Approvate le nuove Licenze Nazionali. Gravina: “Proseguiamo nel nostro percorso virtuoso”
Anticipato a inizio giugno il termine per l’iscrizione ai campionati, inasprito il blocco del mercato per chi non rispetta gli indicatori di controllo e per chi aderisce agli strumenti del Codice della Crisi di Impresamercoledì 20 dicembre 2023
“Proseguiamo nel percorso virtuoso volto al contenimento dei costi e al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario del calcio professionistico italiano”. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha commentato così l’approvazione all’unanimità del nuovo sistema delle Licenze Nazionali 2024-2025 in occasione della riunione odierna del Consiglio Federale, l’ultima del 2023, durante la quale è stata approvata anche la versione integrale in lingua italiana e in lingua inglese del Manuale delle Licenze UEFA Edizione 2023.
Tra le novità figurano l’anticipo del termine per l’iscrizione ai campionati professionistici, fissato al 4 giugno 2024 (solo per le società finaliste dei play off di Serie B e di Serie C il termine è fissato all’11 giugno), l’introduzione, in alternativa alla garanzia fideiussoria, del deposito a garanzia del cosiddetto escrow account e la fissazione al 29 maggio per l’individuazione di uno stadio adeguato da parte delle società partecipanti ai play off di Serie B e Serie C. Durante la stessa discussione è stata anche rafforzata la sanzione del blocco del mercato prevista nelle NOIF per coloro che non rispettano gli indicatori di controllo e per chi aderisce alla ristrutturazione del debito e agli strumenti riconosciuti dal Codice per la Crisi di Impresa.
RIFORME. Ricordando la necessità dell’Assemblea Straordinaria per la modifica dello Statuto convocata per il prossimo 11 marzo, con l’obiettivo di eliminare il cosiddetto diritto d’intesa che blocca di fatto ogni possibile percorso di riforma, il presidente federale ha pianificato il calendario dei tavoli di lavoro sulle riforme, sul coordinamento della filiera federale del calcio femminile e per la valutazione dell’impatto della riforma del lavoro sportivo e delle modifiche apportate ai premi di formazione tecnica.
“Ogni giovedì – ha annunciato Gravina - da gennaio fino a metà febbraio ci saranno dei tavoli di lavoro per dar vita ad un confronto molto serrato sul tema delle riforme. Sono fermamente convinto che l’11 marzo l’Assemblea sarà uno stimolo per le componenti e per tutto il mondo del calcio, che deve entrare in una nuova logica di cambiamento radicale: dobbiamo pensare ad uno sviluppo di sistema, ogni componente deve dare quello che può dare anche attraverso delle rinunce”.
DECRETO CRESCITA E SENTENZA SUPERLEGA. In conferenza stampa il presidente federale si è soffermato sul Decreto Crescita: “Il mio interlocutore è il ministro per lo Sport, che ho visto lunedì e che mi ha parlato di un'eliminazione della norma in modo graduale. Il tetto del milione di euro ha generato qualche effetto positivo, ma serve ancora un approfondimento. Con Assocalciatori e componenti professionistiche vogliamo confrontarci per trovare una mediazione”.
Spazio poi alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiamata tra 24 ore a pronunciarsi sul caso Superlega: “Aspettiamo domani. Noi come Federazione siamo totalmente contrari, esiste una norma per la quale chi aderisce a quel mondo esce dal sistema federale del calcio. Non possiamo impedirne l'adesione, ma la scelta, qualora dovesse avvenire, dovrà essere molto chiara. Non è pensabile disputare due o tre campionati all'interno di una serie di organizzazioni. Stiamo già lottando al nostro interno sulle date a disposizione sul campionato, potete immaginare cosa succederebbe se aggiungessimo un altro campionato. Io devo salvaguardare il brand del calcio italiano e si deve sapere a cosa si va incontro''.
STAGE NAZIONALE. In merito alla possibilità di organizzare alcuni stage della Nazionale prima delle amichevoli di marzo, Gravina si è detto ottimista: “Credo che riusciremo a trovare una situazione di compromesso con la Lega di A, non ho trovato resistenza. Gli stage, così come li concepiamo, non sono legati all’attività fisica, ma possono consentire al Ct di avere almeno un paio di volte tra gennaio e febbraio i calciatori a disposizione per confrontarsi e rafforzare il legame dei ragazzi con la maglia azzurra”.