Giustizia, assetti societari, seconde squadre: parte la stagione delle riforme
mercoledì 30 gennaio 2013
Parte la stagione delle riforme. Come aveva già annunciato il presidente Giancarlo Abete il 14 gennaio, giorno della sua rielezione alla guida della Figc. Sul tavolo del Consiglio federale, che si è riunito oggi a Roma, una serie di progetti da approvare e che le varie componenti della Federcalcio inizieranno ad affrontare nei prossimi giorni: la giustizia sportiva e la revisione della normativa vigente; la campagna trasferimenti – deposito e riconoscimento dei contratti – e la ricapitalizzazione delle società; la regolamentazione delle multiproprietà, ipotesi di seconde squadre e campionato riserve; il rilancio del calcio femminile; il potenziamento del Settore Tecnico e la riorganizzazione del Centro Tecnico Federale; il progetto di fusione fra la Fondazione Artemio Franchi e la Fondazione del Museo del Calcio, così come richiesto dalla famiglia Franchi, per rilanciare l’attività culturale e di studio del calcio italiano attraverso un unico organismo intitolato al compianto dirigente toscano che fu presidente della UEFA e della FIGC.
Si apre dunque un fronte progettuale importante, al quale si affiancano temi di attualità che vedono impegnata la Federazione, come la lotta al razzismo. Proprio su questo argomento, la Figc ha assunto altre due iniziative a testimonianza dell’impegno contro ogni forma di discriminazione: in occasione dell’amichevole che la Nazionale ha in programma il 21 marzo a Ginevra contro il Brasile sarà organizzata, d’intesa con la Fifa, una manifestazione alla quale ha accettato di intervenire - su invito della FIGC - il calciatore del Milan Boateng che nella mattinata sarà ricevuto nella sede delle Nazioni Unite; la FIGC ospiterà nelle prossime settimane la conferenza stampa di presentazione della 50esima edizione del “Torneo dell’Amicizia Ebraica”. Nei giorni scorsi, inoltre, il Presidente Abete e il Direttore Generale Valentini hanno incontrato il consigliere De Giorgi, responsabile dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) che opera come Dipartimento della Presidenza del Consiglio e che coordina circa 400 Associazioni impegnate su queste tematiche: FIGC e UNAR firmeranno un protocollo d’intesa per promuovere una serie di iniziative in tutta Italia.
Inoltre il Consiglio ha approvato a maggioranza (con il voto contrario delle componenti tecniche) la norma che disciplina la procedura di voto per l’elezione dei vice presidenti all’interno del consiglio stesso, come previsto dal nuovo Statuto federale. Per le due cariche di vice presidenti, i consiglieri potranno esprimere al massimo due preferenze. Dopo la ratifica della norma da parte del CONI, il Consiglio procederà nella prossima seduta all’elezione dei vice presidenti e successivamente a quella del Comitato di Presidenza.
E’ stata anche approvata una modifica integrativa all’art. 6 del Codice di Giustizia sportiva in tema di divieto di scommesse e obbligo di denuncia. Per i soggetti dell’ordinamento federale in ambito dilettantistico “è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o per interposta persona presso i soggetti autorizzati a riceverle, relativamente a gare delle competizioni in cui militano le loro squadre”.
Il presidente Abete ha informato il Consiglio di aver ricevuto il nulla osta del CONI per approvare il budget 2013 al primo Consiglio federale successivo alla costituzione del Comitato di presidenza, organo al quale lo Statuto (art. 25) assegna il compito di esaminare il documento contabile necessario all’approvazione del bilancio di previsione 2013.
In apertura dei lavori, il presidente Abete ha dato il benvenuto ai neo eletti in seno al Consiglio Federale - i consiglieri Pulvirenti, Perrotta, Perdomi, Burelli, Caridi e Colonna – e ha riassunto l’attività svolta dalla FIGC nelle ultime settimane: tra gli argomenti principali, il prossimo impegno della Nazionale maggiore nella gara amichevole contro l’Olanda, che si terrà il 6 febbraio ad Amsterdam, e quelli delle Nazionali Under 21, 20 e 19 impegnate nella stessa data in Puglia contro le rappresentative di pari categoria della Germania; le iniziative nei settori della sicurezza; la lotta al razzismo e il contrasto al fenomeno delle scommesse illecite, argomento quest’ultimo sviluppato nell’Assemblea europea organizzata a Roma dall’Interpol e dal Ministero degli Interni.
Al termine del Consiglio, nel corso dell’incontro con la stampa, Abete ha difeso la classe arbitrale al centro delle critiche dopo alcuni arbitraggi contestati: “La linea di principio che va seguita – ha dichiarato - è quella del rispetto dei ruoli e delle professionalità di chi arbitra, tenendo conto che quelli italiani sono arbitri di qualità. Si devono valutare i singoli episodi, si possono esprimere delle critiche legittime, però questo non deve portare a una delegittimazione. I toni usati – ha proseguito Abete - sono eccessivi, serve una comunicazione diversa da parte di tutti quelli che fanno parte del mondo del calcio, sia esso un dirigente, un grande tecnico, un amministratore delegato, un presidente di società o un grande giocatore. Dobbiamo cercare di dare il buon esempio. Ora riprendono le competizioni internazionali e nessuno in Europa ci farà sconti sul versante dei comportamenti e del rispetto, che è un principio cardine della Uefa”.