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Al workshop internazionale “Women, leadership & sport” appuntamento con le donne manager nello sport

Sull'onda lunga del successo dei Mondiali di calcio in corso in Francia, le donne manager nello sport si sono date appuntamento al workshop internazionale organizzato dalla Scuola dello Sport del CONI all'Acquacetosa dal titolo “Women, leadership & sport”

giovedì 13 giugno 2019

Al workshop internazionale “Women, leadership & sport” appuntamento con le donne manager nello sport

Rivolgendosi alle giovani studentesse di management dello sport, Veronica Diquattro, executive vice president Southern Europe di Dazn, ha raccontato la sua esperienza, da Spotify all'arrivo a Dazn nel settembre del 2018, concentrando il suo intervento sulle necessità di eliminare definitivamente i gap di genere nello sport: “Abbiamo bisogno di entrare nel gioco e abbattere le barriere dei pregiudizi. Il percorso per eliminare definitivamente il gap di genere è ormai iniziato, richiederà tanti sforzi, ma sono convinta che adesso che è partito non può più fermarsi. La diversità di genere - ha specificato - può diventare un valore aggiunto nel business. Ci sono tantissime donne che praticano sport e tantissime donne che seguono lo sport da utenti. Essere donne in questo business aiuta a intercettare con più facilità nuove possibilità di mercato”. 

A complicare l'ascesa delle carriere in rosa sono spesso stereotipi maschilisti: “Il 75% delle donne sportive haaffermato che ha avuto la propria carriera limitata o proprio conclusa - sottolinea Melanie Duparc, segretario generale della World union of olimpic cities - per colpa di diversi motivi: il 40% per costruire una famiglia o dopo essere rimasta incinta. Il 75% delle donne intervistate ha risposto che vorrebbe praticare più sport, il 30% che ha ricevuto commenti o atti sessisti durante le attività sportive”. 

Francesca Sanzone, Responsabile della Divisione Calcio Femminile, ha rivelato le difficoltà nel promuovere il calcio femminile: “Provammo a convincere un importante broadcast a produrre una partita a settimana, ma è stata una grande sfida, sembrava davvero che non interessasse. Non potevano neanche immaginare quanto potesse produrre in termini di audience tv. A metà stagione ci hanno richiamati chiedendo se fosse possibile produrre due o tre match: in certi casi il calcio femminile presenta numeri molto più alti di tante partire di Serie A maschile”. 

E’ intervenuta al panel anche Alessandra Sensini, vice presidente del CONI: “Questo può essere un giorno importante per le donne nello sport. Negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati tangibili, nelle Olimpiadi di Seul (1988) le donnerappresentavano il 28% degli atleti complessivi, a Rio nel 2016 si è arrivati al 45%. A Tokyo saranno circa il 48%, nel 2024 potrebbe esserci una parità assoluta”.