Città Ospitanti

Bologna
Capoluogo dell’Emilia Romagna, è a metà fra nord e sud e fra est e ovest, nel cuore della Pianura Padana. Bologna è famosa per le sue torri medievali, per i quasi 40 chilometri di portici, ma anche per i suoi canali. E’ conosciuta nel mondo per la sua tradizione gastronomica (mortadella, ragù, tortellini) e per l’Università, la più antica del mondo occidentale. Città d’arte, è patria di Guido Reni e dei Carracci, ma anche di Giorgio Morandi. Di Bologna era anche Guglielmo Marconi. Amata da Mozart e da Rossini, è celebre per i suoi cantanti, da Lucio Dalla a Gianni Morandi, da Cesare Cremonini allo Stato Sociale. 

Lo stadio Renato Dall’Ara è intitolato al presidente dell’ultimo scudetto vinto dal club rossoblù, nel 1964: Dall’Ara morì improvvisamente tre giorni prima del decisivo spareggio contro l’Inter. Fu il primo vero stadio italiano, con il nome di Littoriale fu inaugurato il 29 maggio 1927 con un incontro fra le nazionali di Italia e Spagna, davanti a 55mila spettatori; fra loro il re Vittorio Emanuele e l’Infante di Spagna, Alfonso. La capienza attuale è di 31mila spettatori.

Reggio Emilia
Sorge lungo la via Emilia, è capoluogo di provincia. Con Parma, è la terra d’origine del Parmigiano Reggiano. A Reggio Emilia è nata la bandiera italiana, che fu esposta per la prima volta qui il 7 gennaio 1797: una visita alla Sala del Tricolore e al Museo è quasi una tappa obbligata per chi arriva qui. Reggio Emilia è famosa nel mondo per le sue scuole dell’infanzia: è infatti stata la culla del Reggio Emilia approach, un metodo pedagogico nato e sviluppato nell’immediato dopoguerra secondo il quale il bambino è un soggetto di diritti e costruisce attivamente le sue conoscenze guidato dai suoi interessi. 

Lo stadio «Città del Tricolore» è nato come «Giglio» nel 1995, è stato costruito per conto della Reggiana e in quanto tale è stato il primo stadio di proprietà in Italia. Sorge a due chilometri dal centro cittadino. Nel 2013 è stato rilevato dalla Mapei: è lo stadio casalingo delle partite del Sassuolo, oltre che della Reggio Audace. Negli ultimi due anni ha ospitato le gare interne di Europa League dell’Atalanta. Nel 2016 è stato sede della finale femminile di Champions League. La capienza attuale è di 21.500 spettatori.

Trieste
Capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, città mitteleuropea per eccellenza, qui si respira una mescolanza unica di culture, lingue e religioni. Trieste fu il più grande sbocco al mare dell’Impero Asburgico. Nel 1947, con il trattato di pace fra l’Italia e le potenze alleate, venne istituito il Territorio Libero di Trieste; nel 1954 il governo Militare Alleato cedette all’Italia l’amministrazione civile della città. Oggi il porto di Trieste è il più grande d’Italia per quantità di merci scambiate. Affascinante, con i suoi caffè letterari frequentati anche da James Joyce, da Italo Svevo e da Umberto Saba, i suoi palazzi, la magnifica piazza e il profilo di Miramare, il romantico castello di Massimiliano d’Asburgo e della sua Carlotta.

Lo stadio Nereo Rocco è intitolato all’allenatore che ha portato il nome di Trieste nel mondo, vincendo con il Milan due scudetti, tre volte la Coppa Italia, due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe e una Coppa Intercontinentale. Rocco è nella Hall of Fame del calcio italiano. Lo stadio, inaugurato nel 1992, sorge nel quartiere di Valmaura, alla periferia sud di Trieste, vicino al vecchio Grezar. E’ stato ristrutturato in vista dell’Europeo UEFA Under 21, la capienza attuale è di 20.500 spettatori.

Udine
Piazze dal fascino veneziano (piazza Libertà viene definita «la più bella piazza veneziana sulla terraferma») e antichi palazzi, Udine sembra un salotto a cielo aperto. Dominata dal castello, in alto su un colle, e circondata dalle montagne, Udine nel Settecento fu la città di Giambattista Tiepolo, i cui capolavori si possono ammirare nelle Gallerie del Palazzo Patriarcale, nel Duomo e nella chiesa della Purità. Udine è patria di sapori conosciuti in tutto il mondo, ma soltanto qui si può vivere il rito del tajut, un buon bicchiere nel tardo pomeriggio, dopo il lavoro, in compagnia una delle osterie del centro.

Lo stadio Friuli è stato inaugurato nel 1976, dieci giorni dopo la seconda grande scossa del terremoto del Friuli. Nel 2013 è stato dato in concessione esclusiva all’Udinese per 99 anni, diventando così il secondo stadio moderno di proprietà di un club, dopo quello della Juventus. Sorge in località Rizzi, a 4 chilometri dal centro di Udine. La capienza attuale è di 25.151 spettatori.

Cesena
A circa 15 chilometri dalla Riviera Adriatica, affacciata sull’Appennino Romagnolo, Cesena deve il suo massimo splendore alla Signoria dei Malatesta, che  le donò inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche. Fra i suoi tesori più rilevanti la Biblioteca Malatestiana e la Rocca. Specialità tipica della zona è la piadina. Cesena è attraversata dalla Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Qui si producono il Sangiovese, il Trebbiano, l’Albana, la Cagnina, il Pagadebit.

Lo stadio Dino Manuzzi è intitolato all’uomo che dal 1964 al 1980 è stato presidente del Cesena. Fu costruito nel 1957. Sorge nel quartiere La Fiorita ed è stato il primo stadio italiano interamente coperto. Nel 2011 ha fatto segnare un altro record: è stato infatti il primo stadio italiano a ospitare una partita di Serie A su un terreno in erba sintetica. E’ stato ristrutturato in vista dell’Europeo UEFA Under 21. La capienza attuale è di 20.194 spettatori.

San Marino
Dal mare si sale, lungo uno stradone. Entrando, vi accoglierà una grande scritta: Benvenuti nell’antica terra della libertà. Siete nella Serenissima Repubblica di San Marino, che sale fino al Monte Titano e le bellezze del Borgo Maggiore. Le mura proteggono il centro storico dalle auto e dal rumore. San Marino è meta di turisti da tutto il mondo, tutti i giorni dell’anno. Al confine fra la provincia di Rimini e quella di Pesaro-Urbino, ha poco più di 33mila abitanti. San Marino è il terzo stato più piccolo d’Europa. La prima costituzione scritta risale al 1600.

Il San Marino Stadium è il più grande della Repubblica di San Marino, sorge a Serravalle, a poche centinaia di metri dal confine con l’Italia. Risale al 1969, è stato denominato Olimpico nel 1985 in occasione dei primi Giochi dei Piccoli Stati d’Europa patrocinati dal CIO. Qui gioca le partite interne la Nazionale di San Marino e si disputano le partite casalinghe europee delle squadre della Repubblica. La capienza attuale è di 4.778 spettatori.

Gli stadi