A Cremona trionfa la Juventus: Garbino piega la Roma. A Spugna non basta Kumagai, quarto titolo per le bianconere
Dopo il tris tra il 2019 e il 2021 e la vittoria delle giallorosse nella passata edizione (a Parma, dopo i rigori), la squadra di Montemurro vince la seconda finale consecutiva dopo quella di Coppa Italia a Salerno. Che festa allo 'Zini', oltre 6.600 spettatori: a sbloccare il risultato, l'autorete di Viens. I Distinti intitolati a Viallidomenica 7 gennaio 2024
A Cremona la festa è tutta della Juventus. La squadra bianconera, dopo la sconfitta ai rigori del novembre del 2022 a Parma, torna ad alzare al cielo la Supercoppa Femminile Frecciarossa. Lo fa - ed è la quarta volta, dopo il tris tra il 2019 e il 2021 - grazie al 2-1 sulla Roma, che in Italia quest'anno aveva sempre vinto e che in competizioni nazionali non perdeva proprio da un'altra finale, quella di Coppa Italia giocata a Salerno ancora contro la Juventus. Dopo l'autorete di Viens e il pareggio di Kumagai, decisivo a inizio ripresa un capolavoro di Garbino, che ha fatto esultare la squadra di Joe Montemurro. Per la Juventus si tratta del 12° trofeo della sua storia, arrivato in un pomeriggio di grande festa, con oltre 6600 spettatori sulle tribune dello stadio 'Giovanni Zini', ma anche di ricordo, con il settore Distinti intitolato a Gianluca Vialli.
LA PARTITA Spugna recupera Haavi, larga a sinistra in un tridente completato da Viens e Giacinti; dall'altra parte, Montemurro si affida a un 4-2-3-1 con Beerensteyn supportata da Cantore, Gunnarsdottir e Garbino. Dopo l'esibizione dei freestyler della Fast Foot Crew e di Arisa - che ha intonato l'inno di Mameli - e sotto gli occhi del Ct della Nazionale Andrea Soncin, prima occasione per la Juventus dopo 90 secondi: punizione da destra di Boattin e colpo di testa sopra la traversa di Sembrant. Poco dopo, grande schema da corner con Caruso che ha cercato l'inserimento sul primo palo di Gunnarsdottir, con la palla fuori di centimetri. Un avvio migliore, quello delle bianconere, coronato con il gol del vantaggio arrivato al 12': angolo di Caruso, colpo di testa di Gunnarsdottir sul palo con l'islandese che ha poi rimesso il pallone in mezzo, trovando la deviazione nella propria porta di Viens.
Primi segnali di reazione giallorossa al 23' con un sinistro di Greggi bloccato senza problemi da Peyraud-Magnin; la numero 20 ci ha provato anche con il suo piede, il destro, con palla a lato. La porta, al 28', l'ha allora trovata Kumagai, con un sinistro potente e preciso, imprendibile per Peyraud-Magnin, che è valso il pareggio alla Roma. La squadra di Spugna ha sfiorato anche il 2-1 con un altro sinistro dal limite di Giugliano, deviato con la punta delle dita da Peyraud-Magnin, ma il vantaggio lo ha accarezzato anche la Juve con un colpo di coscia di Cantore che è finito fuori di pochissimo.
Un cambio per Spugna dopo l'intervallo, con Bartoli al posto di Aigbogun e Di Guglielmo spostata a sinistra. Ma anche nella ripresa, come era accaduto nel primo tempo, la Juventus è scattata meglio dai blocchi e, dopo 8', è tornata in vantaggio con uno splendido sinistro a giro di Garbino, al termine di un lungo giro palla che ha portato la francese a ritrovarsi libera di calciare. La Juventus, al 12', ha avuto anche la chance di segnare il terzo gol ma il colpo di testa di Sembrant su angolo teso di Boattin (nominata MVP del match) è finito a lato di poco. Spugna ha poi sostituito Haavi con Glionna e, a 11' dalla fine, anche Greggi con Serturini, aumentando ulteriormente il peso offensivo della squadra. L'occasione migliore per pareggiare ce l'ha avuta però Giugliano: il destro del capitano della Roma si è infranto sulla traversa, e con esso le speranze delle campionesse d'Italia.
"Una vittoria meritatissima - il commento dell'allenatore bianconero Joe Montemurro a Rai 2 -. Le ragazze hanno lavorato bene in settimana, erano concentrate su questa partita. Oggi ne hanno avuto il risultato. L'inizio ha creato il tono della partita, è normale che la Roma ci abbia messo sotto pressione perché è una grande squadra: speriamo di aver offerto un grande spettacolo per il calcio femminile".
Delusione inevitabile, invece, nelle parole di Alessandro Spugna: "La Juventus ha fatto una partita importante e l'ha vinta. Noi ci abbiamo provato, forse abbiamo perso troppi duelli e nelle finali quando accade questo il rischio di perdere la partita c'è. Potevamo allungare la gara, l'episodio della traversa non è stato dalla nostra parte ma quando vai sotto due volte non è facile rimontare nelle finali. All'inizio ci hanno messo in difficoltà, poi siamo cresciute: l'unico rammarico è non aver lottato con forza su ogni pallone, specie all'inizio. Ogni tanto serve un po' di cattiveria in più".
ROMA-JUVENTUS 1-2
MARCATRICI: 12' pt aut. Viens (R), 28' Kumagai (R), 8' st Garbino (J)
ROMA (4-3-3): Ceasar; Di Guglielmo (45' st Valdezate), Minami, Linari, Aigbogun (1' st Bartoli); Giugliano, Kumagai, Greggi (34' st Serturini); Viens, Giacinti, Haavi (21' st Glionna). A disp.: Korpela, Ciccotti, Latorre, Tomaselli, Feiersinger. All. Spugna
JUVENTUS (4-2-3-1): Peyraud-Magnin; Lenzini, Sembrant, Cascarino, Boattin; Caruso, Grosso (43' st Girelli); Cantore (28' st Bonansea), Gunnarsdottir, Garbino (28' st Thomas); Beerensteyn. A disp.: Aprile, Cafferata, Palis, Bragonzi, Bellucci, Salvai. All. Montemurro
ARBITRO: Gasperotti di Rovereto
ASSISTENTI: Decorato di Cosenza, Signorelli di Paola
IV UFFICIALE: Diop di Treviglio
NOTE: ammonite Caruso (J), Beerensteyn (J), Kumagai (R)