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Con Israele gli Azzurri cercano conferme. Spalletti: “Dobbiamo dare seguito alla partita con la Francia”

Dopo il successo sui Bleus, domani a Budapest (ore 20.45, diretta su Rai 1) l’Italia va a caccia di altri tre punti nel girone di Nations League. Out Calafiori, in dubbio Pellegrini. Il Ct: “Rispetto alla Francia farò dai 3 ai 5 cambi”. Ricci: “Si è creato un gruppo molto unito, ci sono tanti giocatori forti”

domenica 8 settembre 2024

Con Israele gli Azzurri cercano conferme. Spalletti: “Dobbiamo dare seguito alla partita con la Francia”

E adesso non bisogna fermarsi. Dopo la ‘ripartenza’ in casa dei vice campioni del Mondo della Francia, la Nazionale va a caccia di conferme con Israele domani sera a Budapest sul campo neutro del ‘Bozsik Stadion’ (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitra lo slovacco Kruzliak).

Un’altra vittoria permetterebbe agli Azzurri di fare un importante passo in avanti verso le Finals di Nations League e ipotecare un posto tra le teste di serie al sorteggio per le qualificazioni al prossimo Mondiale. Nell’altra partita del Gruppo 2 Francia e Belgio si toglieranno infatti punti a vicenda e l’Italia ha l’occasione per portarsi da sola in testa alla classifica per poi cercare la fuga a ottobre, quando nel giro di quattro giorni a Roma e Udine ospiterà Belgio e Israele.

“Domani è tempo di conferme – le parole di Luciano Spalletti a Vivo Azzurro TV – perché, seppur di bellissima fattura, una vittoria non basta per dire che ormai sei quello lì. Bisogna dare seguito al risultato e ai buoni comportamenti della partita di venerdì. Ho visto tante cose belle, con la Francia abbiamo ottenuto una vittoria che fa bene a tutti, meritando l'attenzione della stampa. Sono fiducioso di poter riproporre il calcio fatto vedere nell'ultima partita".

Manca forse il fuoriclasse assoluto a questa Nazionale, come l’estro e la fantasia di quei numeri dieci che il Ct invitò a Coverciano prima della partenza per l’Europeo. Ma non mancano i giocatori di talento e si è visto contro Mbappé e compagni: “Una Nazionale come l'Italia – sottolinea Spalletti - avrà sempre venti giocatori per comporre una squadra forte. Questi presupposti ci saranno sempre, al netto del periodo. Magari bisogna essere bravi a capire i momenti, ad esempio in questo periodo qui non abbiamo il vero purosangue da un punto di vista tecnico-calcistico, non abbiamo Baggio, Del Piero o Totti. Ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi, un calcio di sentimento e di sacrificio. E queste cose possono fare la differenza. Si torna ad essere più disponibili, a prendersi le responsabilità di squadra. Venerdì più che squadra siamo stati fratelli che hanno composto una squadra e quella è la chiave che trova la soluzione a qualsiasi difficoltà”.

I PRECEDENTI CON ISRAELE. I precedenti con Israele sorridono agli Azzurri, che nei 5 confronti andati in scena tra il 1961 e il 2017 hanno raccolto 4 successi e un pareggio. Sette anni fa a Reggio Emilia, nell’ultimo incontro valido per le qualificazioni al Mondiale 2018, fu decisiva la rete di Ciro Immobile. Venerdì nella prima giornata di Nations League, sul campo neutro di Debrecen, la nazionale allenata da Ran Ben Shimon ha perso 3-1 con il Belgio, una sconfitta salutata comunque con soddisfazione dal Ct israeliano. “Sarà una partita totalmente diversa rispetto a quella con la Francia – avverte Spalletti - perché penso che dovremo andarla a fare nella loro metà campo, di conseguenza alzare la linea difensiva e stare attenti a fare queste prevenzioni e rimanere in equilibrio perché poi in campo aperto possono esserci dei pericoli. Loro – aggiunge in conferenza stampa - visto il problema sociale e le difficoltà che stanno vivendo metteranno in campo il doppio della voglia”.

Il match con Israele arriva a sole 72 ore di distanza dalla sfida con la Francia. Inevitabili alcune novità di formazione visto anche il forfait di Riccardo Calafiori, costretto a lasciare il ritiro a causa del trauma contusivo al polpaccio riportato nel secondo tempo con i Bleus. Anche Pellegrini non è al 100% e potrebbe restare fuori: “Valuteremo domani – conferma il Ct - ma penso che sia sbagliato farlo giocare dall’inizio”. Ci sarà Bastoni (“togliere sia lui che Calafiori diventa complicato”) e anche Frattesi, uscito acciaccato venerdì, cercherà di stringere i denti. Con 14 presenze, il centrocampista dell’Inter è il calciatore più impiegato della gestione Spalletti: “E’ da valutare nell'allenamento di oggi, ma dice di stare bene. E' difficile riproporre in blocco la squadra partita dall’inizio con la Francia, smaltire per tutti la fatica è impossibile in così poco tempo. Ci sta che ci siano tre, quattro o cinque cambi”.

LA CARICA DI RICCI. Tra i migliori in campo venerdì al Parco dei Principi, Samuele Ricci è il prototipo del centrocampista moderno. Duttile, può giocare indifferentemente da play o da mezzala, ha tecnica e gamba e, pur essendo solo alla terza presenza in Nazionale, con la Francia sembrava un veterano: “Non mi aspettavo un exploit così– l'ammissione in conferenza stampa del centrocampista del Torino - ma credevo molto nel lavoro fatto in settimana a Coverciano. S'è creato un gruppo molto unito e abbiamo riportato tutto nella partita, giochiamo quasi tutti in Serie A e ci conosciamo: questo credo possa fare la differenza. Qui ci sono tanti giocatori forti”. Tra questi Sandro Tonali, con cui ha dimostrato di avere grande sintonia in mezzo al campo: “E' sempre stato forte, un centrocampista tra i più completi nel panorama mondiale. Giocare con lui in mezzo al campo ci facilita in tutto”.

Dopo aver svolto il raduno pre Europeo, è stato uno dei tre Azzurri ‘tagliati’ da Spalletti quattro giorni prima della partenza per la Germania. La mancata convocazione gli ha però dato nuovi stimoli e alla prima occasione si è subito fatto trovare pronto. E ora sa che non bisogna staccare il piede dall’acceleratore: “Lo spirito è quello giusto, sono convinto che con Israele giocheremo come contro la Francia. Ci aspetta una partita difficile, dopo una vittoria così non dobbiamo sederci e prendere sotto gamba questa gara”.

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