33 Nazionali.
Le qualificazioni prendono il via tra la fine del 1962 e l’inizio del 1963: nel turno preliminare gli Azzurri liquidano agevolmente la Turchia, con un 6-0 a Bologna (il 2 dicembre ’62, poker del romanista Alberto Orlando, doppietta del milanista Rivera) e un 1-0 a Istanbul (il 27 marzo 1963, rete di Sormani, allora al Mantova).
L’Italia si è affidata all’artefice del miracolo Mantova, volato dalla Serie D alla Serie A in 5 anni, Edmondo Fabbri. Arrivato sulla panchina azzurra a novembre del 1962, il neo CT ha avviato un rinnovamento puntando su un gruppo giovane nel quale figurano i più o meno ventenni Gianni Rivera, Sandro Mazzola e Giacinto Facchetti. A maggio, gli Azzurri di Fabbri battono anche il Brasile, in tourneè in Europa, per 3-0: è la sera dell’esordio di Sandro Mazzola, che segna su rigore, e di Trapattoni che annulla Pelè, in campo però solo 26’ infortunato.
Ma le ambizioni di questo giovane gruppo si scontrano negli ottavi di finale, sullo scoglio Urss campione in carica: 2-0 a Mosca (il 13 ottobre ’63, reti di Ponedenlik e Cislenko), 1-1 a Roma (11 novembre ’63, a segno prima Gusarov, poi Rivera a 1’ dalla fine, Mazzola sbaglia un rigore).
Ai quarti resteranno in corsa Urss, Danimarca, Ungheria e Spagna, che organizzerà poi la fase finale nel giugno 1964 vincendo il torneo battendo 2-1 i sovietici.