Chi meglio di un portiere può averne intuito per primo le sue grandi potenzialità. L'esordio in Serie A di Salvatore Sirigu è infatti legato al nome di Walter Zenga, allenatore del Palermo che lancia il 22enne estremo difensore sardo, in occasione della trasferta dell'Olimpico contro la Lazio del 27 settembre 2009. Una figura importante, quella dell'ex bandiera nerazzurra nella carriera del portiere del Paris Saint-Germain, anche e soprattutto a livello di consigli personali: “Non utilizzare il calcio per vivere, ma vivi di calcio. Una delle cose più importanti per me”. Da allora ne ha fatta di strada Sirigu, fino ad arrivare a difendere i pali della Nazionale italiana all'esordio nei mondiali 2014 in Brasile, nel big match contro l'Inghilterra, complice l'infortunio di Buffon: “Sentivo dolori dappertutto prima della partita: ho avuto 5 minuti di tilt, ma tutto è scivolato via giocando. Nella mia testa mi sono preparato per il Mondiale come se dovessi giocare. Ed è stato fondamentale”. Un'icona come Buffon ha dichiarato di sentirsi molto simile a Sirigu, un complimento incassato con il sorriso dall'estremo difensore Azzurro, che svela un piccolo aneddoto: “Gli ho dato un consiglio spassionato: vivi a fondo questo momento qui e continua fino a quando te lo senti”. A 28 anni e con ormai alle spalle ben 66 convocazioni in maglia azzurra, Salvatore Sirigu è pronto a raccogliere anche una pesante eredità come quella di Buffon: “Ho le partite e l'esperienza per poter dare una mano. Non vado in panico. Come contro la Bulgaria gioco al massimo delle mie forze, senza alcun problema”. E' possibile leggere l'intervista completa a Salvatore Sirigu sul numero odierno del Corriere della Sera