La Roma vince 5-2 la sfida del Tre Fontane con il Milan e centra la sua quarta finale: con la Fiorentina in palio il trofeo
Haavi, Di Guglielmo, Giugliano, Viens e Feiersinger mattatrici nella semifinale di ritorno, giallorosse e viola si sfideranno per il titolodomenica 10 marzo 2024
La Roma fa sua anche la semifinale di ritorno contro il Milan e raggiunge la Fiorentina in finale. L’ultimo atto della Coppa Italia Frecciarossa 23/24 sarà un vero e proprio inedito, con giallorosse e viola che non si sono mai contese il trofeo. Per la formazione capitolina si tratta della quarta finale nella competizione, dopo le tre raggiunte nelle tre precedenti stagioni.
La Roma parte arrembante nel match del Tre Fontane e dopo tre tentativi con Pilgrim, Valdezate e Giacinti sblocca il parziale con Haavi, che riceve sulla destra da Bartoli, salta Soffia e supera Babb con un sinistro a giro imprendibile. Poco dopo le padrone di casa sfiorano il raddoppio con Giacinti, ma il portiere rossonero si rifugia in calcio d’angolo. Ritmo folle della squadra di Spugna, che al 20’ va vicino al 2-0 (traversa di Pilgrim) e al 31’ ci riesce: grande lavoro di Giacinti che serve Di Guglielmo sul diagonale della quale Babb non può intervenire. Quattro minuti più tardi anche Giacinti va a segno dopo un tentativo di Greggi, ma l’arbitro annulla tutto per il fuorigioco dell’attaccante azzurra. Il Milan si salva ma il match è a senso unico e al 40’ le lombarde vengono graziate dal secondo legno delle capitoline – traversa di Greggi stavolta e pallone che carambola tra le braccia di Babb. Nel finale della prima frazione di gioco arriva la prima vera fiammata rossonera con Grimshaw, che va alla conclusione da posizione invitante e costringe Valdezate ad un grande intervento in opposizione.
Il secondo tempo inizia a favore della squadra di Corti, che prova a reagire prima con un bel tiro di Laurent (al posto di Nadim dall’avvio della ripresa), neutralizzato però da un’attenta Korpela con i piedi, e poi con Piga, che si gira bene e chiama ancora in causa l’estremo difensore finlandese. I due rischi corsi dalla retroguardia milanista innescano la reazione del reparto offensivo, che al minuto 65 produce il tris con Giugliano, rapida a spingere in porta un pallone respinto male dalle rivali. 13° sigillo per la classe ’97, che diventa la giocatrice di Serie A con più reti all’attivo nella stagione in corso considerando tutte le competizioni.
La centrocampista ha l’occasione di firmare la doppietta personale al 70’, ma la numero 10 – servita bene da Bartoli – non inquadra lo specchio di mezzo metro. Negli ultimi 20’ il Milan cresce e trova due reti. La prima si concretizza all’80’, con Ijeh (dal 59’ al posto di Stasková) che sfrutta al meglio la parabola di testa di Mesjasz e realizza il suo primo gol in maglia rossonera superando nell’area piccola le centrali giallorosse; la seconda cinque minuti più tardi – corner di Mascarello sul primo palo, Laurent sfiora di testa e il pallone finisce in porta in seguito al rimbalzo sul volto di Korpela. L’allentarsi della pressione della squadra di Spugna consente al Diavolo di ritrovarsi sul 2-3, ma nel finale la reazione delle capitoline conduce al definitivo 5-2, frutto delle reti di Viens e Feiersinger in pieno recupero. La canadese va a bersaglio al 92’ con una deviazione sottoporta favorita dal suggerimento di Giacinti; l’austriaca invece al 94’, con un destro che punisce un Milan totalmente sguarnito nel reparto arretrato. Al triplice fischio festeggia la Roma, che agguanta la sua quarta finale di Coppa Italia (più di qualsiasi altra formazione dalla sua prima gara nella competizione, nel 2018/19). Esito amaro invece per il Milan, che incassa due sconfitte di fila per la seconda volta nel torneo (la prima nelle due semifinali perse con la Juventus tra marzo e maggio 2022) e saluta, dopo aver mancato la Poule Scudetto, anche la Coppa Italia.