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Si apre il raduno a Coverciano. Spalletti: “Dobbiamo far vedere agli italiani che siamo degni di indossare questa maglia”

Alle 17 gli Azzurri scenderanno in campo per la prima seduta di allenamento in vista di EURO 2024. Il Ct: “Quella di Fagioli è stata una scelta tecnica, mi piange il cuore aver lasciato fuori Locatelli e Bonaventura”

venerdì 31 maggio 2024

Si apre il raduno a Coverciano. Spalletti: “Dobbiamo far vedere agli italiani che siamo degni di indossare questa maglia”

Ci siamo. Si è aperto a Coverciano il raduno della Nazionale, che nel pomeriggio scenderà in campo per la prima seduta di allenamento a 16 giorni dall’esordio nel Campionato Europeo. Nel Centro Tecnico Federale gli Azzurri inizieranno la preparazione al torneo continentale, un cammino di avvicinamento che prevede due amichevoli con Turchia (4 giugno a Bologna) e Bosnia ed Erzegovina (9 giugno a Empoli), oltre ad una gara di allenamento con la Nazionale Under 20 mercoledì 5 giugno per dare 90 minuti anche ai calciatori che non saranno impiegati con la Turchia.

A mezzogiorno il Ct ha radunato tutto il gruppo in Aula Magna: “Ho detto ai ragazzi – ha poi dichiarato in conferenza stampa – che dobbiamo vivere le stesse emozioni che vive chi ci ama da casa, dobbiamo far vedere agli italiani che siamo degni di indossare questa maglia”. Nove mesi dopo essere stato chiamato a guidare la Nazionale, Spalletti è pronto per il suo primo grande torneo da Commissario Tecnico: “La Federazione è stata disponibile e ha esaudito tutte le richieste che ho fatto, l’ultima quella di avere qui a Coverciano i Fantastici numeri 10. Ho la responsabilità di quello che succederà, ma sono le responsabilità a farti felice”.

Il 6 giugno dovrà fare gli ultimi tagli per poi comunicare la lista ufficiale con i nomi di chi salirà sul charter che porterà la Nazionale in Germania: “Non è detto che sarà per forza un centrocampista o un attaccante ad andare fuori perché è andato via Acerbi. Sarà una scelta difficilissima e dolorosissima per come sono fatto io, a me lasciare la gente fuori mi dà un fastidio enorme. Spero di fare la scelta più giusta per quello che necessiterà all’Italia”.

Intanto ha motivato alcune delle decisioni prese lo scorso 23 maggio, a cominciare dalla convocazione di Nicolò Fagioli, tornato a giocare un match ufficiale solo dieci giorni fa dopo aver scontato 7 mesi di squalifica per il caso scommesse: “Quella di Fagioli è una scelta tecnica. Gli mancano la ‘scocca’ e il duello aereo, ma ha quella qualità, quella creatività e quell’estro che ci permettono di avere più cose che ti facciano gestire la partita. Ho letto ieri una sua intervista e ha detto delle bellissime cose, ho avuto anche modo di parlarci nel giorno della finale di Coppa Italia e mi ha fatto una buonissima impressione. Se valutiamo i suoi peccati penso che meriti anche un po’ di comprensione, non ha scommesso sulle sue partite ma perché era in un momento di difficoltà”.

Stesso ruolo, ma con caratteristiche diverse, anche Ricci può strappare la convocazione per l’Europeo: “Sono simili su alcune cose, meno su altre. Quel tipo di giocatore dobbiamo avercelo per costruire gioco, entrambi sono forti. Anche attraverso il lavoro con la sua squadra (il Torino, ndr) Ricci ha acquisito la ‘vampata’ che lo porta ad andare addosso all’avversario, a cercare il contatto fisico per contendersi il pallone”. Non cerca alibi il Ct quando gli chiedono se i forfait di Acerbi e Zaniolo toglieranno qualcosa alla Nazionale: “Possiamo pescare tanti calciatori, se ci poniamo subito il problema di quello che ci manca si comincia male. Acerbi è un giocatore che ha esperienza e che facendo parte di un blocco squadra (l’Inter, ndr) avrebbe potuto darci qualcosa. Zaniolo è un giocatore forte, ma quello che aveva spero di trovarlo in altri giocatori”.

Per scelta tecnica sono rimasti invece fuori Locatelli e Bonaventura: “Locatelli è una persona seria e un professionista serio, ha un buon piede. In questo momento però volevo più estro, forse è un po’ troppo conservativo per dove sta andando il ruolo. Probabilmente nella prossima convocazione lo porterò con me, gli chiedo scusa per averlo lasciato a casa”. Il centrocampista della Fiorentina paga una seconda parte di stagione non esaltante: “Mi piange il cuore per averlo lasciato fuori. L’ho visto un po’ con il fiato tirato e ho pensato che da un punto di vista della rosa potevo avere bisogno di altre cose, ma anche lui rimane nella cerchia della Nazionale”.

Discorso diverso per Folorunsho, protagonista con il Verona di una salvezza che a gennaio sembrava insperata: “E’ un calciatore che gioca sulla trequarti, un po’ sull’esterno. E’ diventato bravo a prendere la palla addosso, a proteggerla dagli avversari”. Ha dimostrato anche un certo feeling con il gol così come Frattesi, che pur partendo spesso dalla panchina ha dato un prezioso contributo allo scudetto dell’Inter: “Lui parte più basso e poi ci arriva in quella zona lì. E’ più centrocampista”. Sugli esterni sono a caccia di un biglietto per la Germania Orsolini, El Shaarawy e Zaccagni. E poi c’è Chiesa: “Sa giocare da tutte le parti. E’ bene lasciarlo isolato, senza portargli troppo traffico attorno”.

Nel reparto offensivo Spalletti potrà contare sulla vena realizzativa di Gianluca Scamacca, reduce da un finale di stagione esaltante che lo ha visto alzare al cielo anche l’Europa League. Da fine marzo l’attaccante dell’Atalanta non ha sbagliato un colpo, diventando il giocatore con più partecipazioni al gol nei 5 principali campionati europei tra tutte le competizioni: 14 (10 reti e 4 assist), alla pari di Cole Palmer del Chelsea. Ma anche lui, come tutti, ha ancora ampi margini di miglioramento: “E’ un po’ pigro, bisogna perda un po’ di pigrizia. Magari l’ha persa”. A marzo, in occasione della tournèe negli Stati Uniti, aveva ‘perso’ la convocazione dopo aver un po’ deluso il Ct nella precedente finestra delle Nazionali: “Per certi versi non mi era piaciuto. Prima però lo avevo chiamato perché è un calciatore che ha tutto: stazza, velocità, gol. Negli ultimi mesi ha fatto vedere una crescita, con prestazioni, gol e più continuità di quella che mi ha fatto vedere altre volte”.

Detto che il capitano continuerà ad essere Donnarumma (“per ora rimane lui, poi si valuterà strada facendo”), il Ct lascia intendere che all’Europeo vedremo un’Italia che non sarà schiava di un modulo, ma che all’occorrenza saprà cambiare pelle: “Qui a Coverciano ci insegnano che i sistemi di gioco non sono rigidi. Vogliamo dare la possibilità di esprimersi ai nostri talenti e avere al contempo un contesto di squadra organizzata. Saremo tutti un po’ costruttori e un po’ difensori”.

I CONVOCATI PER IL RADUNO

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), *Giorgio Scalvini (Atalanta);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino);
Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), *Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

*raggiungeranno il ritiro il 3 giugno