Ad Amelia il panel ‘Sport e inclusione: il calcio come strumento di cambiamento sociale’. Presenti Giovanni Sacripante e Laura Tinari
Il responsabile nazionale della DCPS e la presidente della Divisione Serie B Femminile sono intervenuti nel corso dell’evento ‘Un calcio alla droga - il calcio come comunità educante’, organizzato dalla provincia di Ternisabato 28 settembre 2024
Sport, disabilità, corretti stili di vita e prevenzione delle dipendenze. Sono questi i temi trattati nel corso dell’evento ‘Un calcio alla droga - il calcio come comunità educante’, organizzato venerdì 27 e sabato 28 settembre ad Amelia. Una due giorni promossa dalla provincia di Terni per sottolineare come il pallone sia un importante veicolo per diffondere messaggi corretti e un'educazione positiva verso le giovani generazioni. È quanto ribadito questa mattina dal responsabile nazionale della DCPS Giovanni Sacripante e dalla presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari, invitati come relatori al panel ‘Sport e inclusione: il calcio come strumento di cambiamento sociale’.
“Quando nel 2019 la FIGC ha istituito la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale – ha detto Giovanni Sacripante – lo ha fatto proprio per mettere in atto un progetto che coniugasse sport e inclusione. È stata la prima Federazione al mondo a farlo. E la DCPS della FIGC, in soli 5 anni di attività – e con la pandemia di mezzo – ha fatto registrare numeri eccezionali: oggi siamo a più di 200 squadre, sparse in tutta in Italia, con circa 2800 calciatrici e calciatori tesserati. L’entusiasmo e la passione dei nostri atleti, che hanno disabilità psichiche, ci dimostrano quanto lo sport possa essere benefico per chi lo pratica. Un beneficio che ‘ricade’ anche sulle loro famiglie. Per la DCPS il valore dell’inclusione è duplice: lo è in positivo, ma anche come contrasto all’esclusione. Le persone con disabilità non devono sentirsi escluse e devono essere messe in condizione di praticare la disciplina sportiva che amano”.
"Il calcio è inclusione e uguaglianza e come sport più diffuso al mondo possiede un potere grande nel promuovere questi valori - ha sottolineato Laura Tinari - negli ultimi anni stiamo assistendo a una crescita non solo del calcio tradizionale ma anche delle discipline del calcio a cinque, calcio femminile, beach soccer, eSport e Paralimpico, a testimonianza che le diversità sono molte e che il calcio con la diversità delle sue discipline accoglie tutti e tutte. Purtroppo c’è chi ancora vuole farne il luogo delle discriminazioni continuando ad alimentare pregiudizi e stereotipi come quelli che gravano ancora sul calcio femminile, a cui si avvicinano sempre più bambine e ragazze mosse dagli stessi sentimenti che animano i maschietti come la passione, la voglia di correre e divertirsi. Il calcio è divertimento soprattutto nel settore giovanile, soprattutto nel mondo dilettantistico, di cui il calcio femminile conserva valori e principi".
All’evento, svolto nella sede dell’onlus ‘Comunità Incontro’, che da 45 anni agisce sul territorio aiutando le persone svantaggiate e bisognose, ha partecipato anche il presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri, intervenuto nel panel dedicato ai vivai e alla formazione.