L'avventura europea degli Azzurrini si è complicata, dopo il pareggio contro l'Inghilterra. Adesso il futuro dell'Under è legato a due risultati: l'Italia deve battere la Repubblica Ceca e sperare che la Serbia, già qualificata e prima del girone comunque vada il terzo incontro, non perda contro l'Inghilterra. Un gioco ad incastro che rischia di far fuori la squadra di Casiraghi dall'Europeo. Ma in ballo c'è anche un posto per Pechino 2008: per andare allo spareggio e continuare a sperare, all'Italia basta un pari domenica contro la Repubblica Ceca. I conti, dunque, sono presto fatti. E la cosa non piace a Casiraghi, che aveva immaginato ben altro cammino. Per la seconda volta in pochi giorni, il tecnico chiama a raccolta impegno ed energie: "L'Europeo - dichiara il giorno dopo - resta l'obiettivo principale, sarebbe un peccato mollare proprio adesso: contro la Repubblica Ceca dobbiamo dare il massimo, perchè abbiamo ancora la possibilità di passare il turno. Certo, dovremo fare i conti anche con la condizione fisica di alcuni elementi; voglio valutare se è il caso di cambiare qualcosa fin dall'inizio, o se farlo durante la partita". L'amarezza per il pareggio della sera precedente non è ancora smaltita: "Abbiamo regalato agli inglesi - continua Casiraghi - la prima mezz'ora, durante la quale abbiamo commesso evidenti errori individuali, nati soprattutto dalla mancanza di freschezza atletica e dalla mancanza di lucidità. Nella seconda parte, invece, abbiamo creato tante occasioni, francamente non potevo chiedere di più ai ragazzi". Domenica c'è la Repubblica Ceca, bisogna archiviare in fretta le delusioni: "Incontreremo - conclude Casiraghi - un'altra squadra forte fisicamente, con caratteristiche simili alla Serbia e all'Inghilterra, squadre contro le quali abbiamo sempre fatto fatica ad imporre il nostro gioco e che fanno della rapidità e della corsa le loro armi migliori. Noi abbiamo qualche problema sul piano della condizione, ma dobbiamo comunque mettercela tutta, tirare fuori la grinta e il carattere. Quando giochiamo secondo le nostre possibilità, i frutti li raccogliamo. Siamo ancora in corsa e giocheremo la nostra partita anche se, purtroppo, non dipenderà solo da noi".