Consiglio Federale

Approvate le Licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici 2020/2021

Ridotti i tempi di rilascio della Licenza: 22 giugno termine perentorio per tutti gli adempimenti. Nominati i Procuratori Federali aggiunti

martedì 10 dicembre 2019

Approvate le Licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici 2020/2021

“Abbiamo cercato di anticipare ancora di più i tempi, è un messaggio importante per dare una maggiore stabilità ed avere gli organici dei campionati professionistici entro i primi dieci giorni di luglio”: così il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha introdotto, nella conferenza stampa odierna, l’approvazione da parte del Consiglio Federale delle Licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici 2020/2021. Rispetto al precedente Manuale sono stati ulteriormente ridotti i tempi di rilascio della Licenza: 22 giugno termine perentorio per gli adempimenti (in luogo del 24 giugno); 1° luglio comunicazione dell’esito dell’istruttoria (in luogo del 4 luglio); 6 luglio termini presentazione ricorsi (in luogo dell’8 luglio); 8 luglio decisione finale Consiglio Federale (in luogo del 12 luglio).

Il Consiglio ha anche provveduto a nominare i 5 procuratori aggiunti della Procura Federale: Giuseppe Chinè (con funzioni vicarie del Procuratore Federale), Marco Di Lello (con funzioni di Procuratore Federale Interregionale), Alessandro Gentili (assegnato alla Procura Federale Interregionale), Gioacchino Tornatore e Luigi De Ficchy. Per quanto riguarda la Commissione Licenze Uefa di I grado sono stati nominati Maurizio Longhi (presidente), Saverio Andreani (vice presidente), Pietro Chierici, Marco Di Siena, Sergio Barile, Franco Paparella, Giulio Castriota Scanderbeg. La composizione della Commissione Licenze di II grado è stata confermata: Vito Cozzoli (presidente), Francesco Bilancia (vice presidente), Riccardo Acernese, Domenico De Leo, Mauro Checcoli, Emilio Faroldi e Donato Masciandaro.

Infine è stata approvata la deroga richiesta dalla Lega B per consentire ai calciatori di scendere in campo in occasione della 18a giornata di campionato con maglie da gioco personalizzate con il nome di battesimo anziché il cognome nell’ambito del progetto ‘B come bambini’, con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. È stata inoltre concessa in serie D la personalizzazione della maglia con il cognome del calciatore.

In apertura dei lavori, Gravina ha manifestato la vicinanza dell’intero Consiglio a Pietro Lo Monaco in seguito alla vile aggressione subita non più tardi di due settimane fa, ribadendo il massimo impegno della FIGC nel mettere in atto tutto quanto nelle sue possibilità per allontanare i violenti dal mondo del calcio. Il presidente ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento alla Nazionale di beach soccer, laureatasi vice campione del mondo nella FIFA World Cup in Paraguay.

In conclusione del Consiglio, invece, è stato aggiornato lo stato dei lavori sulla definizione dei principi informatori per gli Statuti/Regolamenti delle Leghe a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Statuto federale.

Nel corso della conferenza stampa, ad una domanda sulla decisione della WADA di escludere la Russia dalle Olimpiadi e dai Mondiali per i prossimi quattro anni, Gravina ha risposto che “è in linea con il principio del rispetto delle regole. E' una decisione importante e mi sembra che si voglia salvaguardare il vero valore della competizione sportiva”.

Parlando invece della ripartizione dei contributi sportivi a tutte le federazioni per il 2020 deciso dal Consiglio di amministrazione di Sport e Salute lo scorso venerdì (alla FIGC sono stati accordati per il 2020 gli stessi 36 milioni ricevuti lo scorso anno), Gravina ha spiegato: “Abbiamo dimostrato nel Bilancio Integrato che il calcio italiano finanzia lo sport italiano e per quanto fatto meritiamo di più, bisogna dirlo fuori dai denti. Lamento, ma non da quest'anno, il fatto che i contributi della FIGC siano passati da 80 a 30 milioni. Ma, quando si fa parte di un sistema, bisogna stare in linea. Molte federazioni hanno avuto un incremento, noi stiamo buoni e tranquilli in attesa che ci sia una riflessione generale su chi determina oggi le grandi risorse sul mondo dello sport”.