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Vertice al Viminale sulla violenza sugli arbitri. Gravina: “Aumenteremo le sanzioni, pene fino all’allontanamento”

Il ministro Salvini plaude alla decisione dell’AIA di non mandare gli arbitri nel week end sui campi del Lazio: “Bisogna riportare disciplina e rispetto”

martedì 13 novembre 2018

Vertice al Viminale sulla violenza sugli arbitri. Gravina: “Aumenteremo le sanzioni, pene fino all’allontanamento”

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha partecipato questa mattina al Viminale ad un vertice con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti e il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) Marcello Nicchi. Tema dell’incontro l’aggressione subita domenica a Roma da un giovane arbitro in occasione di un match valido per il campionato di Promozione, ennesimo episodio di violenza nei confronti di un direttore di gara.

Il Governo e il mondo del calcio hanno deciso di intervenire in maniera ferma e intransigente di fronte a quelle che, nonostante i dati siano in calo nelle ultime stagioni, è una seria emergenza, come attestano i 450 casi di violenza dell’ultima stagione sportiva, di cui 161 gravi.

“Plaudo all'iniziativa degli arbitri di scioperare domenica nel Lazio - ha dichiarato Salvini in occasione della conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro - da ministro farò tutto il possibile per portare disciplina, regole, ordine e rispetto sui campi di calcio. C'è da fare un lavoro a medio-lungo termine per riportare il senso civico, ma per ora bisogna sanzionare i delinquenti che picchiano selvaggiamente gli arbitri nei campionati minori. Rifiuto l'idea di militarizzare i campi di calcio di mezza Italia perché sarebbe una sconfitta, ma chi sbaglia paga e paga pesantemente. Non è più possibile che ci sia lassismo e tolleranza nei confronti di una violenza animale, che nel 75% dei casi arriva dai tesserati. È inammissibile, difenderemo i campi da calcio e la salute degli arbitri. Il presidente Gravina si è insediato da poco – ha concluso il ministro - e sono sicuro che nel giro di qualche mese ci sarà aria più pulita sui campi di calcio".

Incontrando i giornalisti, Gravina ha annunciato che il tema della violenza sugli arbitri sarà affrontato anche in occasione del prossimo Consiglio federale: “Le sanzioni per la violenza sugli arbitri sono di due tipi: una personale, per chi commette il fatto, e una in capo alle società se vengono accertate responsabilità dirette o indirette. Al momento le pene sono troppo basse, verranno aumentate: dobbiamo cominciare a parlare di un anno, due anni, fino all'esclusione e all'allontanamento per i soggetti che fanno cose simili. Affronteremo l'argomento in maniera decisa”.

“Basta negoziare sulla passione di questi ragazzi – ha aggiunto Gravina - giovani arbitri che hanno solo voglia di dare un contributo al mondo del calcio e invece pagano con la proprio integrità fisica un momento di follia. Negli ultimi anni abbiamo ridotto del 50% il numero degli atti di violenza, che però restano ancora tanti. Vogliamo arrivare a zero, per questo servono punizioni certe: tutti devono sapere che nel momento in cui si aggredisce un arbitro si devono subire pene sicure fino all'allontanamento dal mondo del calcio. Non vogliamo più queste persone tra noi".

Parole di ferma condanna anche da parte del presidente dell’AIA Marcello Nicchi: “Oggi è arrivato il punto zero, da qui dobbiamo ripartire per un calcio pulito, corretto. È accaduto un episodio gravissimo ed è arrivato il momento di cambiare pagina. L'Associazione Italiana Arbitri non accetta e non accetterà più di mandare al massacro i nostri ragazzi. Non vogliamo arrivare all'extrema ratio di non mandare gli arbitri sui campi, ma si tratta di violenze vigliacche che non sono accettabili, non è possibile che un giovane smetta di arbitrare per questo rischio".