Santon, dagli Allievi alla Nazionale: “Tanto lavoro e un po’ di fortuna”
giovedì 4 giugno 2009
Dalle giovanili dell’Inter alla maglia della Nazionale. Difensore, classe 1991, Davide Santon sta vivendo il suo momento d’oro. “Ho vissuto un anno fantastico – ammette il giocatore - che mi ha visto passare dalle finali nazionali con la Primavera e gli Allievi Nazionali dell'Inter a questa convocazione con la maglia della Nazionale. Un anno in cui ho solo avuto un po' di calo a fine campionato, non perchè mi sono montato la testa, ma perchè ho dovuto affrontare in stagione un cambio di ruolo da destra a sinistra”.
Di sogni e speranze è piena la sua valigia. Due in particolare: diventare il Maldini dell'Inter e giocare e vincere la Coppa del Mondo come Bergomi. Sarebbe la parabola perfetta di un predestinato che si sente “uno normale”.
“Non lo conosco personalmente – dichiara Santon - ma spero di poter essere per questa nazionale il Bergomi senza baffi. Spero proprio di poter ripetere la sua impresa. E mi auguro anche di diventare il Maldini dell' Inter. E' stato un esempio e lo sarà sempre: sarei contento di fare la metà di quello che ha fatto lui”.
La strada per il mondiale 2011 passa per l' amichevole di sabato a Pisa con l' Irlanda del Nord e per a Confederations Cup, oltre ovviamente che per la conferma nella prossima stagione. “Intanto l' amichevole, poi vedremo se troverò posto per la Confederations, ma potrei anche essere riconsegnato all' Under 21. Comunque vada è stata una stagione bellissima: se penso che lo scorso anno di questi tempi giocavo la finale con gli allievi nazionali...”.
Un triplo salto mortale che si prepara con “tanto lavoro e un po' di fortuna, impegnandosi molto, senza montarsi la testa”. E poi aggiunge: “Io tra i più forti? Mi ritengo uno normale e posso fare ancora di più”.
La crescita, dice, è merito di Mourinho. “Se ho collezionato presenze lo devo a lui, con un allenatore italiano non avrei giocato tanto”.