Addio a Giacomo Losi. Gravina: “Esempio di correttezza, ha saputo entrare nel cuore dei tifosi”
Storica bandiera della Roma, con cui ha vinto una Coppa delle Fiere e due Coppe Italia, ha collezionato 11 presenze in Nazionale partecipando al Mondiale cileno del 1962. Questa sera prima di Roma-Cagliari verrà osservato un minuto di raccoglimentolunedì 5 febbraio 2024
La FIGC e il presidente federale Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari di Giacomo Losi, ex difensore della Roma e della Nazionale morto ieri all’età di 88 anni. Questa sera, in occasione del posticipo della 23ª giornata del campionato di Serie A tra Roma e Cagliari, verrà osservato un minuto di raccoglimento e la squadra giallorossa scenderà in campo con il lutto al braccio.
“A pochi giorni dalla scomparsa di Gigi Riva – dichiara Gravina – l’Italia del calcio perde un altro grande campione che ha dedicato la sua carriera ad una sola squadra, diventandone una bandiera e stabilendo un fortissimo legame con la città pur non essendovi nato. È stato un esempio di correttezza in campo e fuori, un vero capitano che ha saputo entrare nel cuore di diverse generazioni di tifosi”.
Nato a Soncino, in provincia di Cremona, e cresciuto nelle giovanili della Soncinese, dopo due stagioni alla Cremonese e una promozione in Serie C fu acquistato dalla Roma, la squadra in cui ha militato per 15 stagioni dal 1954 al 1969: ha vestito per 386 volte la maglia giallorossa (299 volte da capitano), terzo giocatore nella storia per numero di presenze dopo Francesco Totti e Daniele De Rossi. Nella Capitale ha vinto una Coppa delle Fiere e 2 Coppe Italia, guadagnandosi il soprannome di ‘Core de Roma’. Non è stata altrettanto fortunata la sua esperienza in Nazionale, con cui ha collezionato 11 presenze prendendo parte al Mondiale di Cile ’62.