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Presentato il Codice di Giustizia Sportiva FIGC. Gravina: “Un pilastro fondamentale del nostro mondo”

Il volume, curato dall’avvocato Giancarlo Viglione, integra per la prima volta il codice della FIGC con le norme del CONI e la normativa statale

lunedì 5 dicembre 2022

Presentato il Codice di Giustizia Sportiva FIGC. Gravina: “Un pilastro fondamentale del nostro mondo”

Alla presenza di alcune delle più alte cariche istituzionali del mondo politico e sportivo, dal ministro dello Sport Andrea Abodi al vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto fino ai presidenti di CONI e FIGC, Giovanni Malagò e Gabriele Gravina, questa mattina presso il Salone d’Onore del CONI a Roma è stato presentato il ‘Codice di Giustizia Sportiva FIGC’. Si tratta del primo e unico Codice che racchiude tutto il corpo normativo in materia, integrando la normativa della FIGC e quella del CONI.

Il volume, curato dall’avvocato Giancarlo Viglione ed edito da Giuffrè Francis Lefebvre, affronta in maniera chiara ed esaustiva tutte le tematiche ordinamentali, organizzative, sanzionatorie e processuali della giustizia sportiva: nel Codice sono contenute le norme di rango statale, lo Statuto, i regolamenti e le norme di principio del CONI, le Norme Organizzative Interne FIGC, gli Statuti delle Leghe professionistiche e della Lega Nazionale Dilettanti.

"Stiamo cercando di produrre e proporre norme di concerto con il ministero della Giustizia – ha dichiarato il ministro Abodi - per cercare di tenere conto delle specificità del sistema sportivo, che ha bisogno non soltanto di far bene, ma anche di tempestività. Altrimenti rischiamo una giustizia che non è più giusta. Serve uno sforzo nuovo per porre rimedio a delle asimmetrie che riguardano non solo il sistema sportivo, ma il sistema della giustizia nel nostro Paese".

Nei loro interventi anche Malagò e Gravina hanno sottolineato l’importanza di velocizzare l’iter della Giustizia Sportiva: “Altrimenti – ha spiegato Malagò – c’è il rischio che sia sempre perdente, anche quando emette sentenze perfette. I vari mondi della giustizia devono dialogare, rispettando le autonomie si deve comunque cercare una condivisione''.

"La giustizia sportiva – ha aggiunto Gravina - è un caposaldo dell'ordinamento sportivo e un pilastro fondamentale di equilibrio nel nostro mondo. Tenuto conto della sua centralità, l’indipendenza, l’autorevolezza e l’efficienza della Giustizia Sportiva sono i temi più importanti su cui bisogna lavorare affinché non sia inficiato il processo di rinnovamento che, ad esempio noi in FIGC, abbiamo avviato da tempo, consentendo alla nostra Giustizia di migliorare la limpidezza del processo di selezione, di acquisire in autorevolezza e di aumentare la certezza del procedimento. Alcune criticità riguardano i cinque gradi di giudizio, sinceramente mi sembrano troppi. Soprattutto se andiamo a calare questa riflessione nelle varie situazioni. Penso al caso Chievo: in due anni addirittura 27 giudizi. È una follia ingolfare e intasare gli organi ordinari per queste situazioni. Per questo sarebbe opportuno, e lo abbiamo chiesto all’attuale Governo, che si possa, almeno nei giudizi per l’iscrizione al campionato, operare in un quadro di maggiore certezza e snellezza delle procedure, arrivando a concludere i giudizi nel merito prima dell’inizio dei campionati”.

All'interno del Codice si ricostruisce l'evoluzione delle principali norme dell'ordinamento giuridico sportivo in generale e della giustizia sportiva federale, dando conto delle più recenti e rilevanti novità del settore. Si parte dal più ampio tema della commercializzazione dei diritti audiovisivi sul mercato internazionale fino agli interventi più specifici relativi al nuovo Regolamento degli Agenti sportivi FIGC, ma si ritrovano anche le rilevanti modifiche delle Norme Organizzative Interne della FIGC, del professionismo sportivo nel calcio femminile con riferimento al Campionato di Serie A. Il Codice si contestualizza infatti in un momento storico in cui lo sport, e quindi nello specifico anche il settore calcistico, sta assumendo una valenza centrale nell'architettura costituzionale e una funzione di promozione della persona, rintracciabile ad esempio nell'attenzione alla parità di genere. Prova ne è il disegno di legge costituzionale - di cui si dà conto nel Codice - già approvato in sede di prima deliberazione dal Parlamento e volto all'inserimento nella Carta fondamentale del riconoscimento del ‘valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme’.

"Quest'opera – ha sottolineato l’avvocato Viglione - nasce dalla volontà di integrare, per la prima volta, il codice della FIGC con le norme del CONI e con la normativa statale, fornendo uno strumento unico nel suo genere agli operatori e agli studiosi del diritto sportivo. Con questa pubblicazione viene promosso un codice di settore alla stregua dei codici statali".

"Si tratta di una pubblicazione assolutamente innovativa nel concetto, direi istituzionale, attraverso la quale proviamo a stimolare un ulteriore confronto del codice con l'ordinamento statale – ha aggiunto Antonio Delfino, direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Giuffré Francis Lefebvre - Nella speranza, peraltro, di accelerare il processo di riconoscimento del valore dell'attività sportiva in Costituzione. Manca solo una lettura in Parlamento, si può fare".