A Lanciano il "Quarto tempo" organizzato dalla LND. Cappelletti e Tinari al panel “La crescita del calcio femminile tra passione e gender gap”
La presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica: "Il gioco di squadra è la soluzione per far crescere tutta la filiera italiana del movimento". La presidente della Divisione Serie B: "Il nostro campionato una fucina di giovani talenti italiani"sabato 18 maggio 2024
A Lanciano il “Quarto Tempo” del calcio. Una tre giorni di workshop e tavole rotonde organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti a cui hanno partecipato le maggiori istituzioni sportive italiane. All'interno del programma del weekend, anche un panel dal titolo “La crescita del Calcio Femminile tra passione e gender gap”, aperto dal presidente della LND Giancarlo Abete e a cui hanno partecipato anche la presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica Federica Cappelletti, la presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari, il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci, la rappresentante nazionale calcio femminile AIAC Valentina De Risi, la responsabile del settore calcio femminile AIC e consigliere federale Chiara Marchitelli e Francesca Di Monte, assistente arbitrale AIA-CAN A e B e internazionale FIFA-UEFA.
"L’incontro organizzato a Lanciano dalla LND e dal Comitato Regionale Abruzzo è stata un’ottima occasione per fare il confronto, tra le diverse componenti, sul calcio e quindi anche sul femminile - le parole della presidente Cappelletti -. Siamo tutti consapevoli che un gioco di squadra sia la soluzione per far crescere tutta la filiera italiana del calcio femminile, dalla base al vertice, dalle scuole, ai territori alla Serie A. Confronti così, modello Agorà greco/romane di incontro e scambio, devono diventare un appuntamento fisso".
La presidente Tinari ha potuto esporre ai presenti la realtà della Serie B Femminile che, come la Serie A, in questo weekend disputerà l'ultima giornata stagionale, prima dell'epilogo con lo spareggio promozione-retrocessione tra Napoli Femminile e una tra Ternana e Parma.
“Il nostro campionato rappresenta l’apice del dilettantismo ed è fucina per i giovani talenti, soprattutto italiani - le sue parole -. Delle circa 400 calciatrici tesserate, solo 65 sono straniere e nei primi dieci posti della classifica marcatrici nove sono occupati da giocatrici italiane. Nel Brescia (rappresentato a Lanciano dalla presidente Clara Gorno, ndr), in questa stagione hanno esordito sette ragazze della Primavera. Un patrimonio tenuto in grande considerazione anche dal Club Italia e dalle nostre selezioni nazionali, dalle giovanili all’Under 23 senza dimenticare la maggiore, come dimostrato dalle ultime convocazioni del Ct Andrea Soncin, che sta allargando lo sguardo anche alle protagoniste del campionato cadetto. Un livellamento di qualità verso l’alto anche grazie alle Licenze Nazionali, che richiedono ai club standard sportivo-organizzativi molto elevati e questo si ripercuote anche sul gioco. È un campionato entusiasmante, mai scontato, e anche quest’anno uno dei verdetti verrà deciso all’ultima giornata. Abodi ha parlato di modello italiano del calcio e la Serie B ne fa assolutamente parte, perché ha una visibilità mediatica importante e in costante crescita".
Ad aprire “Quarto Tempo” erano stato il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il presidente della Lega Pro Matteo Marani, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il presidente dell'AIA Carlo Pacifici, il presidente dell'AIC Umberto Calcagno e il vicepresidente dell'AIAC Pierluigi Vossi. "Quella di Lanciano è una iniziativa è senza precedenti - l'intervento di Gravina -. Finora non era mai successo che tutti i delegati dei venti Comitati Regionali LND si trovassero insieme per confrontarsi e fare sintesi riguardo tutte le tematiche più importanti dell’universo dilettantistico. Questo è un modo corretto per stare insieme, per costruire qualcosa di nuovo. È l’unica strada per crescere con una logica sistemica oltre il particolarismo per superare l’individualismo".