Trasparenza

Bilancio Integrato 2019. Gravina: “Determinante per la programmazione dell’era post-Covid”

Il documento, giunto alla sua quinta edizione, analizza il capitale sociale, economico e valoriale che il sistema calcio rappresenta per il nostro Paese

giovedì 19 novembre 2020

Bilancio Integrato 2019. Gravina: “Determinante per la programmazione dell’era post-Covid”

I numeri parlano chiaro: 4,6 milioni di praticanti, 1,4 milioni di tesserati per la FIGC (il 24% del totale relativo a tutte le 44 Federazioni Sportive Nazionali affiliate al CONI), oltre 570.000 partite ufficiali disputate ogni anno (una ogni 55 secondi), di cui il 99% di livello dilettantistico e giovanile. Il calcio rappresenta il principale sport italiano, confermandosi un vero e proprio asset strategico in grado di accompagnare e favorire lo sviluppo dell’intero Sistema Paese, a livello sportivo, economico e sociale.

È quanto attesta la quinta edizione del Bilancio Integrato, sviluppato con la consulenza tecnica e metodologica di PwC e pubblicato oggi sul sito della FIGC (clicca qui), che analizzando i numeri del calcio italiano illustra i programmi di sviluppo della Federazione e i risultati raggiunti nel 2019, mettendo in luce l’efficienza organizzativa interna alimentata nell’ultimo anno anche dal processo di internalizzazione della strategia commerciale. Da sottolineare lo sviluppo delle Squadre Nazionali, il potenziamento dell’attività giovanile, la crescita del calcio femminile nonché lo sviluppo della dimensione internazionale e i programmi di rafforzamento della dimensione sociale.

“Questa edizione del Bilancio Integrato ha un valore determinante per la programmazione dell’era post-Covid – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – perché fotografa la dimensione e l’impatto socio-economico del calcio nel nostro Paese prima della pandemia. I riscontri sono davvero impressionanti, sia per l’enorme coinvolgimento tra i nostri concittadini, sia per il rilevante indotto economico, sociale e sanitario generato. Il calcio è sempre più la grande passione degli italiani, come Federazione abbiamo il dovere di sviluppare programmi adeguati, come già stiamo facendo, per impedire che il Covid la pregiudichi irrimediabilmente”.

Il calcio rappresenta sempre più la grande passione degli italiani: 32,4 milioni di italiani si dichiarano interessati a questo sport, un numero rappresentativo del 64% della popolazione italiana over 18, mentre a livello globale il calcio italiano registra un’audience pari a 2,3 miliardi di telespettatori. Numeri che si traducono in importanti riflessi dal punto di vista economico: il fatturato diretto generato dal settore calcio è stimabile intorno ai 5 miliardi di euro, ovvero il 12% del PIL del calcio mondiale viene prodotto nel nostro Paese. Un sistema che continua inoltre a rappresentare il principale contributore a livello fiscale e previdenziale del sistema sportivo, con quasi 1,3 miliardi di euro generati solo dal calcio professionistico (in crescita del 47% tra il 2006 e il 2017 per un aggregato nell’arco del periodo di 12,6 miliardi di euro) e un’incidenza del 71,5% rispetto al gettito fiscale complessivo generato dal comparto sportivo italiano. A ciò si aggiunge una raccolta derivante dalle scommesse nel 2019 pari a 10,4 miliardi di euro, un numero quasi 5 volte più elevato rispetto al 2006.

Ancora più rilevante risulta l’analisi dell’impatto socio-economico generato dal Sistema Calcio; i risultati di un programma di studio sviluppato in partnership con la UEFA (SROI - Social Return on Investment Model) hanno infatti permesso di rappresentare in modo rigoroso e scientifico i benefici derivanti dalla pratica calcistica e il conseguente impatto sui conti nazionali: l’analisi, nello specifico, ha definito il rilevante impatto socio-economico del calcio italiano, che risulta pari nel 2018-2019 a 3,1 miliardi di euro, dato che considera l’indotto economico, nonché quello sociale e sanitario.

L’obiettivo del documento è quello di rappresentare i diversi elementi che caratterizzano il modello di gestione della FIGC, a partire ovviamente dai capitali in input, ovvero dalle risorse utilizzate dalla Federcalcio per impostare tutti i programmi strategici indirizzati alla crescita del sistema. A cominciare dal Capitale Economico (ovvero dal Bilancio di Esercizio della FIGC), con un valore della produzione pari nel 2019 a 174 milioni di euro e un risultato netto positivo per 1,8 milioni. La FIGC negli ultimi 15 anni è stata sempre in grado di produrre un utile, per un valore economico complessivamente creato pari a 48,7 milioni di euro.

Di grande rilevanza anche il Capitale Produttivo e Naturale, che rappresenta il modello di gestione dei principali asset infrastrutturali della FIGC, tra cui assume particolare importanza il Centro Tecnico Federale di Coverciano, su cui la FIGC ha investito complessivamente 8,4 milioni di euro nel quadriennio 2016-2019 per la messa in sicurezza, l’ammodernamento e la crescita del livello dei servizi. Nel corso del 2019, la Federazione ha inoltre investito nel percorso della futura realizzazione di una nuova accademia federale presso il Salaria Sport Village di Roma e ha valorizzato il look and feel della sede di Via Allegri.

Oltre ai capitali in input, al fine di sviluppare la struttura portante del Bilancio Integrato, sono state anche analizzate le forme di valore che la Federazione è, per suo Statuto e per sua scelta, orientata a creare, nonché i diversi programmi strategici impostati dalla FIGC nel corso del 2019. A cominciare ovviamente dall’attività delle 19 Rappresentative Nazionali, con 262 partite disputate, oltre 600 calciatori e calciatrici convocati nel corso dell’anno, un investimento complessivo da parte della FIGC pari a circa 36 milioni di euro e un’esposizione mediatica pari a 1,4 miliardi di telespettatori a livello mondiale e 123 milioni in Italia (+45% rispetto al 2018). Nel 2019 è stata anche raggiunta una significativa crescita del livello dei risultati sportivi: dai quarti di finale ai Mondiali femminili alle finali dei mondiali di Beach Soccer e dei Campionati Europei maschili Under 17 fino al record di 10 vittorie su 10 ottenuto dalla Nazionale di Mancini nel percorso di qualificazione a UEFA EURO 2020, un cammino virtuoso proseguito nel 2020 e culminato nella qualificazione alla Final Four della UEFA Nations League. Dal 2019 la Federazione annovera 2 nuove Rappresentative Nazionali quali gli Azzurri Legends, che hanno debuttato nell’ottobre 2019 in Germania con una rosa composta da ben 13 Campioni del Mondo, e la Nazionale di eSports Campione d’Europa nel corso del torneo UEFA eEURO 2020. Grandi risultati frutto anche del processo di riorganizzazione del Club Italia.

La maglia azzurra come principale asset strategico, ma non l’unico: perché parlare di FIGC e sviluppo del calcio italiano vuol dire analizzare anche molto altro, come ad esempio la crescita del calcio giovanile. La Federcalcio intercetta lo sviluppo e la crescita di quasi 840.000 giovani ragazzi e ragazze, con un importante impegno anche da un punto di vista educativo: in seguito all’accordo tra il Settore Giovanile e Scolastico e il MIUR e al lancio del progetto “Valori in Rete” è stato impostato un programma di attività nelle scuole che ha coinvolto nel 2019 quasi 200.000 studenti e quasi 6.000 istituti scolastici, numeri che pongono la FIGC tra le primarie organizzazioni del Paese per quanto concerne il coinvolgimento dei giovani in ambito scolastico.

Il Bilancio Integrato analizza anche lo sviluppo del calcio femminile, ovvero lo sport che sta crescendo di più al mondo e che finalmente anche in Italia sta trovando un concreto sviluppo delle sue potenzialità: solo negli ultimi 10 anni le tesserate per la FIGC sono cresciute del 46,6%, passando da quasi 19.000 nel 2008-2009 ad oltre 27.600 nel 2018-2019. Uno sviluppo che è stato maggiormente aiutato dall’assunzione da parte della FIGC della titolarità dell’organizzazione delle competizioni di vertice (Serie A, Serie B, Primavera, Coppa Italia e Supercoppa) a partire dalla stagione 2018-2019. Un percorso di crescita che ha portato ad un conseguente incremento dell’interesse generato: nel 2019 il 22% degli italiani over 18 si è dichiarato interessato alla Serie A femminile (il doppio rispetto al 2016, risultando la competizione con maggior crescita di interesse nel periodo di riferimento), mentre la partita di Serie A femminile Juventus-Fiorentina di marzo 2019 ha sfiorato i 40.000 spettatori allo stadio, demolendo il precedente record di 14.000. Numeri rafforzati anche dall’exploit delle Azzurre ai Mondiali disputati in Francia, seguite da 24,4 milioni di telespettatori in Italia e oltre 100 in tutto il mondo, insieme a quasi 193.000 nuovi fan sui social media FIGC dedicati alla Nazionale femminile.

A partire dal 2019, la FIGC ha introdotto la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva per persone con disabilità cognitivo-relazionali e patologie psichiatriche. Il 2019 ha rappresentato un anno di svolta anche per quanto riguarda lo sviluppo della strategia commerciale della Federazione: è stato avviato un processo di internalizzazione delle funzioni precedentemente delegate ad un advisor esterno che ha portato ad un aumento del 30% del valore delle partnership per il quadriennio 2019-2022 rispetto al precedente. Da segnalare inoltre il successo della terza maglia “Renaissance” che è stato l’articolo più venduto nel 2019 del merchandising FIGC-PUMA.

Notevole l’impatto socio-economico e sportivo dei Grandi Eventi organizzati in Italia negli ultimi 10 anni, dalle 3 finali di UEFA Champions League (2 maschili e una femminile) alla finale di UEFA Europa League, che ci preparano ad ospitare 4 gare (inclusa la cerimonia di apertura) di EURO 2020 allo Stadio Olimpico di Roma e la Final Four della UEFA Nations League a Milano e Torino. Il 2019 si è caratterizzato anche per l’organizzazione del 43° Congresso UEFA a Roma e per il successo degli Europei Under 21 (con 30 milioni investiti nell’organizzazione del torneo, di cui 17 destinati all’ammodernamento delle infrastrutture). Un evento che ha registrato un grande successo in termini di partecipazione: più di 250.000 spettatori negli stadi delle sei sedi ospitanti (con una media per partita di circa 12.000, record nelle ultime 5 edizioni).

Il documento riassume inoltre tutti gli altri programmi strategici per quanto riguarda il fan engagement (nel 2019 la FIGC ha creato in partnership con TIMVISION il primo “canale” TV della Federazione).

Il Bilancio Integrato ha acquisito nel corso degli anni sempre maggior considerazione fra gli stakeholder del settore, permettendo alla FIGC di valorizzare il proprio livello di trasparenza anche nel contesto internazionale. La Federcalcio infatti ha l’onore e il privilegio di rappresentare, sotto questo profilo, una delle best practice a livello mondiale nel settore delle Federazioni e delle organizzazioni sportive. Un attestato confermato anche dai principali istituti di ricerca a livello europeo e mondiale, tra cui Transparency International e lo stesso IIRC, ovvero l’ente internazionale che ha sviluppato il framework di rendicontazione integrata. Il Bilancio Integrato 2018 ha inoltre ricevuto una menzione nell’ambito della 55a edizione dell’Oscar di Bilancio, il premio organizzato da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) che rappresenta il principale concorso sulla qualità della rendicontazione d’impresa e della cura dei rapporti con gli stakeholder.

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