Con la Giamaica primo match point per gli Ottavi. Girelli e Bartoli: "Non abbiamo ancora fatto nulla"
Venerdì (ore 18) a Reims l’Italia può ipotecare la qualificazione. Venduti 10.000 biglietti per la gara delle Azzurre, 1 milione i tagliandi acquistati per le 52 partite del Mondialemercoledì 12 giugno 2019
A poco più di 48 ore dalla sfida con la Giamaica, la Nazionale Femminile continua ad allenarsi a Reims, la città dello Champagne che venerdì allo stadio ‘Auguste Delaune’ (ore 18 - diretta su Rai 2 e Sky Mondiali, canale 202) ospiterà il match tra le Azzurre e le ‘Reggae Girlz’. Sono 10.000 i biglietti venduti (1 milione i tagliandi venduti per le 52 partite del Mondiale) per un incontro da dentro o fuori per le caraibiche e che può regalare all’Italia la qualificazione agli Ottavi con un turno di anticipo.
E se è vero che i tre gol incassati con il Brasile all’esordio dimostrano che la difesa giamaicana è tutt’altro che imperforabile, guai ad abbassare la guardia contro una nazionale che sa di avere l’ultima chance per restare aggrappata al Mondiale. Attenzione soprattutto a Khadija ‘Bunny’ Shaw, pericolo numero uno per la difesa azzurra, una difesa in cui potrebbe trovare ancora spazio Elisa Bartoli. Entrata in campo nella ripresa con l’Australia, ha contribuito alla rimonta dell’Italia: è stata lei una delle due protagoniste della conferenza stampa odierna insieme a Cristiana Girelli, di professione attaccante e con 29 gol all’attivo la miglior marcatrice del gruppo.
"Giocare questo Mondiale è un sogno che avevo sin da bambina - ha dichiarato il difensore della Roma - vincere al 95’ in rimonta è stato bellissimo e battere l’Australia ci ha dato coraggio, forza e consapevolezza. Ora non bisogna commettere l’errore di sottovalutare la Giamaica, dobbiamo entrare in campo con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto all’esordio. Loro hanno qualche mancanza tattica e tecnica, ma a livello fisico e di corsa sono davvero forti. Giocando di squadra potremmo metterle in difficoltà".
Nata e cresciuta a Roma, Elisa è soprannominata ‘Il Gladiatore’ e vedendola giocare è facile intuire il perché: "E’ per la grinta che metto in campo. La mia filosofia di vita è fare ciò che mi va di fare nel migliore dei modi, non mi faccio influenzare dai pregiudizi delle persone". Ha una sorella, Claudia, che ha una scuola di surf a Cerveteri ("ma non faccio surf, è pericoloso"), un’ammirazione sconfinata per Totti e De Rossi ("ho pianto ai loro addii") e un ex ‘pendolino’ come modello: "Amo Cafù, un terzino offensivo, tecnico. Un giocatore da ‘sombrero’".
Venerdì ritroverà come avversarie due compagne di squadra nella Capitale, il difensore Allyson Swaby e l’attaccante Trudi Carter: "La loro fisicità ci metterà in difficoltà. Sono simpatiche e allegre, a Roma si sono ambientate bene". Sulle squadre da evitare nel prosieguo del torneo ha le idee chiare: "La Germania è sempre difficile da affrontare e poi mi ha impressionato la Francia".
Anche Cristiana Girelli invita a non sottovalutare la Giamaica: "Dopo la vittoria con l’Australia c’è stata un’ondata di entusiasmo, è stata una grande impresa, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo restare con i piedi per terra, la Giamaica è una squadra molto tosta, ma sappiamo che vincere vorrebbe dire passaggio del turno assicurato". Si definisce ‘allegra’ e ‘solare’ Cristiana, che con l’Australia ha potuto contare sull’affetto di tutti i suoi cari: "Allo stadio c’erano i miei genitori, mia sorella, mia nipote e mio cognato. Incrociare i loro sguardi e vederli cantare l’inno in tribuna è stato emozionante. Speriamo di andare avanti, così mi raggiungeranno ancora".
Sempre generosa in campo, Cristiana non è il tipo di calciatrice che vive solo per il gol: "Credo che nel calcio moderno un attaccante debba essere utile alla squadra, a volte mi accusano di correre troppo. Con l’Australia nel primo tempo eravamo un po’ impaurite anche per l’emozione dell’esordio, nella ripresa ci siamo dette di avere più coraggio. Ho arretrato un po’ il mio raggio d’azione, ho fatto una partita di sacrificio". Dopo il successo sull’Australia si è esibita con le compagne nella ‘Macarena’: "Una musica di vent’anni fa, ci piacciono i revival: ti uniscono e di danno la giusta grinta prima di scendere in campo". E in campo non c’è bisogno di nascondere la propria femminilità: "Mi piace curare il look, siamo donne e tante di noi si truccano prima di giocare. Non ci vedo nulla di male".
Il programma della Nazionale
Mercoledì 12 giugno
Ore 12.30 - Pranzo
A seguire conferenza stampa con due calciatrici in Hotel
Ore 16.30 - Allenamento presso lo Stadio Jean Bucton (chiuso)
Giovedì 13 giugno
Ore 15.30 - Allenamento presso lo Stadio Jean Bucton (aperto i primi 15’)
Ore 18.30 - Conferenza stampa presso lo Stadio Auguste Delaune (Ct e una calciatrice)
Ore 19 - Walk around
Venerdì 14 giugno
Ore 18 - Gara Giamaica-Italia (Stadio Auguste Delaune)
A seguire conferenza stampa
Sabato 15 giugno
Ore 10 - Allenamento (aperto i primi 15’)
Ore 12.30 - Pranzo
Ore 14 - Partenza in bus per Lille
Ore 16.45 - Arrivo a Lille
Domenica 16 giugno
Ore 12.30 - Pranzo
A seguire conferenza stampa con una calciatrice in Hotel
Ore 18 - Allenamento a Le Stadium di Villeneuve d’Ascq (chiuso)
Lunedì 17 giugno
Ore 17 - Conferenza Stampa presso lo Stadio du Hainaut (Ct e una calciatrice)
Ore 19 - Allenamento a Le Stadium di Villeneuve d’Ascq (aperto i primi 15’)
Martedì 18 giugno
Ore 21 - Gara Italia-Brasile (Stadio du Hainaut)
A seguire conferenza stampa
N.B. Il programma può essere soggetto a variazioni