FIGC e ICS aggiornano la convenzione per la riqualificazione degli stadi italiani
mercoledì 30 novembre 2016
Con l’obiettivo di massimizzare le potenzialità e i benefici della Convenzione triennale stipulata nel gennaio 2016 e presentata lo scorso marzo in Consiglio Federale, FIGC e Istituto per il Credito Sportivo (ICS) hanno condiviso una serie di modifiche al testo originario relativo al programma di finanziamento specifico erogato da ICS per gli interventi di riqualificazione degli impianti calcistici italiani e finalizzato al miglioramento della categoria UEFA degli stadi di calcio (con l’aumento del numero di impianti che potranno ospitare le partite delle Nazionali o di coppe europee per club).
Il programma di finanziamento, dell’ammontare complessivo di 80 milioni di euro (messi a disposizione direttamente da ICS), è destinato ad interventi infrastrutturali sugli stadi di calcio italiani e sugli impianti sportivi, mediante l’utilizzo di tassi di interesse agevolati (fino ad arrivare in alcuni casi al totale abbattimento degli interessi). La somma può essere utilizzata a favore delle società sportive affiliate alla FIGC, dei Comuni proprietari degli impianti utilizzati dalle società sportive affiliate alla FIGC o di altri soggetti privati proprietari o concessionari dell’impianto, di intesa con le società sportive che utilizzano lo stadio.
In base alle modifiche apportate, sarà possibile utilizzare (in parte o interamente) il plafond di 20 milioni di euro inizialmente previsto per i lavori relativi all’efficientamento energetico anche per gli interventi di upgrading della classificazione UEFA, il cui plafond potenzialmente sfruttabile passa quindi da 25 a 45 milioni di euro. Tali interventi (che come noto riguardano oltre al miglioramento della classificazione UEFA anche l’integrazione di nuovi seggiolini a norma, i servizi igienici e la sicurezza degli stadi) potranno quindi usufruire di finanziamenti a tasso particolarmente agevolato fino a due milioni di euro (rispetto ai 500.000 euro della formulazione precedente), di cui 1.500.000 euro con totale abbattimento degli interessi e 500.000 euro con contributo negli interessi dell’1,40% per gli Enti Locali e del 2,00% per gli altri soggetti previsti dalla Convenzione (società sportive o soggetti privati proprietari/concessionari degli impianti). L’eventuale parte di finanziamento eccedente i due milioni di euro potrà essere mutuata ai tassi e con le contribuzioni in conto interessi previste per i relativi plafond dal piano dei tassi e contributi allegato alla Convenzione.
Con riferimento specifico al plafond di 10 milioni di euro di finanziamenti agevolati a disposizione della FIGC, viene prevista la possibilità di estendere l’utilizzo del
finanziamento anche per gli interventi infrastrutturali connessi alla Fondazione Museo del Calcio e alle sedi della FIGC, a livello centrale e periferico.
Per quanto riguarda infine i mutui relativi al miglioramento della classificazione UEFA, all’efficientamento energetico e agli investimenti FIGC, vengono estese le durate inizialmente previste, nei termini sotto riportati.
- per i Comuni proprietari degli stadi, la durata massima del mutuo passa da 15 a 30 anni
- per le società affiliate alla FIGC e per gli altri soggetti proprietari o concessionari degli impianti, la durata massima del mutuo passa da 10 a 15 anni
- per la FIGC (nell’ambito dell’investimento per i Centri Federali, le sedi centrali e periferiche e il Museo del Calcio, con un plafond pari a 10 milioni di euro), la durata massima del mutuo passa da 15 a 20 anni.
La misura del contributo negli interessi sarà calcolata con riferimento alla durata massima originariamente prevista per ciascun plafond (10 o 15 anni) e distribuita in misura costante sulla maggiore durata dell’ammortamento (15, 20 o 30 anni).
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