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La Serie A e la Serie B Femminile celebrano la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Le attività del weekend sul tema della violenza digitale

Prima delle gare di Serie A, le capitane e la squadra arbitrale poseranno per una foto con un cartello contenente alcuni commenti denigratori. Cappelletti: "Problematica ancora troppo radicata". Tinari: "Ribadire il diritto di giocare a calcio senza violenza di nessun tipo"

venerdì 7 marzo 2025

La Serie A e la Serie B Femminile celebrano la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Le attività del weekend sul tema della violenza digitale

L'ultimo episodio, in ordine di tempo, ha riguardato una giovane arbitra di 16 anni, invitata ad 'andare a fare gli gnocchi'. Quello dell''hate speech' nei confronti delle donne impegnate su un campo di calcio è infatti un fenomeno ancora troppo diffuso. Ed è proprio alla violenza digitale di genere che la Divisione Serie A e la Divisione Serie B Femminile hanno scelto di dedicare le attività relative alla Giornata internazionale dei diritti delle donne: 8 marzo, non 'festa', perché in questo caso c'è poco da festeggiare, ma 'giornata', di sensibilizzazione sul tema dei messaggi sessisti e denigratori che da virtuali finiscono per avere un impatto reale nella vita delle donne e, in questo caso, delle calciatrici che li ricevono.

Prima delle quattro gare di Serie A (due di poule scudetto e due di poule salvezza) in programma tra sabato e lunedì, le capitane e la squadra arbitrale dopo il sorteggio poseranno per una foto con un cartello predisposto per l'occasione, contenente alcuni commenti negativi di natura sessista come se ne rintracciano con facilità sotto molti contenuti social dedicati al calcio giocato dalle donne.

L’attività, che si aggiunge a #MAIPIÙ, la campagna permanente istituita contro la violenza di genere nel settembre 2023, sarà promossa anche tramite la lettura di un testo dello speaker degli stadi di Serie A e Serie B Femminile prima delle gare del weekend, con l'invito a sfruttare tutti gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme per segnalare tutti i commenti inopportuni e gli account che se ne rendono protagonisti.

"L’8 marzo è una data e una giornata che non può rimanere isolata nel ricordare le donne, metterle al centro dell’attenzione mediatica, sollevare le loro necessità e le ingiustizie e disuguaglianze che ancora, purtroppo, le riguardano e ci riguardano - ha dichiarato la presidente della Divisione Serie A Femminile, Federica Cappelletti -. Quotidianamente siamo costrette a leggere frasi denigratorie e spesso sessiste che ci fanno capire quanto ancora la problematica sia radicata all'interno del nostro sistema e quanta strada ci sia ancora da fare. Fare campagne sporadiche serve a poco, anche se può essere utile a portare alla luce una disparità di genere che ancora esiste e insiste e che nel 2025 non è più accettabile. Diciamo basta. Diciamo MaiPiù".

"Continuando a chiamare l’8 marzo ‘festa’, sembra che la questione dei diritti passi in secondo piano - ha sottolineato la presidente della Divisione Serie B Femminile, Laura Tinari -. Il nostro intento invece è celebrare questa Giornata perché il diritto delle ragazze e delle bambine di giocare a calcio, il diritto di divertirsi correndo su un campo e calciando un pallone, il diritto di farlo serenamente e senza dover essere oggetto di scherno e violenza verbale sia ribadito su tutti i campi e in tutte le categorie".