Il volo di Caprile: "Il mito di Buffon, l'esperienza in Inghilterra, l'amore per il pianoforte. E quel giorno in cui l'Italia vinse a Wembley..."
Dal ritiro in Serbia, a poche ore dalla partita che gli Azzurrini giocheranno venerdì a Backa Topola, il portiere del Bari si racconta a figc.it: "Ho aspettato 40 minuti Gigi davanti la porta del suo spogliatoio. Quella della Nazionale è una grande famiglia, spero di andare all'Europeo"mercoledì 22 marzo 2023
Bari, 14 gennaio 2023. Nella pancia dello stadio 'San Nicola', Elia Caprile ha l'occasione che aspetta da anni e non vuole farsela scappare. "Mi metto qui, davanti allo spogliatoio, finché non esce Gigi Buffon io non me ne vado". Il suo Parma ha appena perso 4-0 una partita del campionato di Serie B, ma Gigi - da sempre l'idolo di Elia - si ferma, gli fa i complimenti, prima dello scambio di maglie e di una foto. "Sono cresciuto con il suo mito - racconta Caprile a figc.it dal ritiro della Nazionale Under 21 -. Non ho mai desiderato far altro che il portiere, la mia non è una storia di un ragazzino messo tra i pali perché mancava chi parasse. Mi sono innamorato di questo ruolo sentendo i racconti di mio padre del Napoli di Garella, vedendo le gesta di Zoff e quelle di Buffon. Il mio supereroe, ma che ho scoperto essere una persona straordinaria".
Un anno fa, in pochi conoscevano Elia Caprile. Nato a Verona, cresciuto nel Chievo, poi l'esperienza in Inghilterra con la maglia del Leeds, che in panchina aveva un 'guru' come Marcelo Bielsa, adesso Bari dopo un campionato di C con la Pro Patria. "Quella di Leeds è stata un'esperienza formativa in campo e fuori, banalmente anche per imparare una nuova lingua - spiega -. In quella squadra c'erano grandi calciatori: da Raphinha a Phillips (avversario a Napoli della Nazionale A, ndr), e poi Bielsa in panchina. Per quanto attorno a lui ci sia il mito del 'Loco', è un allenatore top. Mi ha lasciato tantissimo anche a livello personale: un uomo vero, che ci parlava di calcio, ma anche della storia di un suo amico minatore, che guarda in basso ma senza mai perdere di vista la luce. Ci parlava di cosa significasse per lui vivere lontano da casa, dalla famiglia. E poi ci parlava di sogni".
Il suo, Elia lo sta realizzando ogni giorno che passa. "Ho vissuto un periodo di cambiamenti: se qualcuno, un anno fa, mi avesse detto che avrei giocato da titolare nel Bari e in Nazionale, mi sarei sentito quasi preso in giro. Ma ho sempre saputo da dove sono partito e dove voglio arrivare: i sacrifici pagano. Mi aspettano tre mesi di fuoco: con il Bari siamo in corsa per andare in Serie A e vogliamo giocarci le nostre chance fino alla fine, poi c'è l'Europeo Under 21, dove spero ovviamente di esserci". A Bari non era disponibile la maglia numero 1 ("Era di Gigi Frattali, il portiere che ha vinto il campionato, non mi sono neanche azzardato a chiederla)": "La 12 e la 22 non mi piacciono particolarmente, così ho scelto il 18, giorno di nascita di mio padre e della mia ragazza". Innamorato di Buffon, ma con tanti portieri a cui ispirarsi: "Crescendo, ho apprezzato Julio Cesar e Alisson, poi Oblak, Ederson, Courtois, Maignan".
Nell'estate del 2021, quando l'Italia vinse l'Europeo a Wembley contro l'Inghilterra, il Leeds di Caprile si era già radunato. "C'erano tante bandiere al centro sportivo come avessero già vinto, mi prendevano in giro - ricorda -. Il giorno dopo la finale, invece, arrivai a petto in fuori al campo. Quell'Europeo lo vinse la squadra, ma tutti noi ci sentiamo nel nostro piccolo campioni d'Europa. Arrivando in Nazionale, poi, ho avuto la sensazione di vivere in una grande famiglia, e anche di essere osservati dal Ct. Quando si è capito che Provedel non avrebbe potuto rispondere alla convocazione, Carnesecchi è andato a Coverciano. Per noi è una cosa importante".
Importantissima, per Caprile, è anche la famiglia: la porta sulla pelle. "Ho tatuato le date di nascita dei miei genitori e di mio fratello sul braccio; quella di mio nonno sulla mano. Mi piacciono i tatuaggi: ne ho anche alcuni riferiti all'esperienza in Inghilterra, in cui mi sono trovato anche ad affrontare il periodo del covid da solo". E in Inghilterra ha iniziato a innamorarsi...del pianoforte: "Suono un'ora al giorno e, una volta alla settimana, vado a fare lezione. Parlando con mia mamma, mi ha raccontato che lo suonava anche mia nonna, che non ho mai conosciuto: questo lo vedo un punto di connessione con lei, che sarebbe orgogliosa di ascoltarmi. Oltre al pianoforte, seguo tantissimo la Nba e, quando dobbiamo affrontare lunghi viaggi, porto con me un libro, guardo film o ascolto podcast. Allargare gli orizzonti è fondamentale". Davanti a Elia Caprile c'è un orizzonte enorme.
Diretta streaming. Le gare contro Serbia e Ucraina saranno trasmesse in live streaming sul sito della FIGC e sui profili social della Nazionale Maschile (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e TikTok).
Biglietteria. I biglietti per la partita di lunedì 27 contro l'Ucraina possono essere acquistati presso i punti vendita Vivaticket e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com. Sono previsti prezzi popolari e tariffe ridotte per gli Under 18 (clicca QUI per tutte le info).
Mostra a Reggio Calabria. Sarà Reggio Calabria la sede della prima tappa di 'Sfumature d'Azzurro', la nuova mostra itinerante del Museo del Calcio che accompagnerà le gare casalinghe della Nazionale Under 21 nel 2023. La mostra racconta in parallelo la storia e i trionfi della Nazionale maggiore maschile insieme a quelli delle Nazionali giovanili azzurre e della Nazionale olimpica, grazie a una selezione di cimeli della collezione del Museo di Coverciano. Saranno presenti la coppa conquistata al Mondiale del 2006 in Gemania e quella vinta a Wembley nel 2021. Ingresso gratuito (clicca QUI per tutte le info e gli orari).
L'elenco dei convocati
Portieri: Elia Caprile (Bari), Alessandro Sorrentino (Monza), Stefano Turati (Frosinone);
Difensori: Raoul Bellanova (Inter), Andrea Carboni (Venezia), Antonino Gallo (Lecce), Matteo Lovato (Salernitana), Caleb Okoli (Atalanta), Fabiano Parisi (Empoli), Niccolò Pierozzi (Reggina), Lorenzo Pirola (Salernitana), Matteo Ruggeri (Atalanta), Destiny Iyenoma Udogie (Udinese), Mattia Viti (Nizza), Alessandro Zanoli (Sampdoria);
Centrocampisti: Edoardo Bove (Roma), Cesare Casadei (Reading), Salvatore Esposito (Spezia), Giovanni Fabbian (Reggina), Nicolò Fagioli (Juventus), Samuele Ricci (Torino), Bruno Zapelli (Belgrano);
Attaccanti: Tommaso Baldanzi (Empoli), Matteo Cancellieri (Lazio), Lorenzo Colombo (Lecce), Samuele Mulattieri (Frosinone), Gaetano Pio Oristanio (Volendam)
Il programma
Giovedì 23 marzo
h. 13.45 conferenza stampa Nicolato (Zoom e in presenza)
h. 17.00 allenamento (aperto alla stampa i primi 15 minuti)
Venerdì 24 marzo
h. 18.00 Serbia-ITALIA (Stadio TSC Arena–Backa Topola)
a seguire conferenza stampa post gara tramite Zoom e in presenza e trasferimento presso Falkensteiner Hotel di Belgrado
Sabato 25 marzo
h. 10.30 volo charter Belgrado–Reggio Calabria e trasferimento presso l'Hotel Continental di Reggio Calabria
h. 17.00 allenamento (chiuso)
Domenica 26 marzo
h. 10.30 allenamento (chiuso)
h. 13.45 conferenza stampa Nicolato (Zoom e in presenza)
h. 18.30 walkaround allo stadio
Lunedì 27 marzo
h. 20.00 ITALIA-Ucraina (Stadio O. Granillo–Reggio Calabria)
a seguire conferenza stampa post gara tramite Zoom e in presenza e scioglimento della delegazione