Scomparso Mario Pennacchia. Gravina: “Ha fatto crescere la cultura sportiva in Italia”
Scrittore e penna storica del giornalismo romano, è morto oggi all’età di 93 anni. E’ stato consulente dell’ex presidente federale Matarrese e per 18 anni direttore della rivista ‘l’Arbitro’martedì 24 agosto 2021
La FIGC piange la scomparsa di Mario Pennacchia, scrittore e penna storica del giornalismo sportivo morto oggi all’età di 93 anni. “Il mondo del giornalismo – dichiara il presidente federale Gabriele Gravina – perde una storica firma, un grande professionista che ha contribuito a far crescere la cultura sportiva in Italia e che ha saputo raccontare il calcio con passione e competenza. Lo ricordo con stima e affetto”.
Consulente dell’ex presidente federale Antonio Matarrese tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 nonché direttore per 18 anni della rivista ‘l’Arbitro’, ha collaborato con alcune delle più importanti testate italiane tra cui ‘Il Corriere dello Sport’, ‘La Gazzetta dello Sport’, ‘Il Messaggero’ e ‘Il Giorno’, intervenendo spesso come opinionista a trasmissioni di successo come ‘La Domenica Sportiva’ e ‘Il Processo del Lunedì’.
Grande tifoso della Lazio e testimone della storia della squadra biancoceleste, è stato responsabile della comunicazione del club sotto la presidenza Cragnotti. E’ stato inoltre autore di diversi libri dedicati al mondo del calcio tra i quali ‘Gli Agnelli e la Juventus’, ‘Il Calcio in Italia’, ‘Lazio Patria Nostra’ e ‘Football Force One’.
Le esequie si terranno giovedì 26 agosto a Roma alle ore 10.30 nella Parrocchia Santi Francesco e Caterina Patroni d’Italia (Circ. ne Gianicolense, 12), mentre la camera ardente sarà allestita presso l’Ospedale San Camillo dalle 8.30 alle 10.