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L’UEFA assegna a Roma la gara d’apertura. Tavecchio: “Risultato straordinario per la FIGC”

giovedì 7 dicembre 2017

L’UEFA assegna a Roma la gara d’apertura. Tavecchio: “Risultato straordinario per la FIGC”

L’Europeo 2020, che celebra i 60 anni della competizione attraverso un torneo itinerante in 12 sedi del continente partirà da Roma: il Comitato Esecutivo UEFA ha assegnato oggi a Nyon la gara inaugurale dell’evento alla capitale italiana, che ospiterà allo Stadio Olimpico il calcio d’inizio di uno degli eventi calcistici internazionali più attesi, presentandosi come il più grande festival del calcio europeo di tutti i tempi.
 
“È un risultato straordinario per tutta l’Italia calcistica - così ha commentato il presidente della FIGC Carlo Tavecchio - ringrazio il presidente Ceferin, che mi è sempre molto vicino, e tutti i membri dell’Esecutivo, in particolare quelli italiani, perché oggi è stata riconosciuta alla Federcalcio l’efficacia della sua politica internazionale”.

Il ministro per lo sport Luca Lotti condivide l’entusiasmo del presidente Tavecchio e su twitter scrive: “Roma è stata scelta dalla UEFA come sede della gara di apertura degli Europei 2020, una bella notizia per l'Italia, frutto di un grande lavoro di squadra. Un passo in avanti per fare ripartire il nostro calcio”.

Un tweet per commentare la scelta di Roma anche da parte del Sindaco Virginia Raggi: “Bellissima notizia per la nostra città che è stata scelta dalla UEFA per ospitare la gara di apertura di Euro2020: Roma ancora una volta al centro dei grandi eventi internazionali'”.
 
Per la FIGC è un’altra affermazione a livello internazionale: oltre ad aver contribuito in maniera decisiva a costituire la maggioranza politica che ha determinato l’elezione di Infantino in FIFA e Ceferin in UEFA, il Presidente Tavecchio è riuscito nel 2014 ad ottenere l’assegnazione della Finale di Champions League 2016 a Milano, altro grande successo in termini organizzativi per il calcio italiano e a dicembre 2016 la fase finale dell’Europeo Under 21 2019 che si svolgerà in cinque città italiane e a San Marino.
 
Secondo il direttore generale della FIGC e vice presidente UEFA Michele Uva “la partita inaugurale dell'Europeo 2020 assegnata a Roma è un riconoscimento al grande lavoro internazionale fatto dall'Italia in questo ultimo anno”. Secondo Uva va riconosciuto il “grande lavoro fatto con Evelina Christillin e Andrea Agnelli. Sono stati bravi, abbiamo lavorato di squadra e questo è un grande segnale di credibilità per il sistema calcio italiano”.
 
La candidatura per la gara inaugurale era già contenuta nel dossier presentato dalla FIGC nell’aprile 2014. Il documento, infatti, già anticipava la candidatura al match d’esordio partendo dai principali punti di forza della città: la tradizione del calcio italiano; il valore universale di Roma; le straordinarie location a disposizione dei tifosi che prenderanno parte all’evento; il ruolo dell’Italia e di Roma nel processo di unificazione europea; la favorevole posizione geografica del Paese rispetto alle altre sedi candidate; la qualità dell’accoglienza italiana e la capacità ricettiva di Roma in varie tipologie di comfort; il fascino dello Stadio Olimpico e la funzionalità del suo modello organizzativo, la multietnicità della città. “Per quanto sostenuto in questo dossier, l’Italia auspica di ospitare UEFA EURO 2020 e propone lo Stadio Olimpico di Roma come il luogo dove far partire l’evento, attraverso una cerimonia inaugurale che coinvolga tutta la città, in omaggio a ciò che Roma rappresenta per l’Europa: la ‘patria di tutte le genti’.”
 
Con l’assegnazione della gara inaugurale, Roma e l’Italia raggiungeranno ancora di più gli obiettivi prefissati dalla candidatura: favorire investimenti economici per la città in termini di occupazione, infrastrutture, sistema dei trasporti, accoglienza, attrazione di investimenti, valorizzazione del patrimonio artistico, incremento del senso di appartenenza.
 
Il Comitato Esecutivo UEFA ha inoltre decretato con decisione unanime la sostituzione della sede di Bruxelles con Londra (Wembley), a causa dell’impossibilità di rispettare termini e condizioni imposti per la consegna del nuovo stadio in tempo per la disputa del torneo. A Wembley pertanto, oltre alle due semifinali e alla finale, verranno disputate tre gare della Fase a gruppi e un ottavo di finale per un totale di 7 incontri.
 
Nel corso della riunione sono stati stabiliti gli abbinamenti tra le sedi di gara, limitatamente alla Fase a gruppi. Ciascuna delle squadre qualificate giocherà un minimo di due incontri in casa. Questa la composizione:
 
Gruppo A) Roma e Baku
Gruppo B) San Pietroburgo e Copenhagen
Gruppo C) Amsterdam e Bucarest
Gruppo D) Londra e Glasgow
Gruppo E) Bilbao e Dublino
Gruppo F) Monaco di Baviera e Budapest
 
Il calendario delle gare verrà successivamente determinato e ufficializzato ad aprile 2018.
 
IL PERCORSO DI UEFA EURO 2020. L’idea di un Europeo per l’Europa (“Euro for Europe”) è nata nel dicembre 2012, quando la proposta dell’allora Presidente Michel Platini è stata approvata dall’Esecutivo UEFA a Londra; nell’aprile 2013 è stato trasmesso alle Federazioni l’invito a presentare il dossier e nel settembre seguente sono state annunciate 32 manifestazioni d’interesse. Il 25 aprile 2014 sono state 19 le città che hanno consegnato la propria candidatura alla UEFA: 2 (Londra e Monaco di Baviera) sia per il pacchetto standard che per quello finale; 17 per il pacchetto standard. Il 10 settembre 2014 è stata ufficializzata la valutazione tecnica della UEFA con un giudizio qualitativo sulle candidature. Il documento è stato trasmesso ai membri del Comitato Esecutivo, che il 19 settembre a Ginevra ha assegnato a Londra (Wembley) le semifinali e la finale, a Roma, Monaco di Baviera (Germania), San Pietroburgo (Russia) e Baku (Azerbaigian) tre gare del primo turno ed un Quarto di finale; Copenaghen (Danimarca), Bucarest (Romania), Amsterdam (Olanda), Dublino (Irlanda), Bruxelles (Belgio), Bilbao (Spagna), Budapest (Ungheria) e Glasgow (Scozia) le gare del primo turno e gli ottavi di finale.