Il calcio oltre la guerra: a Coverciano 40 giovani calciatrici e calciatori ucraini. Gravina: “Orgogliosi di questa iniziativa"
Presenti al CTF anche 10 allenatrici e allenatori provenienti dalle zone più colpite dal conflitto. Il progetto è stato realizzato grazie al ‘cooperation agreement’ firmato a febbraio da FIGC e federcalcio ucrainasabato 13 luglio 2024
Le bandiere ucraine sventolano sull’auditorium di Coverciano, uno dei simboli del Centro Tecnico Federale. Il giallo e il blu si mischiano con il bianco, il rosso e il verde, in una fusione di colori che emana sincera amicizia e cooperazione. Dallo scorso 5 luglio - e fino a lunedì prossimo, 15 luglio - quaranta giovani calciatori e calciatrici ucraini classe 2010, 2011 e 2012, accompagnati da dieci allenatori e allenatrici, oltre a un rappresentante della federcalcio ucraina, hanno avuto la possibilità di ‘evadere’ per qualche giorno dagli orrori della guerra, allenandosi nel cuore del calcio italiano.
Grazie al ‘cooperation agreement’ firmato lo scorso febbraio dai presidenti della FIGC e della federcalcio ucraina, Gabriele Gravina e Andrii Shevchenko, è stato possibile mettere in pratica questa iniziativa che ha coinvolto ragazzi e ragazze tesserati per la federazione ucraina provenienti dalle aree più colpite dal conflitto in corso, quali Kharkiv, Dnipro, Zaporizhzhia e Mykolaiv, con l’obiettivo di superare le difficoltà incontrate nello svolgimento di attività formative e sportive nel territorio ucraino.
"Siamo orgogliosi - ha dichiarato il presidente federale, Gabriele Gravina - del messaggio di cui è simbolo Coverciano in questi giorni e siamo onorati che la FIGC sia stata la prima realtà europea a ospitare bambine e bambini ucraini in virtù di una bellissima progettualità ideata da un amico dell’Italia come Andrii Shevchenko. Il calcio rappresenta un veicolo straordinario di pace e di amicizia, crediamo fortemente nelle iniziative di cooperazione e, come abbiamo fatto in passato sin dall’inizio del conflitto, continueremo a sostenere gli amici ucraini”.
Oltre alle attività sul campo per i giovani atleti guidate dai tecnici nazionali e regionali del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, i tecnici ucraini hanno potuto seguire in questi giorni dei workshop formativi coordinati dalla struttura centrale dell’SGS con il supporto del Settore Tecnico. Tra gli argomenti trattati: l'organizzazione e i progetti di sviluppo per il calcio giovanile, i principi e la metodologia di allenamento, la valorizzazione territoriale e i percorsi di crescita dei singoli calciatori.
Questa mattina infine la consegna degli attestati di partecipazione a giocatori e giocatrici, allenatori e allenatrici: un piccolo ricordo, sperando che in futuro, osservando quei fogli, vengano in mente questi giorni di breve spensieratezza in un periodo tanto difficile, in cui il calcio e lo sport possono rappresentare un barlume di speranza.