Giacomo Raspadori dona la sua maglia azzurra numero 22 al Museo del Calcio
L’attaccante del Sassuolo è stato il più giovane calciatore della spedizione italiana a Euro 2020. Solo Pietro Anastasi si è laureato campione d’Europa ad un’età inferioremercoledì 8 giugno 2022
Poco più di un anno fa ha esordito a Bologna con la maglia azzurra della Nazionale maggiore - il 35° giocatore sotto la gestione del Ct Roberto Mancini - nell’amichevole di preparazione a Euro 2020 contro la Repubblica Ceca. E poi quell’Europeo l’ha vissuto da giocatore nella lista dei 23 convocati dal Ct Mancini, scendendo in campo anche nella sfida vittoriosa contro il Galles.
Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000, appena 22 anni sulla carta d’identità, è però ormai uno dei punti fissi della nuova Italia che vuole ripartire. E nel suo palmarés personale, accanto alle undici presenze in azzurro – compresa quella di ieri contro l’Ungheria - ha anche uno score di tre reti realizzate con la maglia della Nazionale.
Durante il raduno di Coverciano, Raspadori ha donato al Museo del Calcio la sua maglia azzurra numero 22. Nella foto di copertina e nel video, il momento in cui l’attaccante del Sassuolo ha consegnato, proprio di fronte al campo intitolato a ‘Vittorio Pozzo’ del Centro Tecnico Federale, la sua maglia da gioco al presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani.
Curiosità. Giacomo Raspadori è il secondo azzurro più giovane di sempre ad aver vinto l’Europeo. Se a Euro 2020, a 21 anni e 4 mesi, era il più piccolo della delegazione italiana, solo un altro calciatore del nostro Paese è riuscito ad alzare la coppa ad un’età ancora inferiore: si tratta di Pietro Anastasi, che nel 1968 vinse la manifestazione continentale a 20 anni e 2 mesi, realizzando anche la rete del definito 2-0 nella finale contro la Jugoslavia.