Anni e anni di studi e di ricerche, condensati in un volume che porta il lettore all’interno delle riunioni che cadenzano la stagione e che coinvolgono allenatori, match analyst e osservatori delle Nazionali azzurre: lo scorso sabato 20 aprile Maurizio Viscidi ha presentato in anteprima, all’hotel Sheraton di Milano, la sua ultima ‘fatica letteraria’, il libro ‘La partita perfetta’ (Collana ‘I tattici’ de Il Nuovo calcio, Sportivi Edizioni). Si tratta di un volume che mette nero su bianco le idee del coordinatore delle Nazionali giovanili maschili italiane; idee innovative, che ‘fanno scuola’ e che creano dibattito; che cercano di dare linee guida “a tutti gli allenatori che vogliono prestazione e risultato, che vogliono giocare bene, che desiderano dominare l’incontro ed essere pericolosi”, sintetizzando il concetto e utilizzando le stesse parole dell’autore. Ma attenzione: perché “se il calcio non si gioca solo coi piedi”, ma “comanda il cervello”, è altrettanto vero come sia una disciplina in continua evoluzione, dove le idee scatenano riforme e nuove idee alternative, in una continua evoluzione che stimola tecnici e addetti ai lavori. E come esemplifica lo stesso Viscidi nel finale della sua opera, “ora che avete terminato il libro ho una notizia per voi... dovete continuare a studiare perché il calcio si è già evoluto”.

Sabato l’introduzione alla presentazione del libro è stata affidata al docente del Settore Tecnico, Ferretto Ferretti, che con Maurizio Viscidi – oltre trent’anni fa, nel 1991 – ha condiviso un’esperienza al Milan Primavera (il primo come preparatore atletico e il secondo come allenatore). Sulla copertina, ben visibile, il riferimento all’introduzione dell’opera, a firma del Ct, Luciano Spalletti, con cui sono continui i confronti a Coverciano, in riunioni che intrecciano e stringono ancora di più i rapporti tra la Nazionale maggiore e le Nazionali giovanili.

Sabato mattina si sono osservati video esemplificativi di tattica e si è parlato di matrici, di CARP (Costruzione, Ampiezza, Rifinitura e Profondità) e di IPO (Indice di Pericolosità Offensiva). Ma al di là dei numeri e degli acronimi, nell’ascoltare le parole di un grande esperto come Maurizio Viscidi, si nota come alla base di tutto, in chi ha contribuito a riportare in Italia il titolo europeo Under 19 dopo vent’anni, c’è soprattutto la passione.