Festa giallorossa a Tirrenia: la Roma supera 2-0 la Juve e si aggiudica il terzo titolo consecutivo
La terza finale di fila tra giallorosse e bianconere viene decisa dalle reti di Bergersen e Pacioni. Il tecnico Melillo saluta il club da campione d’Italia. Nell’intervallo del match spazio alla premiazione del Como Women, vincitore del campionato di Serie Bdomenica 12 giugno 2022
La Roma batte la Juventus e si laurea campione d’Italia del Campionato Primavera per la terza volta consecutiva. Al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, dove due anni fa le capitoline vinsero il loro primo titolo dando il via al ciclo di successi targato Fabio Melillo, va in scena l’ennesimo capolavoro delle giallorosse, che conquistano il trofeo grazie alle reti di Bergersen e Pacioni. Le bianconere, arrivate a disputare la Final Four con tante calciatrici sotto età, non possono nulla di fronte alla maturità e alla compattezza delle rivali. Al fischio finale è festa giallorossa, con le calciatrici che si stringono intorno al loro tecnico, che saluta il club dopo quattro stagioni di trionfi.
“In questi tre giorni passati al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia - ha dichiarato il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani - abbiamo potuto ammirare le nostre giovani promesse, grazie a una tappa del progetto ‘Calcio + Under 15’ del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC e naturalmente alla nostra attesissima Final Four Primavera. Sono onorata di aver premiato insieme a Enrico Sbardella la Roma nel giorno del suo terzo scudetto consecutivo ed aver approfittato di questo luogo magico di sport per celebrare il grandissimo traguardo raggiunto dal Como Women, che si appresta a iniziare la sua nuova avventura in Serie A”.
Il match si apre con la Roma che fa girare con velocità il pallone nel tentativo di imbeccare le sue attaccanti, ma la Juve non si scompone e respinge al mittente ogni tentativo di verticalizzazione. All’11’ ecco arrivare la prima vera occasione da rete: la Roma sfiora il vantaggio con una conclusione dalla distanza di Ferrara che si stampa sul palo. Dieci minuti dopo è Petrara a impegnare Nucera, il colpo di testa della punta giallorossa è potente ma il portiere bianconero in tuffo respinge sopra la traversa. Per vedere la prima conclusione delle ragazze di Silvia Piccini bisogna aspettare il 26’ ed è la solita Pfattner – autrice di una doppietta nella semifinale contro la Fiorentina – a spaventare la retroguardia capitolina con una conclusione dal limite dell’area che termina a lato di poco. Alla mezzora di gioco è di nuovo l’attaccante classe 2004 a mettersi in mostra con un inserimento sventato dalla provvidenziale uscita di Merolla, brava a coprire lo specchio della porta e a respingere in corner il secondo tentativo di giornata della giovane di Bressanone. Qualità, organizzazione e tanto agonismo, questi gli ingredienti di un primo tempo divertente ed equilibrato che nonostante le chance capitate ad entrambe le contendenti termina a reti inviolate.
Durante l'intervallo il presidente Mantovani e il tecnico della Nazionale Femminile Under 19 Enrico Sbardella, che è anche direttore del Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, hanno consegnato al Como Women il trofeo per la vittoria del campionato di Serie B. Un meritato riconoscimento per la squadra allenata da De La Fuente che ha conquistato la promozione nella massima serie grazie a una straordinaria stagione culminata con il sorpasso nella penultima giornata ai danni del Brescia Calcio Femminile.
Nella ripresa, come successo anche due giorni fa contro il Milan, la Roma cambia marcia e dopo poco più di un minuto trova la via del gol sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti. Ferrara crossa, Pacioni di petto anticipa la sua marcatrice trovando sul dischetto del rigore la norvegese Bergersen che di piatto supera Nucera trovando il secondo centro in questa Final Four. La Juve soffre la fisicità delle calciatrici giallorosse e al 53’ rischia di capitolare dopo un’azione fotocopia a quella che ha portato all’1-0, questa volta però lo schema della Roma si infrange sulla caparbietà di Schatzer, che con un prodigioso recupero in scivolata riesce a evitare il raddoppio delle avversarie. Un minuto dopo il capitano giallorosso Massimino nel tentativo di stoppare il contropiede juventino stende Beccari rimediando il secondo cartellino giallo.
L’inferiorità numerica non spaventa la Roma, che continua a controllare il gioco con personalità non dando mai la sensazione di soffrire le incursioni delle bianconere. Al 75’ Tarantino, che aveva deciso la finale dello scorso anno con una rete al 96’, prova a ripetersi in acrobazia, ma il suo delizioso pallonetto al volo d’esterno - che ha rievocato la magia di Del Piero contro la Fiorentina nel ’94 - esalta i riflessi di Nucera, brava a dire di no alla giallorossa che si dispera per essere andata vicinissima a un gol capolavoro. La partita di fatto termina all’80’ con il sigillo di Pacioni, che dopo aver respinto con eleganza tutti i tentativi delle attaccanti bianconere decide di mettersi in proprio siglando la rete del definitivo 2-0. Al fischio finale tutte le calciatrici e lo staff giallorosso si stringono intorno a Fabio Melillo, che saluta il suo club e la sua città alzando al cielo un nuovo preziosissimo trofeo.
FINALE CAMPIONATO PRIMAVERA
Juventus-Roma 0-2 (46’ Bergersen, 78’ Pacioni)