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Sostenibilità, accessibilità, inclusione: questi i temi dell'incontro alla LUISS con DAO e FSRO di Serie A
30 gennaio 2024
Strategia di Sostenibilità FIGC
La Strategia di Sostenibilità FIGC si basa sulla Strategia UEFA “Strength Through Unity 2030”, nel rispetto delle 11 Policy, identificate dalla UEFA, sulle quali ogni Associazione Nazionale ha orientato la propria strategia.
Il documento strategico della Federazione per la sostenibilità socio-ambientale punta ad accelerare l’azione collettiva per il rispetto dei diritti umani e ambientali nel calcio italiano.
66 KPI (Key Performance Indicators) e 70 Obiettivi strategici chiari, misurabili e monitorabili che il calcio italiano, inteso come unico ecosistema, intende raggiungere entro il 2030 su 11 diverse politiche comprese nell’ambito dei diritti umani e della tutela ambientale. Sono indicati nella “Strategia di Sostenibilità”, un progetto ambizioso che si ispira all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed alla “Strategia di Sostenibilità UEFA”. La FIGC, prima Federazione sportiva in Italia a dotarsi di un documento strategico di questo tipo, realizzato con la collaborazione di LUNDQUIST, partner tecnico-metodologico, assume dunque un impegno chiaro nella sfida verso uno sviluppo sostenibile del calcio italiano, nel rispetto delle esigenze della competizione sportiva globale e quella con gli altri prodotti dell’industria dell’intrattenimento. Al tempo stesso, indica una nuova vision che consegna al calcio un ruolo da protagonista nel processo di attivazione, ispirazione e accelerazione dell’azione collettiva nell’ambito dei diritti umani e ambientali. Le azioni e gli obiettivi indicati nel percorso di breve, medio e lungo termine, inoltre, si affiancano all’azione quotidiana di governo dello sport più popolare nel Paese, che tende costantemente a rendere il nostro calcio sempre più inclusivo e socialmente responsabile.
Il documento recepisce gli 11 ambiti di azione indicati dalla UEFA, associando ad ognuna di esse una ambizione da raggiungere entro il 2030. In ambito sociale, la FIGC si impegna a mettere le persone al centro, promuovendo un ambiente inclusivo e paritario. Sul fronte ambientale, l'obiettivo è quello di ridurre l'impatto ambientale e stimolare l'azione per il clima in tutti gli attori del calcio italiano. Per realizzare le proprie ambizioni, la Federazione ha identificato 4 leve strategiche: la sinergia con gli stakeholder, una governance solida per presidiare le azioni di sostenibilità, nuove partnership per acquisire competenze specifiche e iniziative di advocacy per sensibilizzare tutti gli attori ai quali si rivolge.
L’azione della FIGC punta inoltre a favorire quell’effetto a cascata che permetta di generare impatti significativi e duraturi, per il calcio e per il Paese, attraverso il coinvolgimento, qualitativo e quantitativo, dei diversi stakeholder dell’ecosistema calcistico: le leghe, le associazioni tecniche, i club, così come i volontari, gli sponsor, i tifosi, i fornitori di servizi, i Media, le comunità e le amministrazioni locali, le istituzioni ed il Governo, ciascuno nei rispettivi ambiti, con i rispettivi obiettivi e le rispettive azioni.
La Strategia definita dalla UEFA punta a richiamare l’intero ecosistema del calcio europeo intorno a un’agenda comune per creare sinergie efficaci: allineare la gestione istituzionale e i luoghi di lavoro alle ambizioni descritte nel documento; incorporare principi, norme e pratiche su diritti umani e sull’ambiente nell’intero ciclo di vita di tutti gli eventi calcistici.
In questo percorso verso il 2030, la UEFA sosterrà le 55 associazioni affiliate nei loro sforzi per progettare e mettere in atto strategie di organizzazione ed eventi sostenibili sulla base delle rispettive priorità, mettendo a sistema le azioni sostenibili dei club e delle leghe, insieme a calciatori, arbitri, dirigenti, allenatori e volontari e coinvolgendo attivamente sponsor, tifosi, fornitori, media, comunità locali, governi e istituzioni globale nella collaborazione su iniziative di sostenibilità.
Nell’ambito del Sistema delle Licenze UEFA (UEFA Club Licensing & Financial Sustainability) a partire dalla stagione 2023/2024, con l’obiettivo di rafforzare la Sostenibilità socio-ambientale e creare impatto a tutti i livelli dell’ecosistema calcistico, sono stati inseriti i Criteri di Sostenibilità. Tali Criteri si aggiungono ai Criteri esistenti (Criteri Organizzativi, Infrastrutturali, Sportivi, Legali ed Economico-Finanziari) validi ai fini del rilascio.
Le società (maschili e femminili) richiedenti la Licenza UEFA sono tenute a nominare un Sustainability Manager, responsabile della Sostenibilità socio-ambientale del Club, redigere un piano strategico riguardante la Sostenibilità socio-ambientale e sviluppare piani strategici specifici per le singole policy contenenti azioni strategiche per garantire la sostenibilità a lungo termine nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.
A partire dall'1 luglio 2021, ogni Associazione calcistica europea affiliata alla UEFA ha nominato un Sustainability Manager (Social and Environmental Sustainability Manager), referente per la UEFA sul tema dalla Sostenibilità socio-ambientale nel rispetto delle 11 Policy.
Il Sustainability Manager rappresenta il punto di contatto con la UEFA per la Sostenibilità socio-ambientale e il riferimento a livello Nazionale per l’implementazione delle politiche alle quali tutto il mondo del calcio dovrà ispirarsi. Il Sustainability Manager si occupa anche del coordinamento, della definizione, dell’allineamento e dell’implementazione della Strategia di Sostenibilità dell'Associazione.
Tutti i Sustainability Manager sono stati riuniti dalla UEFA per un primo storico meeting europeo il 18 e 19 ottobre 2021. Per l'occasione è stato scelto il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Nell'incontro sono stati annunciati gli step obbligatori, è stato valutato lo stato di avanzamento delle strategie di sostenibilità delle singole associazioni nazionali ed è stato fornito un training sui nuovi sistemi che dovranno essere implementati (come il programma per la gestione sostenibile degli eventi sportivi).
Nell’ambito del Club Licensing & Financial Sustainability e dei nuovi Criteri di Sostenibilità, ai fini del rilascio della Licenza UEFA, a tutte le società è richiesto di nominare un Sustainability Manager responsabile della sostenibilità socio-ambientale, redigere un proprio piano strategico e sviluppare azioni strategiche per garantire la sostenibilità a lungo termine del calcio per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.
Sostenibilità FIGC
Email: sostenibilita@figc.it
Telefono: 06.84912140
Sradicare il razzismo in tutte le sue forme dentro e fuori dagli stadi in tutto il calcio italiano:
Svolgere azioni collaborative per identificare, indagare e sanzionare il razzismo nel calcio italiano
Promuovere misure antirazzismo in tutti i regolamenti, politiche, linee guida e comunicazioni della FIGC
Realizzare una campagna annuale attraverso il Tavolo di Lavoro per la Lotta alla Discriminazione
Creare un database condiviso sugli episodi di razzismo
Aumentare il coinvolgimento dei giovani delle scuole calcio coinvolti nel programma UEFA Outraged.
Fornire un ambiente sicuro di crescita per tutti i minori che giocano a calcio:
Erogare servizi di informazione, formazione e segnalazione su tutto il territorio per tutelare i diritti dei minori e dei giovani attraverso la Piattaforma online FIGC per la Tutela dei Minori
Garantire una struttura territoriale dedicata di supporto, monitoraggio, formazione e intervento in grado di sviluppare protocolli specifici a livello nazionale e territoriale.
Stabilire un ecosistema calcio inclusivo che garantisca pari diritti e opportunità per tutte le persone coinvolte:
Diffondere principi di parità dei diritti e di opportunità a tutti i livelli del calcio italiano
Attivare progetti di sensibilizzazione e di empowerment femminile anche attraverso seminari di formazione
Realizzare campagne di sensibilizzazione sul tema dell’uguaglianza e dell’inclusione.
Garantire un accesso privo di barriere a chiunque voglia giocare, partecipare a eventi calcistici o lavorare nel calcio:
Aumentare e migliorare le opportunità di accedere al calcio aumentando il coinvolgimento di atleti e società partecipanti alle competizioni della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale FIGC
Aumentare il numero di società di calcio Paralimpico in grado di offrire attività di calcio integrato rivolte ai giovani
Diffondere la cultura del “Calcio per tutti” attraverso l’erogazione di corsi di formazione, campagne di sensibilizzazione e partnership istituzionali
Migliorare l’accessibilità agli stadi e agli eventi a partire da un’attività di mappatura dello stato delle infrastrutture italiane e promuovere l’audiodescrizione in occasione delle gare delle Nazionali.
Mobilitare la comunità calcistica per promuovere una miglior salute, stili di vita attivi e per aumentare il coinvolgimento di calciatori in tutte le fasce d’età, specialmente quelle più avanzate:
Sensibilizzare e formare sul tema della salute e del benessere per promuovere e favorire pratiche di prevenzione
Proseguire e incrementare i controlli antidoping nelle attività sportive, formare una rete territoriale per le attività formative
Incrementare i beneficiari dei corsi online del modulo salute all’interno del programma di formazione “Tutela del Minore”.
Essere leader nella protezione e inclusione dei rifugiati attraverso lo sport:
Incrementare le opportunità per i giovani rifugiati di accedere a programmi sportivi amatoriali e professionistici
Aumentare il numero dei partecipanti al Torneo REfugee TEams coinvolgendo sempre di più il territorio
Incrementare il numero di società calcistiche che accolgono rifugiati e implementare un modulo di formazione a livello nazionale per i coordinatori regionali impegnati nei progetti
Estendere il progetto RETE anche agli adulti e accrescere, attraverso le sinergie con l’ecosistema del calcio italiano, l’accesso a programmi sportivi e attività a favore dei rifugiati.
Includere i principi dei diritti umani in tutte le decisioni strategiche e nei rapporti di lavoro. Essere riconosciuti per le importanti iniziative di solidarietà nell’ecosistema calcistico italiano e europeo:
Assicurare la presenza dell’impegno sui diritti umani in tutte le relazioni della Federazione con i suoi stakeholder
Garantire risposte rapide in situazioni di emergenza attraverso una Task Force FIGC dedicata e istituendo un fondo per l’erogazione di contributi di solidarietà.
Adattare pratiche sostenibili e minimizzare l’impatto ambientale:
Implementare l’approccio 4R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare) nelle attività e negli eventi FIGC
Integrare i fattori ambientali nei processi di procurement attraverso azioni sostenibili nelle sedi e durante l’organizzazione delle gare e degli eventi FIGC. Sviluppare progetti pilota con le Nazionali sul food and catering.
Agire per il cambiamento climatico col supporto di partner specializzati e stimolare l’azione per il clima:
Calcolare, ridurre e monitorare l’impatto ambientale della FIGC attraverso nuovi criteri di sostenibilità ambientale
Promuovere l’impegno per l’ambiente anche all’interno delle strutture, dei regolamenti e delle linee guida della Federazione.
Aderire ai nuovi standard di gestione sostenibile degli eventi:
Implementare il sistema di gestione sostenibile degli eventi UEFA (SEMS) in occasione degli eventi organizzati dalla FIGC, a partire dalla scelta delle strutture ricettive sulla base di certificazioni di sostenibilità fino all’utilizzo di materiali plastic free o rigenerati per gli allestimenti.
Adottare e condividere buone pratiche per il rinnovamento e la costruzione delle infrastrutture:
Creare un database degli impianti sportivi italiani e promuovere l’applicazione dei criteri di sostenibilità delle infrastrutture, contribuendo anche alla diffusione delle “Linee Guida UEFA per le infrastrutture sostenibili”
Istituire un tavolo di consultazione come strumento operativo di dialogo e di confronto tra esperti, società e istituzioni con l’obiettivo di condividere le migliori soluzioni ambientali e tecnologiche per le infrastrutture
Trasferire nuove conoscenze e nuove prassi di sostenibilità ambientale nell’ambito del progetto Coverciano 3.0.