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Gasperini riceve il Premio Bearzot: “Raggiungere un traguardo non è solo alzare un trofeo, ma superare i propri limiti”

Il tecnico dell’Atalanta è il vincitore della 14ª edizione del premio, organizzato dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC. Consegnati al Salone d’Onore del CONI anche il Premio Stefano Farina all’arbitro Andrea Colombo e quello giornalistico in memoria di Gian Paolo Ormezzano a Elisa Chiari

lunedì 24 marzo 2025

Gasperini riceve il Premio Bearzot: “Raggiungere un traguardo non è solo alzare un trofeo, ma superare i propri limiti”

“Bearzot era un uomo di grandissimo valore e nell’82 c’è stata un’esplosione in strada di un Paese intero per quella vittoria mondiale”. Ricevendo questa mattina nel Salone d’Onore del CONI il premio intitolato all’ex Ct della Nazionale - organizzato dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC e giunto alla 14ª edizione - Gian Piero Gasperini ha voluto ricordare così il ‘Vecio’ Bearzot. “Era un uomo di grande onesta – ha sottolineato il tecnico dell’Atalanta - una qualità della quale non si può fare a meno in questo mondo e in generale nella vita. È l’insegnamento più grande che ci ha lasciato”. Lo scorso 12 febbraio la giuria del premio, presieduta dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, aveva individuato in Gasperini il degno successore di Simone Inzaghi, vincitore della passata edizione. Un riconoscimento per la stagione da sogno dell’Atalanta, culminata con la conquista dell’Europa League, e per la vocazione didattica e il senso del gruppo del tecnico della Dea, che nel corso della sua lunga carriera ha saputo lanciare decine di giovani talenti.

“Sognavo di arrivare ai massimi traguardi - ha aggiunto - e sembrava che non arrivassero mai, ma per me raggiungere un traguardo non è solo alzare un trofeo, ma è superare i propri limiti”. Oltre al premio, Gasperini ha ricevuto dalle mani del presidente del CONI Giovanni Malagò e del presidente dell’Us Acli Damiano Lembo un assegno da 5mila euro che devolverà in beneficenza all’Asd ‘Accademia dello Sport per la Solidarietà’ di Bergamo.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati altri due riconoscimenti, quello intitolato all’arbitro scomparso Stefano Farina e assegnato dall’AIA ad Andrea Colombo della sezione di Como, e quello giornalistico, inserito per la prima volta in questa edizione e dedicato alla memoria di Gian Paolo Ormezzano. A vincerlo è stata Elisa Chiari di Famiglia Cristiana.

“È un piacere essere qui e ricevere questo prestigioso premio dedicato alla memoria di un grande uomo e arbitro - le parole di Colombo, premiato dal presidente dell’AIA Antonio Zappi -. In Italia siamo molto fortunati perché abbiamo una tradizione arbitrale fortissima. Quando cammino a Coverciano ci sono le foto dei grandi arbitri italiani e c’è l’imbarazzo della scelta. Io sto provando a prendere le qualità migliori da ognuno di loro”. Elisa Chiari è stata premiata dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, e dall’amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris: “Mi sono avvicinata al giornalismo grazie a lui quando ero piccola – ha raccontato - poi ci siamo ritrovati quando Famiglia Cristiana mi ha messo in squadra. Gian Paolo era il nostro editorialista sportivo, chiamava di buon mattina e cercava un interlocutore per parlare e tra questi c’ero anche io”.