Inizia il raduno a Coverciano. Mancini: “Bisogna ripartire, ci sono giovani dal grande futuro”
Dopo la tre giorni di lavoro con i calciatori di interesse nazionale, nel pomeriggio primo allenamento al Centro Tecnico Federale in vista della ‘Finalissima’ del 1° giugno con l’Argentina e dei primi quattro match di Nations League. Berardi e Pinamonti lasciano il ritirovenerdì 27 maggio 2022
Voltare pagina, senza dimenticare che solo undici mesi fa questa Nazionale ha scritto a Wembley una delle pagine più belle della sua storia. Dopo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale, Roberto Mancini e la sua Italia ripartono proprio dall’iconico stadio londinese, che mercoledì 1° giugno (ore 20.45, diretta Rai 1) ospiterà la sfida tra i Campioni d’Europa in carica e l’Argentina, vincitrice dell’ultima Coppa America. Un match che segna anche una sorta di spartiacque tra la Nazionale di ieri e di domani, con un campione come Giorgio Chiellini ai saluti finali e tanti giovani in rampa di lancio per le nuove sfide che attendono gli Azzurri, a cominciare dalle prime quattro gare della UEFA Nations League che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi giorni.
“Qualcuno dopo Wembley andrà a riposarsi – dichiara il Ct nella consueta conferenza stampa di inizio raduno – alcuni dei ragazzi andranno nelle varie Under. Giorgio ha fatto la sua scelta, lo ringrazierò nuovamente, ma è giusto che intraprenda la sua strada”. Chiellini sarà l’unico a lasciare la Nazionale dopo la gara di Wembley: “Qualcuno magari giocherà l'ultima partita di quest'anno e tornerà a casa perché poi dobbiamo fare delle scelte, ma nessuno ha l'età di Giorgio".
Non è un caso che tra i calciatori convocati per il raduno ci siano tutti gli Azzurri Campioni d’Europa ad eccezione degli infortunati Chiesa, Castrovilli, Toloi e Immobile, a cui si è aggiunta oggi la defezione di Berardi (torna a casa anche Pinamonti, che dovrà così rinviare il suo esordio in Nazionale). È giusto infatti che contro l’Argentina scendano in campo molti dei protagonisti del trionfo continentale. E non solo per una questione di riconoscenza, una riconoscenza che per il Ct non ha influito negativamente sulla mancata qualificazione al Mondiale: “Saremmo dovuti andare direttamente al Mondiale per quello che abbiamo fatto nel girone. Purtroppo alcuni episodi hanno pesato e la dimostrazione è la gara con la Macedonia, dove ci sono stati tanti episodi negativi e poi loro hanno segnato con un rilancio di 50 metri al ‘92. La nostra è una squadra giovane, non era un problema di riconoscenza".
E a proposito di giovani, dopo averli visti all’opera in questi giorni a Coverciano nello stage dedicato ai giocatori di interesse nazionale, Mancini ha deciso di aggregare al gruppo Gatti, Esposito, Ricci, Cancellieri, Gnonto e Zerbin: “I tre giorni sono stati ottimi, abbiamo visto più di 50 giocatori e quasi tutti bravi, con un grande futuro. Speriamo abbiano la possibilità di giocare. Chi è rimasto qui non è rimasto perché migliore degli altri, ma perché la mattina abbiamo la possibilità di allenarli e valutarli ancora meglio, così da accorciare i tempi per questi giovani che hanno grandi qualità”. La speranza, più che concreta, è che lo stage abbia rappresentato solo la prima tappa di un percorso avviato dalla FIGC in sinergia con le Leghe e i Club: “Quando ero ragazzo – ricorda Mancini - almeno una volta al mese eravamo qui. Credo si possa fare anche adesso”.
Confidando in un futuro roseo, ora bisogna concentrarsi sul presente, iniziando dalle gare di una Nations League che vedrà l’Italia affrontare due tra le nazionali più forti al Mondo: “È il girone più difficile. Inghilterra e Germania sono forti e l'Ungheria, allenata da un Ct italiano (Marco Rossi, ndr), sarà difficile da affrontare. Non possiamo cambiare tutta la squadra, ma possiamo inserire alcuni dei ragazzi un po' più giovani che hanno giocato meno. Giocare contro Inghilterra, Germania e Ungheria ci sarà molto utile".
E tornare a vincere aiuterebbe a rivivere quella straordinaria luna di miele che ha accompagnato la Nazionale e il suo Ct prima e dopo il trionfo di Wembley: “Ogni allenatore quando vince è amato e quando non vince molto meno. Io vedo che la gente ha ancora in mente l'Europeo, quindi la maggior parte delle persone che ho incontrato mi ha confortato. Quello ha mitigato un po' la delusione della mancata qualificazione, ma la differenza è che la mancata qualificazione è immeritata. Dobbiamo ripartire ed essere più forti di prima".
L’elenco dei convocati
Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Genoa);
Difensori: Francesco Acerbi (Lazio), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Davide Calabria (Milan), Giorgio Chiellini (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Emerson Palmieri Dos Santos (Olympique Lyonnais), Alessandro Florenzi (Milan), Federico Gatti (Frosinone), Manuel Lazzari (Lazio), Luiz Felipe (Lazio), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta), Leonardo Spinazzola (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Salvatore Esposito (Spal), Davide Frattesi (Sassuolo), Jorginho Frello Jorge Luiz (Chelsea), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Atalanta), Tommaso Pobega (Torino), Samuele Ricci (Torino), Sandro Tonali (Milan), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Federico Bernardeschi (Juventus), Matteo Cancellieri (Verona), Gianluca Caprari (Verona), Wilfried Gnonto (Zurigo), Lorenzo Insigne (Napoli), Moise Bioty Kean (Juventus), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma), Alessio Zerbin (Frosinone).
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