Il dg Uva: “Euro 2020 a Roma è un grande risultato, in Federazione punto sui giovani”

lunedì 22 settembre 2014

Il dg Uva: “Euro 2020 a Roma è un grande risultato, in Federazione punto sui giovani”

''E' un grande risultato aver ottenuto quattro partite dell'Europeo del 2020, anche perché ci permette di pianificare una  serie di attività sull'impiantistica sportiva e sulla sicurezza". 
Ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’ su Radio Uno, il direttore generale della FIGC Michele Uva è tornato a parlare dell’assegnazione all’Italia e a Roma di quattro partite dell’Europeo itinerante. Giovedì la UEFA aveva annunciato che sarà Milano ad ospitare la finale della Champions League 2016, venerdì è stata la volta di Roma, che si è vista assegnare un Quarto di finale e tre partite del girone di EURO 2020. Una bella notizia per tutto il calcio italiano e per la Capitale, arrivata a due giorni di distanza dagli incidenti scoppiati in occasione del match di Champions League tra Roma e Cska Mosca: “Questi avvenimenti non aiutano il calcio italiano nell'immagine che abbiamo all'estero - ha sottolineato Uva - ma  la violenza nel calcio riguarda tutta l'Europa, non solo l'Italia. Non è un fenomeno prettamente italiano, negli stadi è stata pressoché estirpata, mentre si verifica per lo più all'esterno. Chi gira con i coltelli in tasca non va confuso con il calcio, è un delinquente comune che va perseguito come tale".

Il neo direttore generale della Federcalcio conosce a fondo la situazione dell’impiantistica sportiva italiana ed è consapevole del ritardo accumulato negli anni passati rispetto ad altri paesi europei: "Bisogna spingere affinché si cominci ad investire nella riqualificazione degli stadi - ha ribadito - perché è un punto cruciale della catena. E’ necessario facilitare l’acquisto dei biglietti e l’accesso allo stadio, ma i processi e i progetti vanno studiati nella loro completezza. Bisogna stilare un cronoprogramma su come agire. All'interno del sistema, dove mi auguro che tutte le frizioni pre-elettorali siano terminate, spero che cominci un dialogo proficuo". 

Subito dopo la nomina da direttore generale, Uva si è messo al lavoro per cercare di rendere più efficiente la macchina federale. Diversi i progetti da portare avanti che, a detta del dg, avranno un impatto a medio e lungo termine: "Bisogna creare una scuola di dirigenti, di quei giovani bravi che ci sono per fare in modo che questa federazione sia un motore propulsivo. Io punto sui giovani".