Pubblicata la Relazione di attività 2019: un percorso innovativo per ridisegnare il calcio italiano
Il modello di governance federale, dalla valorizzazione delle Nazionali giovanili allo sviluppo del calcio femminile fino alle modifiche dell’impianto normativo e all’impegno nel socialelunedì 27 luglio 2020
La FIGC ha pubblicato sul proprio sito la Relazione di attività 2019, processo di reporting annuale nato nel 2015 e sviluppato attraverso la redazione di specifici Rapporti di attività da parte delle diverse ‘aree di funzione’ della Federazione. Il documento si inserisce in un più generale programma orientato al raggiungimento dell’obiettivo di good governance, al fine di costruire un dialogo interno costante tra aree e funzioni. Le aree federali trasmettono trimestralmente un rapporto di sintesi delle attività svolte, che vengono riepilogate in questo documento finale. Il Management Report costituisce quindi uno strumento di verifica, monitoraggio e allineamento dei risultati gestionali e amministrativi rispetto agli indirizzi politici dettati dagli organi federali e dalle strategie aziendali.
Sul tema della visibilità operativa, la FIGC rende disponibili tutti i principali documenti di riferimento relativi al proprio sistema attraverso altre pubblicazioni redatte, anche in lingua inglese, e inserite sul proprio sito internet all’interno della sezione “Federazione Trasparente”, raggiungibile al seguente link: https://www.figc.it/it/federazione/federazione-trasparente.
Vengono in particolare pubblicati il Bilancio Sociale e quello Integrato, il budget federale e il bilancio di esercizio, insieme al ReportCalcio, al Conto Economico del Calcio Italiano e a numerosi altri documenti che riassumono le peculiarità e gli aspetti salienti del modello di gestione adottato dalla Federazione e della strategia federale.
Dopo un anno contraddistinto da diversi e profondi cambi di governance, il 2019 ha rappresentato una stagione di governo contrassegnata dalla stabilità politica e dall’impulso riformatore. L’azione politica impressa dal presidente Gabriele Gravina e la larghissima condivisione riscontrata in seno al Consiglio federale hanno consentito alla FIGC di riacquisire prestigio e centralità, sia all’interno del mondo sportivo sia in quello istituzionale.
Il modello a cui si è ispirato il nuovo governo federale, eletto nell’Assemblea del 22 ottobre 2018, ha interessato diverse dimensioni (sportiva, economica, valoriale e sociale) con l’obiettivo di ridare credibilità al Sistema Calcio, a partire da un processo di coinvolgimento che non aveva riferimenti in passato. Il principio, dopo quasi un anno di commissariamento, è stato quello di tornare a condividere con tutte le componenti federali, più alcuni stakeholder, un percorso innovativo in grado di ridisegnare, nel breve e medio periodo,l’intero calcio italiano. Su proposta del presidente Gravina, infatti, sono stati istituiti 6 tavoli di lavoro che hanno studiato, discusso e suggerito altrettante e articolate proposte di rinnovamento sui seguenti temi: giustizia sportiva, impiantistica, marketing, Club Italia, governance e riforma dei campionati. Suggerimenti che hanno animato il dibattito in seno al Consiglio federale, tornato ad essere il motore propulsivo dell’azione della FIGC.
Nello specifico, il quadro iniziale in cui si è agito ha interessato, sotto il profilo sportivo, un’ottimizzazione dell’attività delle Nazionali, con una intensa e progressiva valorizzazione delle Rappresentative giovanili parallelamente alla definizione di un nuovo profilo regolamentare che supportasse tale azione, nonché l’istituzione della Nazionale delle Leggende Azzurre all’interno del Club Italia. In ambito economico, è stata sviluppata un’iniziativa forte per arrestare la cronicizzazione dello squilibrio economico e finanziario del sistema del calcio professionistico, imponendo correttivi normativi idonei a salvaguardare la competizione sportiva e le società sane. Considerando l’aspetto sociale, è stato apportato uno sforzo ancora maggiore per amplificare il ruolo del calcio e della FIGC sulla capacità di incidere positivamente sulla qualità della vita dei cittadini attraverso progetti di responsabilità sociale ad hoc e di educazione nelle scuole. In campo valoriale, è stata supportata la promozione di programmi e iniziative per favorire un cambio di mentalità culturale nel mondo del calcio ispirato non solo al risultato sportivo, seppur importante, ma ad una complessità di valori in grado di generare sviluppo.
Attraverso un serrato cronoprogramma, in un anno la FIGC ha apportato sostanziali modifiche all’impianto normativo, valorizzato l’organizzazione delle Squadre Nazionali, potenziato l’attività giovanile, impresso maggior impulso allo sviluppo del calcio femminile, supportato i tecnici e gli ufficiali di gara, organizzato in Italia grandi eventi internazionali (il Congresso Elettivo della UEFA e il FIFA Executive Summit in febbraio, i Campionati Europei Under 21 a giugno), aumentato l’impegno nel campo sociale, investito nel patrimonio culturale del calcio italiano e investito nell’impiantistica sportiva, sviluppato nuove e autonome strategie commerciali e di marketing, attraverso un coinvolgimento innovativo di tifosi ed appassionati, efficientato la struttura organizzativa interna e riqualificato il personale. Nell'ottobre 2019 la FIGC è diventata la prima federazione sportiva al mondo ad aver istituito al proprio interno una Divisione per il Calcio Paralimpico e Sperimentale, avviando così un percorso che rappresenta un cambiamento culturale e sociale.
Particolare attenzione è stata riservata alle regole per l’iscrizione ai campionati, il cui nuovo impianto ha consentito, attraverso una triangolazione decisiva con la modifica delle NOIF, di dare avvio a tutti i campionati professionistici della stagione 2019-2020 senza ritardi né penalizzazioni.
La stessa importanza, per il ruolo cruciale che ricopre a garanzia del sistema, ha avuto la riforma della Giustizia domestica (con la rivisitazione complessiva della Corte Federale di Appello) e la riscrittura del Codice di Giustizia Sportiva, che ha introdotto una rivoluzionaria attenuazione della responsabilità oggettiva in presenza di comportamenti virtuosi da parte delle società, ma soprattutto la certezza dei tempi e la celerità dei procedimenti, anche grazie alla perentorietà dei termini.
La FIGC è intervenuta con tempestività e determinazione anche per contrastare la violenza e la discriminazione sia razziale che territoriale negli stadi. La nuova procedura di sospensione delle gare in caso di cori discriminatori ha addirittura accorciato di un passaggio la disciplina in vigore a livello internazionale, cosi come sono state inasprite le sanzioni per i casi di violenza contro i direttori di gara. Il continuo e proficuo confronto istituzionale, infine, ha contraddistinto l’intero 2019 e ha gettato le basi per l’auspicata riforma dello sport (in approvazione nel 2020), al cui interno il calcio occupa un ruolo essenziale per dimensione, partecipazione e ricadute socio-economiche.
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