Incontro tra arbitri e club di Serie A e B. Mantovani: “Confronto importante per la crescita del movimento”
Nel corso della riunione, a cui ha preso parte anche il segretario generale della FIGC Marco Brunelli, il designatore della CAN D Matteo Trefoloni ha analizzato le decisioni arbitrali della prima metà di stagionelunedì 10 febbraio 2020
“È importante che i protagonisti del movimento si siano riuniti per confrontarsi tra loro. Questo incontro, voluto dalla CAN D, è stato il primo a livello femminile e permetterà di avviare un dialogo proficuo tra le parti. È fondamentale incontrarsi, parlare, discutere, perché la crescita del movimento passa anche dalle discussioni”.
Con queste parole Ludovica Mantovani, presidente della Divisione Calcio Femminile, ha commentato l’incontro tra gli arbitri della CAN D e i capitani, gli allenatori e i dirigenti di tutte le società di Serie A e B, . Durante la riunione, che si è svolta presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma, si è discusso di questioni organizzative e di natura tecnico-disciplinare, con il designatore Matteo Trefoloni che ha analizzato le decisioni arbitrali che hanno caratterizzato la prima metà di stagione. Servendosi anche di contributi video, Trefoloni ha illustrato ai rappresentanti dei club le principali novità regolamentari, a cominciare dalle interpretazioni riguardanti i falli di mano e i calci di rigore.
In chiusura, dopo il saluto del presidente dell’AIC Damiano Tommasi, il segretario generale Marco Brunelli ha voluto ringraziare i presenti, indicando i prossimi obiettivi da raggiungere: “La Serie A e la Serie B femminile stanno vivendo un momento molto positivo e rappresentano una bella palestra per gli arbitri. Oggi ho sentito parlare di criticità e di decisioni non sempre omogenee. Ho visto commettere errori ad arbitri con vent’anni di esperienza alle spalle, logico che possano sbagliare anche i giovani direttori di gara della CAN D. Ma sono i momenti di formazione come questo a favorire lo scambio di conoscenze, l’arricchimento reciproco, la condivisione di quello che si sta facendo e anche la disseminazione delle buone pratiche. Tutti questi elementi aiutano il sistema - che è ancora giovane - a crescere sempre di più”.