Il programma UEFA HatTrick VI approda a Coverciano: formazione antidoping per le Azzurrine dell’Under 19
L'undicesimo incontro stagionale ha avuto come protagoniste le ragazze di Nicola Matteucci. Prossimo appuntamento il 28 novembre con l'Under 20 dell'Atalantalunedì 18 novembre 2024
Il programma UEFA HatTrick VI conferma il suo impegno per lo sviluppo del calcio europeo attraverso iniziative strategiche che promuovono integrità, etica e fair play. Tra le priorità del programma, nato nel 2004 e articolato in cicli quadriennali, spicca la formazione antidoping, strumento essenziale per sensibilizzare le nuove generazioni di calciatori e calciatrici sui rischi legati all’uso di sostanze proibite e sulla necessità di tutelare la salute e la correttezza delle competizioni.
In questo contesto, si è svolto oggi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano l’undicesimo incontro stagionale dedicato alla formazione antidoping. L’evento, organizzato durante il raduno della Nazionale Under 19 Femminile, ha coinvolto le calciatrici e il loro staff tecnico e medico in una sessione di sensibilizzazione mirata a fornire strumenti utili per prevenire comportamenti a rischio, compresa l’assunzione involontaria di sostanze vietate.
Durante l’incontro, Francesca Sordini (Commissione Federale Antidoping) e Chiara Vari (NADO Italia) hanno affrontato temi cruciali, quali:
- I rischi per la salute derivanti dall’uso di sostanze proibite;
- Le conseguenze disciplinari previste dai regolamenti;
- Le procedure di test antidoping;
- La lista delle sostanze vietate;
- L’importanza di adottare uno stile di vita sano e conforme alle normative internazionali.
L’iniziativa, inserita nel programma UEFA HatTrick VI, rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di educazione e prevenzione antidoping, con l’obiettivo di promuovere una cultura sportiva che valorizzi trasparenza e responsabilità.
Il prossimo incontro è previsto per giovedì 28 novembre e avrà come protagonisti i ragazzi dell'Atalanta Under 20, a testimonianza della volontà della FIGC e della UEFA di diffondere capillarmente i valori dello sport pulito.