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Mancini: “Avevo detto che sarebbe stata una gara difficile”. Pellegrini: “Serata indimenticabile”

Il Ct: “La loro espulsione ci ha penalizzato, in dieci hanno difeso per tutto il secondo tempo”. Il romanista ha trovato il suo primo gol in Nazionale. Belotti: “Ora non voglio fermarmi”

giovedì 5 settembre 2019

Mancini: “Avevo detto che sarebbe stata una gara difficile”. Pellegrini: “Serata indimenticabile”

L’ottava vittoria di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale, la quinta consecutiva nelle qualificazioni, avvicina l’Italia ad EURO 2020 e poco importa che a Yerevan ci sia stato da soffrire. "L'avevo detto che sarebbe stata una partita difficile - conferma il Ct - non abbiamo iniziato bene, poi ci siamo ripresi e potevamo chiudere il primo tempo in vantaggio. Ci siamo ritrovati dopo quattro mesi, sono state giocate solo due giornate di campionato ed è normale aver incontrato delle difficoltà. Molti di loro sono a metà campionato, fisicamente ci erano un po’ superiori”.

Paradossalmente l’espulsione di Karapetyan a fine primo tempo si è rivelata un boomerang per gli Azzurri, che nella ripresa hanno faticato a trovare gli spazi nell’affollata metà campo armena: “La loro espulsione alla fine ci ha penalizzato perché giocando in dieci hanno difeso per tutto il secondo tempo e si sono chiusi, fossero rimasti in undici sarebbe stato meglio".

Entrato in campo nella ripresa al posto di Chiesa, Lorenzo Pellegrini ha realizzato con un bel colpo di testa il suo primo gol in Nazionale. Una rete fondamentale, che ha permesso all’Italia di mettere la freccia e sorpassare un’Armenia che in inferiorità numerica era riuscita a rintanarsi con ordine nella propria metà campo: “Una serata indimenticabile – le parole del centrocampista della Roma - abbiamo vinto una partita non semplice su un campo molto ostico. È un risultato importante, che ci permette di continuare la nostra corsa verso l’Europeo. Giocare in nazionale è un grande onore e bisogna sempre farsi trovare pronti, a prescindere dal ruolo in cui vieni schierato”.

Un gol segnato, due annullati per fuorigioco, di cui uno ingiustamente, e nel mezzo anche il tiro che ha propiziato l’autorete del definitivo 3-1. Andrea Belotti ha interrotto il digiuno che in azzurro durava dal 28 maggio del 2018 (Italia-Arabia Saudita 2-1, prima partita di Mancini da Ct). “Sono felice per il gol, ma il merito è della squadra e per questo ringrazio tutti i compagni. Ora non voglio fermarmi e devo fare tutto quello che mi chiede il mister”.

Aver giocato i preliminari di Europa League ha permesso all’attaccante del Torino di presentarsi in un buono stato di forma: “Loro avevano senz’altro una condizione fisica migliore e in ripartenza erano molto pericolosi. Poi bisogna dire che noi abbiamo sbagliato troppi gol, me compreso. Ho avuto due occasioni in cui sono stato impreciso e poco reattivo”. La nazionale di Mancini sembra ancora alla ricerca del suo attaccante titolare, ma la concorrenza non sembra spaventare il numero 9 azzurro: “Siamo tutti grandissimi giocatori, quindi quando mi viene data la possibilità di scendere in campo devo farmi trovare pronto. Il gol è una cosa che noi attaccanti abbiamo dentro e dobbiamo solo rimanere concentrati ed esprimere questa nostra qualità sul campo”.