Gravina e Vialli in visita al CORE di Reggio Emilia. Azzurri in campo per la ricerca contro i tumori
Il presidente federale e il capo delegazione della Nazionale hanno visitato il Centro Oncologico ed Ematologico. In mattinata la cerimonia di intitolazione a Giorgio Squinzi della via d’accesso al centro sportivo del Sassuolodomenica 15 novembre 2020
Gli Azzurri scendono in campo a sostegno della ricerca contro il cancro e qualche ora prima del fischio d’inizio della partita Italia-Polonia, durante la quale verrà promossa la campagna AIRC ‘I Giorni della Ricerca 2020’, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il capo delegazione della Nazionale italiana Gianluca Vialli si sono recati in visita al Centro Oncologico ed Ematologico di Reggio Emilia.
Gravina e Vialli hanno raccolto l’invito del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dell’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna Raffele Donini e del sindaco Luca Vecchi, visitando la struttura e sottolineando l’importanza di presidi di eccellenza come il CORE, che hanno mantenuto altissima la qualità della diagnosi e della cura dei tumori nonostante le difficoltà generali causate dal Covid-19.
La visita a questo polo specialistico, che durante gli ultimi mesi ha addirittura aumentato l’attività rispetto al primo semestre dell’anno scorso, ha ribadito l’impegno della Nazionale italiana verso medici, operatori sanitari e ricercatori che lavorano con dedizione e professionalità in tutti i settori della medicina. La FIGC, infatti, nel periodo difficile che l’Italia sta vivendo intende valorizzare ancora di più l’importanza e la notorietà del calcio nella nostra società, facendosi parte attiva con diverse iniziative di responsabilità sociale.
Dopo Bergamo, dove in occasione della gara contro i Paesi Bassi sono state portate avanti diverse iniziative in favore degli ospedali Giovanni XXIII e Humanitas, è stata la volta di Reggio Emilia, perché il filo azzurro della solidarietà non si spezza, anzi si rafforza. Oltre a Gravina, Vialli, Donini e Vecchi hanno preso parte alla visita Cristina Marchesi, direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia, Annibale Versari, direttore del Dipartimento oncologico dell’Ospedale, e Alessia Ciarrocchi, responsabile del laboratorio di ricerca dell’Irccs di Reggio Emilia e ricercatrice Airc.
"Il calcio ha sviluppato un grande senso di responsabilità verso il sociale - afferma Gravina - e la FIGC sta guidando questo percorso, promuovendo iniziative proprie e supportandone altre. Vogliamo andare incontro alle esigenze e alle priorità del nostro Paese, questa è un’altra testimonianza, un supporto forte a chi è impegnato in prima linea nella sanità, a chi soffre e a chi fa ricerca. La presenza del capo delegazione azzurro Gianluca Vialli, che ringrazio, sta a significare che ci sono tanti modi di essere Nazionale e fare squadra, sicuramente uno di questi è essere presenti qui oggi, incontrando medici e ricercatori, inviando messaggi di speranza e di condivisione".
"Il Core è una delle grandi eccellenze sanitarie dell’Emilia-Romagna, una struttura dove i tumori si curano non solo facendo ricerca, ma anche mettendo il paziente come persona al centro di un percorso, e il personale del Core, anche durante questa terribile pandemia, non ha mai smesso di fare il proprio lavoro al meglio delle proprie capacità e oltre- spiega Donini-. Ecco perché in questi giorni difficili, in cui abbiamo assistito anche a episodi inqualificabili contro medici e operatori sanitari, è importante la presenza qui di una delegazione degli Azzurri, la squadra di calcio intorno a cui tutti siamo abituati a stringerci senza distinzioni: grazie per tenere alta l’attenzione su chi si impegna ogni giorno in prima linea per la salute di tutti".
"L’arrivo della Nazionale è comunque un grande momento di festa, lo è ancora di più in una Regione come l’Emilia-Romagna che tanto sta investendo sullo sport, anche come strumento di coesione e diffusione di valori che guardano al fare comunità- sottolinea Manghi -. E se tanti professionisti possono dedicarsi alla lotta al Covid, è anche grazie al gioco di squadra dei loro colleghi, che continuano a impegnarsi negli altri reparti per garantire la tenuta del nostro sistema sanitario: anche a nome del presidente Stefano Bonaccini, voglio ringraziare loro e, insieme a loro, Gravina e Vialli in rappresentanza della Nazionale per aver scelto chi si occupa ogni giorno della salute delle persone, anche nei momenti più difficili".
Nel corso della mattinata, conclusa la rifinitura della Nazionale al Mapei Training Center, il presidente Gravina e una delegazione degli Azzurri formata dal capo delegazione Gianluca Vialli, dal team manager Gabriele Oriali, dal capitano Bonucci, da Berardi, Locatelli, Ferrari e Acerbi hanno preso parte alla cerimonia di intitolazione al compianto Giorgio Squinzi della via d’accesso al centro sportivo del Sassuolo.
"Oggi è un giorno speciale per me - ha dichiarato Gravina, prima di recarsi sul campo in erba artificiale intitolato alla dottoressa Adriana Spazzoli - che mi porta ad identificare questo centro all’avanguardia con l’immagine di Giorgio Squinzi, che ho avuto l'onore e il piacere di conoscere. Oggi è un'immagine straordinaria sotto il profilo della capacità di saper trasmettere quel modello di vita, progettuale e di gestione, un modello accompagnato da un’altissima sensibilità. Il calcio e lo sport italiano devono dire grazie a Squinzi e alla sua famiglia per quello che hanno fatto e per quello che continueranno a fare".
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Gravina e Vialli in visita al CORE di Reggio Emilia
15 novembre 2020
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