Nazionale Femm. Futsal

Azzurre da libro di storia, è tutto vero: battuta la Spagna. Salvatore e il 4-1 di Torre Pacheco: “Prestazione da 10 in pagella”

Grazie a una prova ‘monstre’, l'Italia vince la seconda amichevole in terra iberica ottenendo il primo successo in 12 partite giocate contro le Furie Rosse. Decisivo l’allungo nel primo tempo con Ferrara e Dal’Maz, poi nella ripresa segnano anche Vanelli e Mansueto, inutile il momentaneo 3-1 di Vane Sotelo

mercoledì 4 dicembre 2024

Azzurre da libro di storia, è tutto vero: battuta la Spagna. Salvatore e il 4-1 di Torre Pacheco: “Prestazione da 10 in pagella”

Potremmo utilizzare fra i più vari e disparati superlativi per definire e raccontare il successo della Nazionale femminile di futsal di questa sera. Ma basta dire che l’Italia, per la prima volta nella sua storia, al dodicesimo tentativo (e dopo 10 sconfitte) ha battuto la Spagna, tre volte (su tre) campione d’Europa. E non è un successo casuale, anzi, è tutto l’opposto: è il compimento di un processo di maturazione iniziato ormai da tempo, con una striscia di risultati utili consecutivi interrotta proprio ieri nel ko per 2-0, ma ripresa quest’oggi nel match di Torre Pacheco grazie a quella che, con ogni probabilità, è la miglior prestazione di sempre delle Azzurre. Decidono la sfida i gol di Ferrara e Dal’Maz, arrivati in un primo tempo (al 5’ e all’11’) da incorniciare, una capacità gestionale della partita super che rende la ripresa un lento ma inesorabile scorrere del tempo: anche perché nel momento di maggiore sofferenza, con la Spagna che prova il tutto per tutto, Vanelli segna il 3-0 a 3’ dalla fine e Mansueto fa partire la festa a dieci secondi dal suono della sirena dopo il momentaneo 3-1 segnato da Vane Sotelo. Mai l’Italia aveva vinto contro la Spagna, mai aveva segnato più di due gol, mai aveva avuto più di un gol di vantaggio, mai aveva giocato con questa personalità. Una serie di mai spazzati via dalla partita di Torre Pacheco.

SALVATORE. A fine partita, mentre in Serbia e in contemporanea gli Azzurrini di Vanni Pedrini cedevano 5-1 con gli spagnoli in un curioso incrocio sull'asse Roma-Madrid, Francesca Salvatore non può far altro che gonfiare il petto d’orgoglio per la prova delle sue: “Ieri siamo uscite dal campo con la consapevolezza che la prestazione c’era stata. Oggi l’abbiamo replicata migliorandola e al netto del tabellino, è stata una partita da 10 in pagella: con atteggiamento, attenzione ai dettami tattici, intensità e lucidità nei momenti di maggiore fatica. Questo risultato non è un caso e non arriva se non sei una squadra consapevole dei propri mezzi: sono felice non perché le ragazze abbiano vinto, ma per come l’hanno vinta".

LA PARTITA. Il quintetto di partenza scelto da Francesca Salvatore è sempre lo stesso, con Sestari in porta, Borges, Coppari, Adamatti e Boutimah. La Spagna cambia invece due interpreti, perché fra i pali c’è Caridad per Ari e Celia al posto di Peque: Laura Cordoba, Lujan e Vane Sotelo completano le cinque con cui parte Claudia Pons. La prima emozione della partita la regalano le Azzurre dopo 2’: Adamatti ruba palla in pressione e si presenta quasi al limite dell’area di rigore, ma sul suo mancino angolato Caridad è decisiva nel deviare in calcio d’angolo. È una situazione tattica, quella della pressione, che a inizio partita regala fiducia a Coppari e compagne che, con grande personalità, ‘vanno a prendere alta’ la Spagna rubando più di un pallone in prima linea. Un inizio che viene premiato dalla rete del vantaggio: Ghilardi calcia dai 10 metri, Caridad respinge e da posizione laterale Erika Ferrara trova il varco vincente per l’1-0. Il gol aumenta il livello di consapevolezza delle Azzurre: da rimessa laterale ancora Ferrara scaglia un sinistro di difficile gestione per Caridad e sulla sua respinta è un altro tap-in, questa volta di Dal’Maz, a regalare il meritatissimo raddoppio all’Italia. La Spagna non fa mai male nei primi 20’ a Sestari e ha un’unica grande chance a 17’’ dalla fine con il tiro libero di Antia, calciato però largo.

SECONDO TEMPO. Mai era accaduto all’Italia di essere avanti di due reti con la Spagna e nonostante questa ‘prima volta’ Coppari e compagne non mostrano alcun cenno di cedimento. La bravura delle ragazze di Francesca Salvatore è quella di continuare ad anestetizzare il possesso spagnolo: Lujan e compagne non creano occasioni nei primi 10’, poi però aumentano i giri del motore andando all-in nel tentativo di riaprirla. La prima vera grande occasione della partita per le padrone di casa arriva al 15’, con Sestari che in uscita chiude su Paula. Qualche istante dopo è Boutimah a salvare sulla riga di porta un tentativo di Vane Sotelo: la palla non entra, anzi, la spinge in porta l’Italia. Palla rubata - ancora in pressione - da Gaby Vanelli che va in fuga per la vittoria: sola davanti a Caridad non trema infilando il 3-0 a 3’ dalla fine. Claudia Pons non può far altro che rispondere col portiere di movimento: Vane Sotelo segna a 80’’ dalla fine il 3-1, ma Nicoletta Mansueto fa scorrere i titoli di coda a dieci secondi dalla sirena spingendo a porta vuota la rete del poker azzurro.

SPAGNA-ITALIA 1-4 (pt 0-2)

Spagna: Caridad, Laura Cordoba, Lujan, Celia, Vane Sotelo, Ari, Noelia, Dany, Eva, Peque, Antia, Albita, Marian, Paula. Ct Pons

Italia: Sestari, Borges, Coppari, Adamatti, Boutimah, Grieco, Mansueto, Vanelli, Carturan, Ghilardi, Barca, Dal’Maz, Ferrara, De Siena. Ct Salvatore

Reti: 5’pt Ferrara (I), 11’ Dal’Maz (I), 17’st Vanelli (I), 20’ Mansueto (I)

Arbitri: Alejandro Martinez Flores (SPA), Antonio Navarra Liza (SPA), Adrian Monino Pedreno (SPA); Crono: Ana Hurtado Carceles (SPA)

Note: ammonita Mansueto (I)