Consiglio Federale

Abete:” Rispetto dei ruoli e toni bassi, gli arbitri vanno aiutati”

lunedì 21 gennaio 2008

Abete:” Rispetto dei ruoli e toni bassi, gli arbitri vanno aiutati”

“Le critiche sono sempre legittime, ma il rispetto dei ruoli deve essere un punto fermo e bisogna moderare i toni,a tutti i livelli”: con queste parole, il presidente della Figc Giancarlo Abete ha commentato, nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio federale, gli ultimi avvenimenti della domenica. Una riflessione ad ampio  raggio,sul momento della classe arbitrale, sulla protesta degli allenatori (i cui rappresentanti Renzo Ulivieri, Bruno Bolchi e Romano Galgani hanno disertato la riunione di oggi in polemica con l’attività del collegio arbitrale presso la Lega di Serie C), sull’ennesima intemperanza da parte di alcuni tifosi. “Il legittimo diritto di critica - ha aggiunto Abete - deve restare nell'ambito del rispetto dei ruoli e di un misurato uso delle parole. E questo deve riguardare tutti,dirigenti,arbitri,allenatori e calciatori. Abbiamo un gruppo di arbitri molto giovane, alcuni dei quali sono da poco internazionali. Non penso, però, che questo faccia venire meno la necessaria indipendenza degli arbitri. Non è mia competenza entrare nel merito di questo o quel rigore, rilevo però che, per esempio, nel caso del rigore concesso alla Juve contro il Catania, due quotidiani sportivi sono stati di parere opposto sul fallo su Del Piero. Anche per tutte le partite di ieri ho seguito con attenzione le trasmissioni televisive, ho visto episodi molto complessi, la cui interpretazione può dare luogo a opinioni diverse,nonostante immagini minuziose da angolazioni diverse e nonostante mille moviole”.
Abete difende la classe arbitrale: “E' cambiato il livello di responsabilità dei giovani anche per un ricambio generazionale forzato. A causa delle vicende degli ultimi tempi, si è verificata un'accelerazione di responsabilità, la situazione è in itinere e non c'è una mozione di fiducia o sfiducia. Il problema primario è quello di  non delegittimare il nostro sistema”.
Quanto a Collina, Abete ha sottolineato che “sta facendo un lavoro in profondità cominciato da pochi mesi, con tutte le complessità per una persona che attrae perchè è di spessore. La Figc è lieta di assecondare un percorso e non sono io a
dover dare un giudizio di natura tecnica. Tutti noi dobbiamo dare una mano
a un gruppo di giovani costretti a crescere più rapidamente che in passato. L'incontro di metà campionato, in programma lunedì 28 a Milano, con arbitri, allenatori, dirigenti e capitani, è ora particolarmente opportuno per fare il punto e confrontarsi direttamente”.
Una riflessione anche sugli episodi di violenza prima di Roma-Catania: “Dopo gli ultimi gravi episodi di Roma ho avuto occasione di parlare nuovamente con
l'Osservatorio del Viminale- ha detto Abete - devo dire che riattiveremo in questi giorni un tavolo di incontri anche con gruppi organizzati di tifosi: non bisogna fare opera di demonizzazione tout court, dobbiamo avere rapporti con i gruppi
organizzati che rispettano tutte le norme. Condivido pienamente le riflessioni di Spalletti sui cretini e i delinquenti responsabili degli accoltellamenti. In questi giorni ricorre un anno dalla morte di Licursi e Raciti, una situazione che pesa ancora sul calcio; il percorso che abbiamo intrapreso deve essere accompagnato da un grande rispetto per le decisioni che assume l’Osservatorio”.
Per quanto riguarda il Consiglio federale, nelle sue comunicazioni il Presidente ha riassunto l’attività federale delle ultime settimane, con particolare riferimento alle prossime scadenze agonistiche legate agli impegni delle squadre nazionali.
Abete ha ricordato, tra l’altro, l’esito positivo della recente riunione di Sofia, dove è stato definito – rispettando totalmente le indicazioni del CT Roberto Donadoni - il calendario delle partite di qualificazione per i Mondiali del 2010 in Sud Africa.


A fine gennaio la delegazione della FIGC, guidata dal presidente Abete, parteciperà al Congresso annuale della UEFA in programma a Zagabria.
Il Consigliere federale Galliani ha illustrato l’esito del recente incontro in sede internazionale che ha portato a un accordo tra FIFA, UEFA e grandi club europei: a partire dalla fase finale di EURO 2008, verrà riconosciuta alle società una diaria per la partecipazione dei loro calciatori alle gare delle rispettive Nazionali. Saranno definite anche diverse modalità di convocazione e di calendarizzazione delle partite internazionali.
Alla luce di questa intesa, i club rappresentati dal G14 rinunciano a qualsiasi contenzioso con FIFA e UEFA sull’utilizzo dei calciatori loro tesserati.

MODIFICHE REGOLAMENTARI
Con l’articolo 11/Bis delle NOIF (Norme organizzative interne FIGC) è istituito il corpo degli Ispettori Federali in materia amministrativa e contabile.
Composto da un numero non inferiore a 10, è nominato per due stagioni sportive dal Presidente federale ed è coordinato dal Direttore generale.

NOMINE DI COMPETENZA
Sono stati nominati presidente e componenti della Commissione delle Licenze UEFA di I° grado che risulta così composta:
Presidente  Cesare Bisoni
Vice presidente Roberto Grappelli
Componenti  Giancarlo Busiri Vici, Marco Cardia, Domenico De Leo, Giorgio
Donna, Bruno Rosignoli

PROGETTO HATTRICK E MINI PITCH
Il programma Hattrick, lanciato dalla UEFA, ha come obiettivo quello di destinare risorse economiche alle Federazioni Nazionali, al fine di finanziare attività e progetti di rilievo sportivo, sociale e culturale.
Su delega del Presidente, l’iniziativa è seguita dal vice presidente Albertini.
La FIGC ha concluso un protocollo d’intesa con l’ ANCI e l’Istituto per il Credito Sportivo per la realizzazione di 107 mini pitch distribuiti su tutto il territorio nazionale. La UEFA ha approvato la proposta della FIGC, riconoscendo un contributo di un milione di franchi svizzeri.

RIFORMA PROFESSIONISMO SPORTIVO
Il gruppo di lavoro interno coordinato dal vice presidente Albertini sta portando avanti il dibattito tra le componenti interessate per definire le proposte da sottoporre alla Commissione ministeriale impegnata nel progetto di riforma della legge 91.

Foto di Maurizio Pittiglio