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Al presidente della FIGC Gabriele Gravina, in occasione della giornata inaugurale di Ecomondo 2025 – evento annuale leader nei settori della green and circular economy, nonché punto di incontro tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, mondo della ricerca e delle istituzioni – è stato consegnato uno dei tre prestigiosi riconoscimenti nell’ambito della 3ª Edizione del Premio ‘Lo Sport per la Vita - la Vita per l’Ambiente’ di Cisambiente Confindustria consegnatogli direttamente da Silvano Martinotti, Presidente di ‘Sport e Ambiente’ dell’Associazione.
Con Gravina sono stati premiati anche Mons. Nicolò Anselmi (Vescovo di Rimini) e Cesare Bagnari (AD Ciclat Trasporti Ambiente e Vice Presidente Cisambiente Confindustria). Vanni Gava (Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) riceverà il riconoscimento il 6 novembre 2025.


“Sono orgoglioso di questo riconoscimento - le parole di Gravina - perché valorizza l’approccio ‘sostenibile’, nella sua accezione più ampia, del mio vivere civile. Nella vita da imprenditore, così come in quella da dirigente sportivo, ho sempre rispettato e provato a promuovere il contesto sociale in cui agisco, l’ambiente circostante, quindi la Comunità nel suo complesso. Su queste basi è nato il progetto di successo di Castel di Sangro, che poi si è esteso all’intero comprensorio dell’Alto Sangro, di realizzare in quell’area un vero e proprio gioiello per il turismo sportivo nazionale. E, sempre ispirandomi a questo approccio, ho promosso in FIGC l’adozione della Strategia di Sostenibilità Sociale e Ambientale 2030, tracciando progettualità concrete e misurabili anno dopo anno per rendere il calcio italiano sempre più inclusivo e rispettoso dei territori in cui insiste la sua vasta attività”.
Questa la motivazione integrale del premio a Gabriele Gravina:
“Nel corso della sua vita ha dimostrato profondità di pensiero e bellezza dell’anima. Ha svolto una grande azione sociale a vantaggio del proprio territorio portando il Castel di Sangro da squadra dilettantistica sino alla Serie B, compiendo un’opera di sostenibilità della comunità tutta. Ha presieduto, anche nei momenti più difficili, la FIGC attraverso gesti e azioni di ampia responsabilità soggettiva e oggettiva. Ha difeso la dignità dello sport, ritenendolo al di sopra di ogni altra questione, perché unisce e non divide. Grazie al grande cuore di Gabriele Gravina”.

