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Mancini e il suo primo anno da Ct: “Bello e divertente, mi piacerebbe riuscire a vincere in azzurro”

Il Commissario tecnico è intervenuto su ‘Radio 24’: “Sono arrivato nel momento più difficile degli ultimi 50 anni, ora c’è più gioia nelle persone quando gioca la Nazionale”

giovedì 2 maggio 2019

Mancini e il suo primo anno da Ct: “Bello e divertente, mi piacerebbe riuscire a vincere in azzurro”

Il 14 maggio di un anno fa Roberto Mancini diventava Commissario tecnico della Nazionale. A quasi un anno di distanza, intervenendo a ‘Tutti Convocati’ su Radio 24, il Ct fa un bilancio di questi primi 12 mesi: “È stato un anno bello e divertente. Siamo felici che ci sia un po' più di gioia nelle persone quando gioca la Nazionale. Sono arrivato nel momento più difficile degli ultimi 50 anni e abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa non solo per un buon presente, ma anche per il futuro: chiamare ragazzi giovani come Zaniolo, che dopo la nostra chiamata è diventato titolare anche nella Roma".

L’obiettivo da centrare è la qualificazione a EURO 2020, il primo Campionato Europeo Itinerante della storia che avrà anche Roma tra le 12 città sedi di gara. Dopo i successi nelle prime due gare con Finlandia e Liechtenstein, l’Italia tornerà in campo l’8 e l’11 giugno con Grecia e Bosnia: “Le prossime due partite saranno molto importanti – conferma Mancini, che oggi ha ricevuto i complimenti del presidente federale Gabriele Gravina e del numero uno del CONI Giovanni Malagò – avremo un anno per migliorare e arrivare all’esordio degli Europei per vincerli. Il percorso fin qui è stato buono, siamo stati veloci nel mettere giù una squadra competitiva, ma dobbiamo mettere a posto diverse cose per migliorare.  Giochiamo tanti palloni, ma realizziamo poco per quanto creiamo, a parte nelle ultime due partite. Dobbiamo essere più bravi sotto porta e fare meno errori, un episodio può cambiare una partita". Il Ct spera di togliersi in panchina quelle soddisfazioni che non è riuscito a togliersi quando indossava la maglia azzurra: “Ho fatto tutte le Nazionali da calciatore e mi dispiace non aver vinto. Mi piacerebbe vincere da allenatore”.

Tra i giovani in rampa di lancio ci cono Nicolò Zaniolo e Moise Kean, due ragazzi su cui Mancini ha scommesso da subito: “Zaniolo lo vedo mezzala, quello è il suo ruolo. Ha tecnica, fantasia, tiro, può fare tutto. Ora vive un normale calo fisico, ma è un giocatore di grande prospettiva. Kean oggi gioca sulla gioventù, fa delle cose che non deve fare, poi fa gol. Fisicamente potrebbe diventare devastante, può diventare un grande attaccante”: Vivono un momento particolare con i propri club invece Lorenzo Insigne e Mario Balotelli: “Insigne deve stare tranquillo – il consiglio di Mancini – per le qualità che ha può fare molto di più. I momenti difficili passano, deve continuare a lavorare. Mario lo conosco molto bene, aspetto che migliori non solo sotto l’aspetto dei gol: deve fare fatica, deve lavorare e cercare di prendere meno ammonizioni perché ne prende troppe”.

 

Il Ct parla poi del suo grande amico Gianluca Vialli (“è una figura che farebbe bene al nostro calcio”), esalta Messi (“è al livello di Maradona”), fa i complimenti all’Atalanta di Gasperini e del patron Percassi e ribadisce che in Italia, i tecnici come i giovani, hanno spesso troppo poco tempo a disposizione per mostrare il proprio valore: “Pochettino è da 5 anni al Tottenham e non ha vinto niente con una squadra molto forte. In Italia avrebbero aspettato 5 anni? In Italia a volte si esagera, non è mai facile vincere”.