Gravina: "Basta violenza contro gli arbitri". Sanzioni raddoppiate e penalizzazioni in classifica per i club con dirigenti colpevoli
Approvate le norme per conciliare gli effetti dell’impatto potenziale del ‘Codice di Crisi di Impresa’ con le norme federali a tutela del valore della competizione sportiva. Serie A Femminile: si va verso l’istituzione di una Divisione Professionistica autonoma nell’ambito della FIGCmercoledì 19 aprile 2023
L'approvazione delle modifiche al Codice di Giustizia in caso di condotte violente nei confronti dei direttori di gara, l'approvazione delle norme per conciliare gli effetti dell'impatto potenziale del 'Codice di Crisi di Impresa' con le norme federali a tutela del valore della competizione sportiva, l'istituzione di una Divisione professionistica autonoma per la Serie A femminile nell'ambito della FIGC, la partecipazione delle cosiddette 'Seconde squadre' ai campionati professionistici. Questi gli argomenti principali affrontati nella riunione odierna del Consiglio Federale.
VIOLENZA SUGLI ARBITRI "Abbiamo raddoppiato tutte le sanzioni edittali, inserendo una novità: nel caso in cui ad aggredire arbitri siano coinvolti dirigenti, sono previsti dei punti di penalizzazione in capo alla società, minimo due punti. Basta violenza sugli arbitri". Queste le parole del presidente federale Gabriele Gravina, a seguito dell'approvazione della normativa che prevede il raddoppio del minimo edittale per chi si macchia di simili e deprecabili comportamenti, equiparando lo sputo a condotta violenta e prevedendo la sanzione minima di due anni di squalifica/inibizione (precedentemente prevista in un anno), mentre per le condotte violente che provocano lesione personale accertata da referto medico il minimo edittale passa da due anni a quattro anni. Aumentate del doppio anche le sanzioni minime previste per le condotte ingiuriose o irriguardose nei confronti degli arbitri. Il presidente si è inoltre congratulato con il nuovo presidente dell’Aia, Carlo Pacifici, eletto durante l'Assemblea di domenica scorsa.
EURO 2032 Il presidente ha poi relazionato i consiglieri dell’avvenuta consegna del dossier per l’organizzazione della fase finale di UEFA EURO 2032, specificando le 10 città individuate, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona, e sottolineando come la città di Palermo continuerà a essere coinvolta nell’iter a supporto della candidatura.
SERIE A FEMMINILE Nell'ambito dello sviluppo dell'ambito professionistico del calcio femminile, il Consiglio ha approvato una delibera per la creazione dal 1° luglio 2023 di un nuovo soggetto “Divisione Professionistica Serie A femminile”, dotato di autonomia gestionale e amministrativa, cui delegare l’organizzazione delle relative competizioni (Serie A femminile; Coppa Italia; Supercoppa italiana; primo livello del Campionato Primavera), la cui sede è confermata presso la sede FIGC. "Costituiamo una divisione professionistica che è l'anticamera di una Lega - ha spiegato Gravina -. Con questa divisione il calcio femminile comincia ad acquisire una vera e propria autonomia".
SECONDE SQUADRE "Sull'introduzione delle seconde squadre in Lega Pro dal prossimo anno - ha proseguito Gravina -, abbiamo ribadito le considerazioni positive di tutto il sistema calcistico al riguardo. Oggi modificare l'assetto così come è previsto dalla Lega Pro non è possibile". Sulla riforma complessiva delle norme attualmente in vigore, ci si dovrà necessariamente aggiornare a valle di una successiva delibera assembleare della Lega Pro che consenta il sovrannumero in Serie C. Di conseguenza, resta valida la normativa attualmente in vigore che prevede l’alternanza nei possibili ripescaggi.
CODICE DI CRISI D'IMPRESA Come anticipato dal presidente Gravina nella riunione del mese di marzo, il Consiglio Federale ha approvato un pacchetto di norme, che incidono sia sulle Noif sia sulle Licenze Nazionali, per conciliare la normativa federale a tutela del valore della competizione sportiva con l’impatto potenziale del Decreto Legislativo n. 14 del 12 gennaio 2019 (cosiddetto “Codice della Crisi d’Impresa”), che consente la continuità aziendale sia forma diretta che in forma indiretta. Ravvisata e ribadita la necessità della Federazione di garantire l’equilibrio economico-finanziario dei Club, nella formulazione delle norme, è stata ribadita la specificità dell’ordinamento sportivo rispetto a quello statale, con indicazioni particolarmente stringenti sia in fase di iscrizione ai campionati che nel prosieguo dell’attività gestionale nel corso della stagione sportiva.
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